11/5

 

MR - A Roma:

- S. Antimo, prete: nella persecuzione di Diocleziano fu gettato nel Tevere. Liberato da un angelo, fu poi decapitato.

- S. Evèllio, della famiglia di Nerone; in occasione del martirio di S. Torpète si convertì a Cristo Gesù e per il suo nome fu decapitato.

- I Ss. Massimo, Basso e Fabio, martiri sotto Diocleziano.

A Osimo i Ss. Sisinio diacono, Dioclezio e Fiorenzo, discepoli di S. Antimo prete. Furono lapidati sotto Diocleziano.

A Camerino i Ss. Anastasio e Compagni, uccisi sotto Decio.

A Varennes, in Francia, S. Mamerto vescovo. Per l'imminenza di una strage istituì le Litanie solenni nei tre giorni prima dell'Ascensione del Signore, rito che fu poi accolto dalla Chiesa universale.

A Souvigny, in Francia, S. Maiòlo, abate di Cluny.

A Napoli, S. Francesco di Geronimo, sacerdote della Compagnia di Gesù e confessore. Nato nel 1642 presso Taranto, morì nel 1716.

A Sanseverino, nel Piceno, S. Illuminato, confessore.

A Cagliari S. Ignazio da Làconi, confessore, dell'Ordine dei Minori Cappuccini. Nacque nel  1701 e morì nel 1781.

 

12/5

 

CCU

- A Roma:

- i Ss. Nereo e Achilleo, martiri (mf). Soldati addetti al tribunale, convertitisi nel vedere la fortezza dei martiri cristiani, abbandonarono il servizio militare: furono perciò decapitati sotto Diocleziano.

- S. Pancrazio. (mf) Nato verso il 289 in Asia Minore, da genitori pagani, venuto a Roma durante la persecuzione di Diocleziano, fu catechizzato insieme allo zio dal santo Pontefice Marcellino. La nuova vita lo portò a dare la libertà ai suoi schiavi, a soccorrere i poveri, gli orfani, le vedove. Fu decapitato con lo zio Dionigi nel 304-305.

MR - A Salamina (Cipro) S. Epifanio vescovo (315-403).

A Costantinopoli, S. Germano vescovo. Riprese Leone Isaurico per il suo editto contro le sacre immagini.

A Treviri, S. Modoaldo vescovo.

Ad Argirio, in Sicilia, S. Filippo prete. Mandato nell'isola dal Sommo Pontefice, convertì molti a Cristo Gesù.

A Calzada (Spagna) S. Domenico confessore.

MG - A Gerusalemme S. Efrem, vescovo nel II sec.

 

13/5

 

CCU - A Barcellona, S. Pietro Nolasco, religioso, fondatore dell'Ordine della B.V. Maria della Mercede per la Redenzione degli Schiavi (Mercedari). Nato in Francia, morì  di malaria nel 1249 .

A Nizza, S. Maria Domenica Mazzarello, vergine, confondatrice, con S. Giovanni Bosco, delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Nacque nel 1837 e morì nel 1881.

MR - A Costantinopoli S. Muzio, prete. Sotto Diocleziano fu prima tormentato con molti supplizi in Macedonia, poi fu fatto uccidere a Bisanzio.

Ad Alessandria la commemorazione di moltissimi martiri uccisi dagli Ariani nella chiesa di Teona.

Ad Eraclea, in Asia Minore, S. Glicèria, romana. Sotto Antonino, dopo aver superato vari tormenti con l'aiuto di Dio, fu esposta alle fiere e così compì il martirio.

A Utrecht,  S. Servazio, vescovo della chiesa di Tongres.

In Palestina S. Giovanni Silenziario. Rinunciato l'Episcopato di Colonia in Armenia, condusse vita monastica nella laura di S. Saba.

Nella diocesi di Poitiers, S. Andrea Uberto Fournet, confessore, parroco e fondatore, con S. Elisabetta Bichier des Ages, dell'Istituto delle Figlie della Croce. Nato nel 1752, morì nel 1834.

MG - In Palestina S. Nicodemo, igumeno di S. Saba (VIII sec.).

 

14/5

 

CCU - S. Mattia Apostolo. (f) Eletto dagli apostoli al posto di Giuda, per rendere testimonianza della risurrezione del Signore, fu annoverato fra i Dodici (Atti 1,15-26).

MR - A Tarso, S. Bonifacio, martire sotto Diocleziano.

In Francia, S. Ponzio. Per la sua predicazione si convertirono i due imperatori Filippi; fu martirizzato sotto Valeriano.

In Siria i Ss. Vittore e Corona, sotto Antonino. Mentre Vittore veniva tormentato con vari supplizi, Corona, moglie di un soldato, cominciò a chiamarlo beato per il dono del martirio e a dichiarare di vedere due corone discendere dal cielo, una per Vittore e l'altra per sé. Per questo fu squartata, Vittore invece decapitato.

In Sardegna le Ss. martiri Giusta, Giustina ed Enedina.

A Ferènto, in Toscana, S. Bonifacio vescovo.

In Francia, S. Michele Garicoits, fondatore dei Preti del Sacro Cuore di Gesù di Bétharram. Nato nel 1797, divenne sacerdote e professore di filosofia in seminario. Inculcò nelle anime la devozione al Cuore di Gesù e la confidenza nel Padre, in un tempo in cui il giansenismo diffondeva nella Chiesa un pericoloso spirito di severità e rigore. Morì nel 1863.

MG - In Palestina S. Leonzio II, patrono di Gerusalemme (1170-1190).

A Cipro, S. Teraponte, vescovo e martire.

 

15/5

 

MR - I Ss. Torquato, Tesifonte, Secondo, Indalezio, Cecilio, Esichio  ed Eufrasio, ordinati vescovi a Roma dagli Apostoli e mandati in Spagna a predicare il Vangelo.

A Terranova, in Sardegna, S. Simplicio, vescovo. Sotto Diocleziano fu trapassato con una lancia.

A Evora, in Portogallo, S. Mancio martire.

Nell'isola di Chio, S. Isidoro martire.

A Lampasco, in Grecia, i martiri Pietro, Andrea, Paolo e Dionìsia.

Ad Auvergne, in Francia, i Ss. martiri Cassio, Vittorino, Massimo e Compagni.

A Ghèel, nel Brabante, Santa Dimpna, vergine, figlia del re d'Irlanda, fatta decapitare dal padre perché perseverava nella fede cristiana e nel conservare la verginità.

 

16/5

 

MR - A Gubbio S. Ubaldo, vescovo e confessore. Nacque nel 1080 ca. e morì nel 1160.

Ad Auxerre S. Pellegrino, primo vescovo della città, mandato là con altri Chierici dal Papa Sisto II. Annunciando il Vangelo, fu condannato a morte.

In Persia i martiri Auda vescovo, sette preti, nove diaconi e sette vergini, sotto il re Isdegèrde.

A Praga S. Giovanni Nepomuceno, sacerdote e martire. Nato tra il 1340 e il 1350, Vicario generale di Praga, si trovò a difendere la Chiesa e la sua libertà contro la prepotenza del re Venceslao IV, che lo fece torturare a morte e poi gettare nel fiume Moldava nella notte del 20 marzo 1393. Alcune decine di anni più tardi si diffuse la convinzione che fosse stato fatto uccidere perché avrebbe rifiutato di tradire il segreto confessionale.

Nell'Isauria i martiri Aquilino e Vittoriano.

A Usula, in Africa, i Ss. Felice e Gennàdio, martiri.

In Palestina i Ss. Monaci uccisi dai Saraceni nella laura di S. Saba.

A Janòv, presso Pinsk, in Polonia, S. Andrea Bobòla, sacerdote della Compagnia di Gesù. Nato nel 1592, fu predicatore e direttore di congregazioni e scuole; convertì alla fede e difese dagli scismatici ortodossi molti contadini della sua terra. Morì martire nel 1657.

In Francia: ad Amiens, S. Onorato vescovo; a Le Mans S. Donnolo vescovo; a Troyes S. Fidolo confessore; a Frejus S. Massima vergine.

A Mirandola, in Emilia, S. Possidio, vescovo di Càlama in Numidia, discepolo di S. Agostino, di cui scrisse la vita.

In Irlanda, S. Brendano, prete e abate di Clonfert.

MF - I francescani ricordano S. Margherita da Cortona, del Terz'Ordine; nacque nel 1247 e morì nel 1297.

MG - In Palestina, S. Tommaso, patriarca di Gerusalemme (821 ca).

 

17/5

 

MR - A Villa Reale, in Spagna, S. Pasquale Baylon, dichiarato da Leone XIII patrono dei Congressi Eucaristici e delle Associazioni in onore della Eucaristia. Nato nel 1540, fu accolto tra i francescani alcantarini come fratello laico. Si distinse per la preghiera e la penitenza, l'amore all'Eucarestia, la carità, la fedeltà e la discrezione nei suoi compiti. Morì nel 1592.

A Nayon (Francia) i martiri Eràdio, Paolo e Aquilino con altri due.

In Calcedonia i Ss. Solocone e Compagni soldati, martiri sotto Massimiano.

Ad Alessandria i martiri Adrione, Vittore e Basilla.

In Africa S. Restituta, vergine. Sotto Valeriano fu tormentata in vari modi e posta su una barca piena di pece e stoppa per essere bruciata in mare, ma le fiamme si rivolgevano contro quelli che vi appiccavano il fuoco. Ella poi in orazione rese lo spirito a Dio.

MG - In Palestina, tutti i Ss. Vescovi della Chiesa di Gerusalemme.

SCG - In Sardegna, la B. Antonia Mesina: nata nel 1919, giovane dell'Azione Cattolica, fu uccisa nel 1936 per la difesa della propria purezza.

 

18/5

 

CCU - S. Giovanni I, Papa e martire. (mf) Toscano di nascita, fu eletto vescovo della Chiesa di Roma nel 523. Costretto dal re Teodorico a recarsi a Costantinopoli presso l'imperatore Giustino per difendere gli ariani, il Papa non chiese ovviamente all'imperatore quanto si opponeva alla sua coscienza. Tornato di là, dallo stesso re fu imprigionato a Ravenna, dove morì nel 526.

S. Leonardo Murialdo, sacerdote. Nato a Torino nel 1828 da nobile famiglia, si dedicò alla formazione cristiana dei giovani poveri, orfani e abbandonati, attuando, con grande fede e coraggio, molteplici iniziative a livello sociale, spirituale, culturale e legislativo.  Nel 1873 fondò la Congregazione di S. Giuseppe (Giuseppini).

MR - A Camerino, S. Venanzio martire. All'età di 15 anni, sotto l'imperatore Decio, fu decapitato insieme ad altri dieci,.

A Spoleto S. Felice vescovo, martire al tempo di Massimiano.

A Eraclea, in Egitto, S. Potamone vescovo, confessore sotto Massimiano e martire sotto Costanzo.

In Egitto S. Dioscoro, lettore. Mentre lo torturavano, i carnefici, atterriti da una luce celeste, caddero a terra. Bruciato con piastre infuocate, Dioscoro compì il martirio.

Ad Ankara S. Teòdoto e sette Ss. vergini: Tecusa, zia dello stesso Teòdoto, Alessandra, Claudia, Faìna, Eufrasia, Matrona e Giulitta. Esse, esposte in un luogo infame, rimasero intatte; furono poi sommerse in una palude con sassi legati al collo. Teòdoto, che aveva raccolto e seppellito i loro corpi, fu torturato e poi ucciso di spada.

A Uppsala (Svezia) S. Erìco, re e martire.

A Roma S. Felice da Cantalice dell'Ordine dei Minori Cappuccini: nato nel 1515, risplendette per la semplicità evangelica e la carità. Morì nel 1587.

A Lovere (Brescia) le Ss. Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, vergini, fondatrici delle Suore della Carità dette anche di Maria Bambina. Si distinsero soprattutto nell'educazione dei fanciulli.

SCG - A Düppenweiler (Germania) la B. Blandina Merten, orsolina, che si santificò compiendo semplicemente i suoi doveri quotidiani. Nacque nel 1883 e morì nel 1918.

 

19/5

 

MR - S. Pietro di Morrone, confessore. Nato nel 1215, benedettino presso Benevento, divenne poi eremita. Molti si unirono a lui: così nacquero gli Eremiti di S. Damiano, detti poi Celestini, che vivono con molta severità la regola benedettina. Nel 1292 fu eletto Papa col nome di Celestino V. Accortosi di non essere all'altezza del compito, con molta umiltà rinunciò al papato, ritornando a vita eremitica. Morì nel 1296.

A Roma: S. Pudenziana vergine. Sostenne per la fede innumerevoli combattimenti, diede sepoltura a molti martiri e distribuì le sue sostanze ai poveri.

Sempre a Roma, S. Pudente senatore, padre di S. Pudenziana e di S. Prassede, battezzato dagli Apostoli.

Nella stessa città, i Ss. Calogero e Partenio, eunuchi. Al servizio dell'imperatore Decio, poiché non volevano sacrificare agli idoli, furono torturati e, percossi al capo con un palo infuocato, compirono il martirio.

A Nicomedia S. Filòtero, martire sotto Diocleziano.

Nello stesso luogo sei vergini e martiri, tra le quali Ciriaca. Questa, avendo rimproverato a Massimiano la sua empietà, fu percossa, squartata, quindi arsa col fuoco.

A Canterbury, S. Dunstàno vescovo.

A Louannec (Francia) S. Ivo, prete e confessore. Nato nel 1253, difensore degli orfani, delle vedove e dei poveri, morì nel 1303.

A Fucècchio, in Toscana, S. Teòfilo da Corte, confessore, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, propagatore degli esercizi spirituali. Nacque nel 1676 e morì nel 1740.

SCG - Nel Lazio, S. Crispino da Viterbo, umile fratello laico cappuccino. Nacque nel 1668 e morì nel 1750.

 

20/5

 

CCU - S. Bernardino da Siena. (m) Nato a Massa Marittima nel 1380, entrato tra i Frati Minori, divenne sacerdote e percorse tutta l'Italia esercitando la predicazione con gran frutto delle anime. Propagò la devozione al Santissimo Nome di Gesù e promosse lo studio e la disciplina nel suo Ordine. Morì a L'Aquila nel 1444.

MR - A Roma: S. Plantilla, sorella del console e martire Flavio Clemente e madre di Flavia Domitilla, vergine e martire. Fu battezzata da S. Pietro Apostolo.

Ancora a Roma, S. Basilla vergine. Di stirpe reale, rifiutò uno sposo illustre,  dal quale fu accusata come cristiana. L'imperatore Gallieno ordinò che accettasse lo sposo o perisse di spada. La vergine, affermando di avere come sposo il Re dei re, entrò martire nel Regno dei cieli.

A Nîmes (Francia), S. Bandèlio. Preso dai pagani, non volendo offrire sacrifici agli idoli e perseverando, tra le torture, nella fede, fu coronato col martirio.

A Edessa (Cilicia) sotto Numeriano i Ss. martiri Talelèo, Asterio, Alessandro e Compagni.

Nella Tebaide S. Aquila martire.

Presso Bourges S.Austregìsilo, vescovo e confessore.

A Brescia S. Atanasio vescovo.

A Pavia S. Teodoro vescovo.