forse è vero che...

a proposito di matrimonio, preparazione, convivenze, di ignoranze e incapacità, ...

12. Un fatto. Te lo racconto!

Amore per sempre? Indissolubilità?
Il signor Lui, felicemente sposato con Lei, comincia a rispondere male, a fare tardi la sera senza giustificazione, ad arrabbiarsi se gli viene chiesto il perché, a ricevere messaggi e telefonate a tutte le ore. Lei comincia a insospettirsi e a soffrire. Ella soffre in silenzio e continua a donare a Lui il suo amore, il suo sorriso e il suo servizio. Ella sa di aver promesso fedeltà a Dio, non ad un uomo, e di averla promessa incondizionatamente. Ella vive il suo matrimonio come una missione. Tra sè e sè continua a ripetersi: "Io ho ricevuto da Dio il compito di amare mio marito, e di amarlo anche se lui è infedele. Io devo rispondere a Dio dei miei sentimenti e delle mie azioni, e non ad un uomo. Il mio amore per un uomo infedele è segno e sacramento dell'amore che Gesù ha per la sua Chiesa: egli la ama e non la abbandona anche qualora essa fosse infedele!"
Lui continua questo suo comportamento strano, anzi peggiora: molte volte non torna alla sera, senza avvisare. Egli porta ancora le camicie da lavare e da stirare, benché inizi la sua assenza il venerdì per presentarsi il lunedì. Lei prega e soffre, chiede aiuto non alle amiche, ma al prete che ha celebrato il loro matrimonio, e con lui prega e da lui chiede benedizione per riuscire ad essere fedele e a non parlare male ai figli del loro padre.
La situazione si aggrava ancora. Egli non torna più a casa. Egli è felice così, manda i soldi per i figli, evita l'incontro con i propri genitori e con i suoceri, vede la moglie solo quando va a farsi dare i ragazzi per qualche ora. Lei continua a donare ai figli esempio di fedeltà e perseveranza. Essi hanno così un punto di sicurezza, di stabilità.
Sono passati ormai tre anni. Qualcuno bussa alla porta. Che cosa succede? È Lui, accompagnato. Da solo non ce l'avrebbe fatta, è su una sedia a rotelle. L'amante non sa che farsene di un uomo su sedia a rotelle. Eccolo di nuovo a casa. Lui sa che qui qualcuno lo ama, lo ha sempre amato, lo ha atteso anche quando lui dava solo schiaffi morali e viveva in modo indegno di marito e di padre.
Le porte, che non sono mai state chiuse, si spalancano. Umiltà e vergogna sul suo volto, lacrime di consolazione e di gioia sulle guance di lei. Qualche ora per l'assestamento spirituale, per capirsi, spiegarsi, chiedere e donare il perdono, poi la vita continua. Per lei diventa solo servizio, amore fatto servizio, sempre più faticoso, sempre più impegnativo, per alcuni mesi, finché egli muore.
Egli muore in pace, avvolto dall'amore fedele di Lei. Lei è felice di aver potuto incarnare fino alla fine l'amore fedele di Dio, di quel Dio che le ha dato la vita e l'ha data ai suoi figli.
Ecco l'amore fedele, l'amore per sempre. Lei da ragazza si era preparata a questo amore con una vita di sacrificio, di donazione, di preghiera. (Fatto accaduto, non una mia pia invenzione)