Matrimonio

letture scelte dagli Sposi

Siracide 26,1-4.13-16

Matteo 18,19-22

 

Avete scelto due letture semplici, ricche e programmatiche.
La prima dichiara beato quel marito che ha una moglie virtuosa, silenziosa, educata, pudica, modesta. Ella viene addirittura paragonata al sole che risplende sulle cime dei monti!
Sembra strano al giorno d'oggi scegliere di ascoltare una pagina come questa. Da quando si è diffusa la mentalità dei gruppi detti "femministi", lodare una sposa perché rallegra il marito potrebbe sembrare anacronistico. Io vi ringrazio di aver scelto questa lettura: ci aiuta a vedere la famiglia con occhi semplici, col desiderio che in essa ci sia davvero rispetto e ammirazione reciproca. Se il marito è contento e soddisfatto per la gentilezza e la virtù di sua moglie, anch'ella ne guadagna in serenità e pace!
E perciò io ti confermo N°. nel continuare a pensare e guardare la tua sposa per rallegrarti delle sue ricchezze spirituali. E tu Nª. continua a voler dar gioia al tuo sposo, a vivere protesa verso di lui. La vostra unità crescerà, si approfondirà, sarà benedetta.

E la vostra unità diventa sacramento, cioè strumento dell'amore di Dio. Il brano evangelico che avete proposto alla nostra attenzione dice proprio così: "Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro." La vostra unità, - attenzione!, - non semplicemente la vostra unità, ma "la vostra unità nel nome di Gesù" è il luogo che egli ha scelto per essere presente nel mondo. Quando voi sarete uniti per amore del Signore non siete in due, ma in tre!
La vostra unità avrà non la garanzia umana, bensì quella divina!
Gesù fa quest'affermazione dopo aver raccomandato la comunione nella preghiera. È soprattutto nella preghiera e attraverso di essa che realizzerete la vostra unità santa. È quello il mezzo per essere uniti ed è la preghiera pure la forza del necessario perdono reciproco. Voi sapete di avere ancora la possibilità di peccare: siete ancora peccatori, e i vostri peccati vi faranno male l'uno all'altro ancora più di prima. "Quante volte dovrò perdonare?" chiede Pietro a Gesù. Nella preghiera attingerete la forza per perdonarvi sette volte al giorno, direbbe qualcuno, ma voi invece direte: settanta volte sette al giorno!
Non c'è unità senza perdono.
Non c'è perdono senza preghiera.
Non c'è preghiera senza impegno.

L'impegno sarà tuo, N°, come capo della famiglia!
Tu hai l'impegno di proporre ogni giorno la preghiera a Nª. Non deve passare giorno che tu non proponga a Nª di aiutarti a pregare.
"È inutile la preghiera"?, come si sente dire da tanti uomini e da qualche donna?
Ascolta: se sai che Nª prega ogni giorno, tu vai alle tue occupazioni tranquillo, e te ne stai sereno anche qualora Nª dovesse lavorare in un ufficio insieme ad alcuni uomini! Allo stesso modo, se Nª è sicura che tu preghi il Signore Gesù, avrà il cuore in pace, pur sapendo che sei in giro tutto il giorno e, a motivo del lavoro, frequenti qualche bar. Lei sa che tu preghi, che il tuo cuore è legato al Signore Gesù Cristo, e allora se ne sta a casa ad aspettarti in pace, senza timori o apprensioni, senza ansie e gelosie.

E ringrazierete il Signore insieme per molti anni, per tutti gli anni, insieme ai vostri graziosi figlioli!

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