15/08/2002 Assunzione di Maria ss.ma - Anno A

Prima lettura

dal Salmo

Seconda lettura

Vangelo

Ap 11, 19a; 12, 1-6a. 10ab

44

1Corinzi 15, 20-27

Luca 1, 39-56

“Oggi la Vergine Maria, madre di Cristo, è stata assunta nella gloria del cielo.

In lei, primizia e immagine della Chiesa, hai rivelato il compimento del mistero di salvezza e hai fatto risplendere per il tuo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e sicura speranza.”

Queste parole della preghiera del Prefazio della S.Messa di oggi rivelano il significato e il messaggio della festa che stiamo celebrando!

Dio attua le sue promesse e ce ne dà la certezza anticipandone già da ora la realizzazione per uno di noi, mentre siamo ancora pellegrini sulla terra e immersi nelle sollecitazioni materiali e nelle sofferenze del tempo presente. E chi poteva essere questi se non la Vergine Madre, colei che ha dato esistenza alla carne del Verbo eterno e da lui ha ricevuto comunione e vita?

La partecipazione che Maria ha avuto, per grazia e per decisione propria, alla vita e alla morte del Figlio di Dio doveva portare le sue conseguenze. Come il corpo del Figlio non è stato abbandonato al sepolcro, così il corpo della madre. Come il Figlio è risorto e asceso alla gloria, anche la madre, che è stata tanto intimamente unita al Figlio da essere un corpo solo con lui, doveva essere subito unita a lui nella luce e nella pace che è stata promessa a tutti alla fine dei tempi.

La festa di oggi è la certezza della nostra speranza! Ci aiuta a coltivarla la lettura di San Paolo, che è certo della risurrezione dei morti, “ciascuno però nel suo ordine”! Ci aiuta la lettura dell’Apocalisse: benché in essa S. Giovanni si esprima con linguaggio oscuro, tuttavia comprendiamo che si parla della Chiesa con un’immagine di madre. La madre che fa da immagine è la vera madre del “figlio destinato a governare tutte le nazioni”. Ella partecipa dell’inimicizia del drago rosso, anch’ella soffre della persecuzione e anch’ella gode della gloria del figlio “rapito verso Dio e verso il suo trono”.

Ci aiuta a vivere la festa, e ad accogliere e amare il premio della madre, la lettura del brano evangelico. In esso contempliamo Maria, che con generosità e coraggio trae le conclusioni di una rivelazione ricevuta nel segreto. La sua parente Elisabetta attende un figlio, ed è anziana, ed è già al sesto mese: certamente ha bisogno! Maria corre, ma prima di poter dare, riceve un dono da Dio: viene riconosciuta e proclamata “madre del mio Signore”!

Ella ha davvero creduto che le parole di Dio si compiono, sono vere, che su di esse si può fondare la vita! Credendo è divenuta sorgente di acqua viva, sorgente di vita per la Vita, tanto da prorompere nel canto che esprime la gioia di tutti i credenti! Ogni giorno la Chiesa continua a innalzare il canto uscito dalle sue labbra, canto che anche oggi udiamo, canto della misericordia del Padre che ha fatto grandi cose in lei, che manifesta la sua onnipotenza e fedeltà nei piccoli e negli umili.

Dio ha premiato quella voce, quel cuore, quelle mani, e ha posto Maria anima e corpo, tutta la sua personalità, accanto a sé al di sopra degli angeli e davanti a tutti i beati che cantano: “Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo!”. 

Rallegriamoci tutti nel Signore,

in questa solennità della Vergine Maria;

della sua Assunzione gioiscono gli angeli

e lodano il Figlio di Dio.

Altra pagina sull'argomento

opuscolo: Maria