1. DIO

a. Quando si parla di Dio, il cristiano pensa a Dio Padre,
il Dio che Gesù ci ha fatto conoscere,
Dio dell'amore che ci chiede di amare e di perdonare,
il Dio cui possiamo rivolgerci per ringraziarlo, adorarlo, chiedergli interventi di amore per la nostra vita,
il Dio cui chiediamo di manifestarci che cosa desidera da noi!
Il cristiano pensa che ci sia tacito accordo generale su questa concezione di Dio!
b. Chi non è cristiano, quando pensa a Dio pensa invece ad altro.
Il buddista e l'induista pensano ad un "Uno", un "Qualcosa" ( ... Coscienza Cosmica) che non è persona, non è un "Tu" che possa rivolgermi la parola e cui io possa parlare. Quell'Uno all'inizio era perfetto Equilibrio, ma, sbilanciandosi, ha dato origine alla dualità (maschio-femmina, buono-cattivo, freddo-caldo, positivo-negativo, …). Le vibrazioni tra queste dualità formarono onde che, intersecandosi, diedero origine alla materia, al cosmo. Questo non sarebbe creatura di Dio, ma particelle o forme di divinità. Anche l'uomo sarebbe un "pezzetto" di Dio!
Puoi capire come le conseguenze per il credo cristiano siano distruttive!

Il musulmano, quando nomina Allah, non può pensare a nulla, non lo può paragonare a nessuno. Nessuno può sapere cosa Allah pensi o desideri. Pare che si disinteressi del mondo. Si sa che è misericordioso e fedele, ma anche vendicativo e potente: nessuno sa dire in che cosa consista la sua misericordia.
Non lo si può amare, perché amarlo significherebbe metterlo sul nostro piano, e, per lo stesso motivo non possiamo dire che egli ama noi.
L'idea che noi ricaviamo da questa concezione è quella di un padrone imprevedibile.