TEMPO Ordinario  - Anno C
DOMENICA III

I LETTURA

Salmo II Lettura Vangelo
Ne 8, 2-4.5-6.8-10 Sal 18   1Cor 12, 12-31 

Lc 1, 1-4; 4, 14-21

È bello l’accostamento che la Liturgia fa oggi: la lettura del Libro della Legge davanti al popolo, e la lettura di Gesù nella sinagoga di Nazaret.

Esdra, radunato tutto il popolo, legge e fa leggere con frequenti spiegazioni il Libro sacro ritrovato dopo il ritorno dall’esilio. Il popolo non assiste inerte, come spesso le nostre assemblee, ma partecipa acclamando l’amen e levando le mani, piangendo di consolazione e di pentimento. È un giorno di festa il giorno in cui la Parola di Dio viene ritrovata! Dio parla al suo popolo, parla di nuovo: è segno di amore, segno che il popolo è stimato dal suo Dio, segno che Dio se ne prende ancora cura! Giorno di grande festa, cui tutti devono partecipare!

Gesù a Nazaret legge la Scrittura e si siede per spiegarla. È la Parola con cui Dio si fa presente al popolo, con cui egli lo consola nelle afflizioni e lo interpella nelle varie situazioni.

Ora questa Parola viene pronunciata da Gesù. Egli poi chiude il rotolo: ora gli occhi di tutti sono su di lui. La Parola del Padre era preparazione all’accoglienza del Figlio, era dono d’amore che preparava ad accogliere l’Amore, era progetto che ora è realizzato, compiuto. Il Figlio è presente. Egli dice: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura…”! Ora davvero il libro può rimanere chiuso e gli occhi di tutti possono indirizzarsi a Gesù: è lui la Parola, è lui il dono del Padre, portatore dello Spirito Santo che illumina, rallegra, libera, vivifica! Lo Spirito è sceso su di lui al Giordano, quello Spirito di cui il profeta aveva scritto. Lo scritto del profeta ora è ben visibile davanti allo sguardo di tutti nella persona di Gesù, che è la nuova Scrittura di Dio!

L’evangelista Luca (e come lui gli altri evangelisti) scriverà ancora, ma non per dire cose nuove sui progetti di Dio, bensì soltanto a sostegno della fede in Gesù, di quella fede che lo Spirito Santo ha già suscitato nel cuore di molti. Egli scriverà facendo ricerche accurate di ciò che è successo alla presenza di Gesù, scriverà per accrescere la nostra conoscenza di lui e sostenere la nostra fede, che non si lasci abbattere da false credenze, ma continui a tenerci saldi e uniti al Figlio di Dio, come membra di un unico corpo.

Su questa immagine insiste la seconda lettura: S.Paolo ci rivela la bellezza della nostra unità, creata dallo Spirito, voluta da Dio Padre, unità per la quale Gesù ha pregato. Pur di mantenerla e farla risplendere, tutti noi possiamo lottare e vincere i nostri egoismi e le nostre voglie di originalità o le nostre tentazioni di orgoglio! L’unità tra di noi è necessaria perché Gesù stesso oggi possa far risplendere la sua presenza nella Chiesa! Per questo durante questa settimana preghiamo con fervore, insieme a tutti gli altri cristiani.

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