23/03/2008 - Domenica di Risurrezione - anno A
Iª lettura At 10,34.37-43 dal Salmo 117 IIª lettura Col 3,1-4 Vangelo Gv 20,1-9

Quanto è bello celebrare la Pasqua! Dopo aver assistito al rifiuto di Gesù da parte degli uomini, vediamo come Dio lo accoglie. Il mondo rimane ancora diviso davanti a lui, anzi, in questo giorno la divisione si fa stabile. Noi non ci spaventiamo, vediamo l'agire di Dio, che premia il Figlio suo togliendolo dalla morte e dandogli vita nuova, davvero nuova!
Eccoci con decisione dalla sua parte. Ci lasciamo venire alla mente tutto ciò che lui ha fatto e ciò che ha detto, perché oggi tutto prende un valore nuovo, definitivo, di eternità.
È risorto: nessuno capiva e nessuno gli credeva quando lo diceva. Ora tutto è vero. E divengono veri tutti gli altri insegnamenti, quelli che ci ha dato nelle domeniche di questa quaresima.
È vero che lui è la vita: chi ha lui nel cuore, vive davvero (richiamò alla vita Lazzaro)!
È vero che lui è la luce: chi lo ama e lo ascolta sa da dove viene, e vede con chiarezza il proprio cammino e il significato di ogni evento (aprì gli occhi al cieco nato).
È vero che è lui l'acqua che disseta ogni sete del cuore dell'uomo (diede la vera acqua ai samaritani).
È vero che lui è il Figlio di Dio da ascoltare, cui ubbidire, il Figlio che ci fa conoscere il Padre e il suo amore (sul monte il Padre ha parlato)!
È vero che lui è la vittoria su ogni potere avverso che distrugge l'uomo: oggi la sua vittoria è realizzata pienamente (allontanò satana dalla sua strada)!
Cantiamo il nostro alleluia, perché siamo amati e divenuti capaci di amare!

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