17-19/04/2003 Triduo Pasquale - Anno B 

giovedì santo

Prima lettura

dal Salmo

Seconda lettura

Vangelo

Esodo 12,1-8.11-14

115

1Corinzi 11,23-26

Giovanni 13,1-15

Celebriamo la gioia di tutta la Chiesa per l’Istituzione del Sacerdozio della Nuova Alleanza e dell’Eucaristia. Gesù ci dona il suo Corpo e il suo Sangue. Ce li dona come nostro cibo, come eredità del suo cuore. Ce li dona per sempre. Ce li dona come un gesto da ripetere tra noi, in modo che la sua presenza, il suo amore, e la sua parola siano sempre vivi ed efficaci!

Ciò che a lui sta maggiormente a cuore sembra sia proprio l’amore. E oggi ci mostra proprio come deve essere il nostro amore reciproco, l’amore che deve tenere unita la sua comunità, la Chiesa. È l’amore che sa servire, l’amore che non si spaventa del piede sporco del fratello, non condanna il fratello per la sua necessità, ma si piega davanti a lui per lavarlo e asciugarlo!

Gesù vuole non solo che lo facciamo verso gli altri, ma anche che noi ce lo lasciamo fare, con umiltà, con serenità! Scopriamo che è proprio quando ci lasciamo servire con umiltà dai fratelli che cresce la nostra comunione! Quando viviamo questa comunione, allora possiamo celebrare il suo amore eterno e concreto, l’amore che dona Corpo e Sangue, l’amore che ci rende gli uni servi gioiosi degli altri.

Ringraziamo Gesù anche per il sacerdote che presiede la celebrazione. Il fatto che ci siano i sacerdoti davanti a noi e con noi è un altro dono fatto dal Signore in questo giorno! Non solo i sacerdoti oggi dicono grazie, ma tutta la Chiesa! Gesù, ti amiamo! Te lo facciamo vedere amandoci tra di noi e servendoci! Mangiamo il tuo Corpo per avere la gioia e la forza di lavare i piedi ai fratelli! Mangiando il tuo corpo diventiamo tue membra, tuoi del tutto, pronti a dare la vita! Gloria a te!

venerdì santo

Prima lettura

dal Salmo

Seconda lettura

Vangelo

Isaia 52,13-53,12

30

Ebrei 4,14-16; 5,7-9

Giovanni 18,1-19,42

 

Oggi il profeta Isaia ci presenta ancora le sofferenze del Servo di Jahwè e il frutto della sua morte a vantaggio dei peccatori. Anche la lettera agli Ebrei si sofferma sullo stesso argomento: "Cristo… divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono!"

La lettura della passione secondo Giovanni ci presenta Pietro che taglia l’orecchio destro al luogotenente del sommo sacerdote che si chiama Malco (= re!). L’orecchio destro è il punto toccato col sangue del sacrificio durante la consacrazione sacerdotale. Ora il popolo non ha più sommo sacerdote e non ha più regalità. È Gesù il vero sommo sacerdote che sa offrire se stesso, è lui il vero re che rappresenta l’autorità di Dio, come dichiarerà Pilato. Gesù è uscito a offrire se stesso quando sono venuti a cercarlo nel giardino! Oggi cresce il nostro amore per Gesù, un amore che gli offriamo prendendo anche noi, nella nostra casa, sua Madre, ai piedi della croce!

sabato santo: Veglia Pasquale

Prima lettura

dal Salmo

Seconda lettura

Vangelo

Gn 1,1-2,2; 22,1-18; Es 14,15-15,1;

Is 54,5-14; Is 55,1-11;

Bar 3,9-15.32-4,4; Ez 36,16-28

117

Romani 6,3-11

Marco 16,1-7

opp. Lc 24,13-35

La santa veglia pasquale ci offre molti segni e molte letture per comprendere il mistero più grande e glorioso! Fuoco, ceri, acqua, suoni, canti, fiori, tutto per gioire d’aver trovato il sepolcro vuoto! Letture della creazione e della storia del popolo per capire che tutto è stato fatto e vissuto per potere arrivare a questa notte! Anche i peccati e le infedeltà degli uomini diventano canto di lode in questa notte: è per causa loro che il salvatore è venuto, morto e risorto! «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui!»

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