Io ho scelto voi

Giovanni 14 - 17

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7. VERRÀ LO SPIRITO DI VERITÀ

 

5 Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai?

6 Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.

7 Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; se invece me ne vado, lo manderò a voi.

8 E quando sarà venuto, proverà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio.

9 Riguardo al peccato, perché non credono in me;

10 riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più;

11 riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato.

12 Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

13 Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.

14 Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annunzierà.

15 Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annunzierà.

 


Signore Gesù, stai annunciando la tua partenza da questo mondo. Colui che ti ha mandato ti accoglie, e ti farà festa, ma tu ti meravigli che i tuoi discepoli e amici non si interessino di questo tuo andare. Essi hanno soltanto accolto la tristezza che li sconvolge nell’intimo e impedisce loro di vivere come tu stai vivendo: in rapporto di fedeltà e di amore al Padre. Tu non sei triste, essi invece si lasciano abbattere dalla notizia senza volerla approfondire, senza esaminarla nei suoi aspetti più santi e veri. Non chiedono nulla a te. Non badano al modo con cui tu accetti e vivi questo momento.

Tu non ti lasci scoraggiare. Continui a rivelarti e a rivelare l’amore del Padre. Per i discepoli è bene che tu te ne vada: rientra nel volere del Padre che salva gli uomini attraverso la tua morte! Fino a che tu non vai al Padre, il Padre non manda lo Spirito Santo! Lo Spirito Santo è tutto in te, Figlio di Dio, e può giungere a noi quando nasce nel mondo il tuo Corpo che lo possa accogliere. E questo tuo Corpo nasce dalla tua morte e risurrezione!

Inoltre, finché tu sei con i tuoi, essi tengono lo sguardo fisso su di te e godono della tua presenza e sono attenti a te, egoisticamente! Solo quando non potranno più cercare soddisfazione dalla tua presenza sapranno accogliere il tuo santo Spirito, che è dono di sé, amore pieno, offerta della propria esistenza! Essi lo riceveranno da te, appena tu avrai compiuto la tua offerta al Padre!

Grazie, Gesù! Hai mantenuto la tua promessa e doni ancora lo Spirito che ci santifica! Egli avrà dei compiti grandi e preziosi nella nostra vita. È lui la luce che rende visibile e chiaro il peccato del mondo che non crede in te. Chi non crede che tu vieni dal Padre come sua salvezza rimane nella tenebra, rimane in balia di se stesso, aggrappato a ciò che affonda con lui. Chi non crede in te non può perciò diventare mio aiuto e mio conforto. Chi non crede in te non sarà mio consigliere e mia guida: sarebbe guida cieca che rende inutile il faticare! Il Paraclito mi rivela che sei tu la via sicura, la guida illuminata che mi porta alla meta. Egli mi mostra pure che sei tu la vera giustizia di Dio, l’obbediente che compie la sua volontà, che realizza i suoi disegni. Il mondo che non ti ha accolto è lontano dalla giustizia: esso non trova posto accanto al Padre, come lo trovi tu, per sempre! Il Padre ti fa sedere alla sua destra per i secoli, e perciò noi possiamo far conto di te, sempre, l’unico giusto e nostra giustizia. Tu rendi “giusta” la nostra vita, tu in noi la rendi gradita al Padre!

Il mondo ubbidisce ad altri comandi, non a quelli di Dio. Il mondo ha scelto come proprio principe il disobbediente, il superbo rivale che vuole attirare gli uomini a condividere la propria in amicizia a Dio. Per questo egli cerca di impedire che essi lo vedano come papà, che gli diano fiducia, che lo amino con gioia. Egli mette sempre il sospetto, lo fa vedere padrone, lo mette in cattiva luce per avere egli – l’avversario di tutti – libero accesso al cuore. Lo Spirito Santo che tu ci mandi, Gesù, ci fa luce per distinguere e discernere l’uomo dal suo nemico. Il Padre vuole salvare l’uomo, l’uomo tentato e sconfitto dall’avversario. Solo questi è già condannato e giudicato. Ogni uomo che incontra te, Gesù, potrà essere salvato!

Gloria a te, mio nostro e Salvatore!

Che cosa hai ancora da dirci, Signore Gesù? Quali verità tenevi ancora nel cuore come un segreto? I tuoi discepoli di allora, come anche noi oggi, erano deboli, non ancora provati nella fedeltà a te. A loro non potevi rivelare né la grandezza dei tuoi misteri né a quali fatiche e sofferenze sarebbero andati incontro durante la loro vita. E questo nemmeno a noi lo puoi rivelare: a ogni giorno basta la sua pena! Eccomi, Signore Gesù, ti seguo e ti amo anche se so che tu conservi segreti pesanti per me. Non temo perché ci sei tu sempre con noi e in noi riversi il tuo santo Spirito, lo Spirito che è forza e luce. Egli ci guida alla verità, alla pienezza della conoscenza del Padre e dei suoi misteri. Egli ci farà ogni giorno godere dell’amore con cui il Padre ci riveste. Egli ci riconsegna le tue parole cariche di volta in volta di quella sapienza che ci occorre, sia per comprendere ciò che sarà avvenuto sia per prepararci ai nuovi avvenimenti.

Grazie, Signore Gesù: i tuoi insegnamenti durano nei secoli! Il tuo Spirito ce li rende sempre nuovi, sempre attuali. Tu sempre unito al Padre, uno con lui: la sua volontà risplende nelle tue parole, ed esse sono sempre gloria sua!

 


8. LA GIOIA

 

16 Un poco, e non mi vedrete più; un poco ancora, e mi vedrete».

17 Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos'è questo che ci dice: Un poco, e non mi vedrete; e un poco ancora, e mi vedrete, e: Io me ne vado al Padre?».

18 Dicevano perciò: «Che cos'è questo "un poco", di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».

19 Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: Un poco, e non mi vedrete; un poco ancora, e mi vedrete?

20 In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.

21 La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo una creatura umana.

22 Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e

23 nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla.

In verità, in verità io vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.

24 Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.

 

25 Queste cose ve le ho dette per mezzo di esempi; ma viene l'ora in cui non vi parlerò più con esempi e apertamente vi parlerò del Padre.

26 In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi:

27 il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me, e avete creduto che io sono uscito da Dio.

28 Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».

29 Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, adesso parli apertamente e non fai più uso di esempi.

30 Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».

31 Rispose loro Gesù: «Adesso credete?

32 Ecco, viene l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.

33 Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete da soffrire, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

 

Signore Gesù, tu vuoi dire tutto ai tuoi e vorresti che capissero. Ma essi sono ancora chiusi alla comprensione del tuo mistero. E per di più non hanno ancora confidenza con te. Essi si interrogano tra di loro invece che rivolgersi a te! E tra di loro non può crescere il disorientamento e la confusione. Tu hai parlato di un poco, un poco che ti separa e un poco che ti unisce a loro. Il tuo parlare è semplice, siamo noi che riteniamo che le tue parole contengano segreti particolari. Per un po’ di tempo i tuoi discepoli saranno separati da te. Dovranno rimanere soli e far conto sulle proprie forse. Queste non saranno sufficienti… arriverà la tristezza. Una doppia tristezza, quella di chi si accorge di non aver più appoggio e quella d’aver scoperto il proprio peccato. La tristezza dei tuoi discepoli è soddisfazione per il mondo nemico, ma durerà poco. I tuoi si accorgeranno ancora di te. Tu non sarai lasciato nella morte, il Padre non lascerà “che il suo santo veda la corruzione”. I tuoi godranno, al vederti, di una gioia che nessuno più potrà scalfire, perché tu non potrai più morire. Dal pianto imprevista sgorgherà la gioia!

Tu, Gesù, porti l’esempio della donna partoriente. La sua sofferenza è passeggera, benché necessaria. Così è necessario che i tuoi discepoli soffrano la tua mancanza: potranno accogliere la novità della tua risurrezione in un modo purificato e vero! Vivranno anch’essi della tua vita e godranno della tua gioia, Gesù! Tu ritorni al Padre, è lui la tua gioia! Ed egli deve diventare la gioia dei tuoi discepoli. Per questo li esorti a fare esperienza della presenza e dell’amore del Padre, perché nasca e cresca in loro la gioia, la gioia piena, quella gioia che rende la vita sazia. “Chiedete nel mio Nome!” Il Padre non può negare nulla a Gesù, perciò nello stesso tempo vedremo la bontà del Padre e la divinità del Figlio. la nostra preghiera dà a Dio l’occasione di manifestarsi: egli perciò l’attende e la desidera!

È così grande il suo amore per noi, che egli non ha bisogno di essere pregato. Tu, Gesù, sei così sicuro del suo desiderio di rallegrarci, che non gli chiedi nulla: sai che non c’è bisogno. La tua preghiera per noi infatti riguarderà la nostra custodia dal divisore, la protezione dalla tentazione.

Non c’è bisogno di chiedere null’altro al Padre, che già ci ama e tiene il suo sguardo rivolto a noi con attenzione.

Noi però non ci dobbiamo illudere, né dobbiamo tralasciare con superficialità ogni impegno. Verrà il momento della prova. E ci accorgeremo che non abbiamo la capacità di stare uniti a te, Gesù. Tu sai che siamo deboli, e ce lo dici: non per rimproverarci, ma per renderci vigilanti e per darci la possibilità di pentirci e riprenderci. A te possiamo sempre ritornare. Se ti abbandoniamo, tu non ci abbandoni. Tu sei pronto a rendervi partecipi della tua vittoria. Lontani da te ci sarà solo tristezza. Questa sarà il terreno su cui farai rifiorire il canto di chi crede in te!

 

 

 

9. IO PREGO PER LORO

C 17

 

1 Così parlò Gesù. Poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l'ora: glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te.

2 Tu gli hai dato potere su ogni essere umano perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.

3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.

4 Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare.

5 E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.

 

6 Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola.

7 Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te,

8 perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.

9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi.

10 Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro.

11 Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.

 

 

Signore Gesù, con le tue parole tu raggiungi le nostre orecchie e il nostro cuore, ma sei consapevole che noi nulla possiamo senza la grazia che viene dall’alto. Ora tu fecondi il nostro ascolto con la preghiera che rivolgi al Padre. Verso di lui sollevi lo sguardo, come il salmista che dice: Levo i miei occhi verso i monti: da dove verrà l’aiuto? Tu sai che invano veglia il custode se il Signore non custodisce la città, e perciò poni tutta la tua fiducia nella volontà buona del Padre. A lui direttamente ti rivolgi: è giunta l’ora della gloria! Sei tu, Gesù, la gloria del Padre, come lui è la tua gloria! Egli si manifesta presente nel mondo al suo popolo attraverso di te: tu il nuovo e il vero tempio, luogo dove il suo amore si compie e si rivela, luogo dove egli accoglie il sacrificio, luogo donde si effonde sul popolo la benedizione. Tu sei la gloria del Padre, tu che porti il suo amore sulla croce, dentro i confini della morte. E il Padre è la tua gloria: egli rivela nello stesso momento la tua grandezza e la tua somiglianza a lui.

Signore Gesù, tua gloria diventano i tuoi discepoli, coloro che conoscono il Padre e riconoscono te! Tu hai compiuto la missione che ti era affidata: ci hai mostrato il vero volto di Dio, il volto di in Padre che dà la vita, che ama, che ha misericordia e accoglie il peccatore, anzi, lo cerca.

Un Padre che dà il cibo agli uomini, che li libera dal maligno, che li perdona! Gesù, ci hai fatto incontrare il Padre e così ci hai dato vita, vita serena, gioiosa, vita che può penetrare con lo sguardo i cieli e superare la barriera del tempo. Coloro che sono tuoi, Gesù, non vivono più chiusi nell’orizzonte della materia, essi sono con te seduti nei cieli! Essi sono gloria tua! Essi sono tuoi come sono del Padre. Del Padre sono creature e sono figli, di te sono fratelli e amici. Essi non vivono più nelle tenebre, la piena luce risplende sul loro capo. Essi sanno ciò che tu sai, essi conoscono il segreto più bello e più grande: tu, uomo, sei Dio! Dio si compiace di te, egli, l’invisibile e l’incommensurabile, si è dato a te e tu hai aperto il mistero a noi, poveri peccatori.

Gesù, anch’io credo che il Padre ti ha mandato, e tu sei venuto per amare lui e donare il suo amore a noi!

Grazie, perché preghi per noi. Per noi ti offri e per noi ti impegni, per noi che crediamo. Tu non preghi per il mondo! Al mondo tu offri lo spettacolo del tuo amore perché creda, e credendo riceva il frutto della tua preghiera. Il mondo non è ancora tuo, quel mondo che non ti accoglie: tu non lo puoi ancora presentare al Padre. P quel mondo che ti rifiuta, e rifiutandoti ti permette di svelare la tua unità col Padre, la tua santità, la tua verità!

La tua preghiera per noi unisce noi a te nell’offerta. La tua preghiera per me unisce me a te nella santità, perché sia anch’io dono di Dio, luogo del suo amore, sacrificio gradito! Si, noi siamo nel mondo, dove possiamo ancora cadere e tradire, essere in balia del nemico.

Gesù, continua la tua preghiera, perché il Padre ci unisca a sé, al suo amore!

 

 

10. CUSTODISCILI DAL MALIGNO

 

12 Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi. Nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura.

13 Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia.

14 Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

15 Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno.

16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

17 Consacrali nella verità. La tua parola è verità.

18 Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandati loro nel mondo;

19 per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.

 

 

Signore Gesù, tu sei stato con i tuoi discepoli: hai condiviso con loro fatiche e gioia, tempo buono e tempo cattivo. Stando con loro nelle varie situazioni hai fatto sentire l’amore del Padre. Li hai ricoperti con quest’amore dolce e forte, eterno e presente, trasformante e sorprendente. Attraverso di te il nome del Padre è diventato la loro dimora, la loro sicurezza, la loro stabilità. Il nome che il Padre ti ha dato è il nome dell’amore per gli uomini, ai quali in te offre salvezza. Tu, il salvatore! Nessuno è perduto, tu li hai salvati. Solo colui che alza contro di te il suo calcagno, colui che non accetta la tua ultima offerta di amicizia, solo lui è rimasto estraneo al tuo nome. Doveva essere così, perché la tua passione non fosse un destino, ma una libera scelta dell’uomo, e un atto d’amore tuo per ogni uomo peccatore.

Tu ritorni al Padre per una strada di dolore per trasmettere a noi la tua gioia piena: la gioia della tua appartenenza al Padre, la gioia del suo amore, la gioia della perfetta comunione.

Tu ci ami davvero, Signore Gesù! La tua vita la vuoi trasmettere a noi, cosicché il Padre sia glorificato anche in noi! Con la tua gioia ci doni anche la Parola del Padre, che è sapienza e luce, vita e pace. È una Parola viva, che diventa generatrice di amore, che trasforma tutto il creato! È la parola che compie miracoli, che ci rende divini. È la parola che ci rende insopportabili al mondo, quel mondo che vuole continuare a vivere nell’egoismo e nella sottomissione alla superbia di Satana. La Parola del Padre che tu semini in noi ci rende estranei a quel mondo in cui abitiamo, ma ci permette di essere in esso strumento della sua salvezza. Per questo tu, nella tua preghiera, non chiedi al Padre che costruisca un mondo apposta per noi, un mondo che accolga la novità della tua Parola. Anzi, tu desideri che anche noi rimaniamo in questa ostilità, perché è in tal modo che noi diventiamo testimoni. Solo chiedi che il maligno non prenda posto in noi, che non ci riporti indietro, là donde tu ci hai tolti.

L’odio del mondo non impedisce la santificazione dei tuoi. La fedeltà alla preghiera divina che ci doni, il divenirne portatori, ci santifica, ci consacra, ci rende sacrificio gradito al Padre! La tua Parola, quella che il Padre ha riversato in te, è la verità, è la luce che permette anche a noi di vedere tutta la realtà così come la vede Dio, di amarla come la ama lui, di essere anche noi strumento della sua potenza creatrice!

Per questo è importante che i tuoi discepoli non siano tolti da quel mondo che ha bisogno di salvezza. Anzi, tu li mandi in esso allo stesso modo che tu sei stato inviato, e così l’opera dell’amore del Padre può continuare! I tuoi discepoli però possono godere di te, della tua presenza con loro e in loro, perché tu ti offri, ti sacrifichi per essi.

Grazie, Signore Gesù. Sono anch’io nel mondo, continuamente tentato dalla sua forza e dalla sua malizia, ma ci sei tu accanto e dentro di me. Non sono solo, conto su di te. Non sono debole, perché tu sei forte. Non sono perduto, ci sei tu, luce e gioia, anticipo di quella eterna! Gloria a te, mio Signore Gesù!

 

 

11. SIANO UNA COSA SOLA

 

20 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola:

21 perché tutti siano una sola cosa come tu, Padre, sei in me e io in te. Siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

22 E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano una cosa sola come noi siamo una cosa sola.

23 Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.

24 Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch'essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.

25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato.

26 E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

 

 

Signore Gesù, quale consolazione in queste tue parole! Tu stai davanti al Padre tuo certo di essere esaudito, e a lui presenti i tuoi fedeli di tutti i secoli. Anch’io sono presente nel tuo amore e nella tua fiducia al Padre, anch’io che credo alla parola dei tuoi dodici,e con me molti altri, tutti gli altri che ti hanno ascoltato in ogni lingua e in ogni nazione! La tua preghiera, che p ancora presente al Padre, è già stata esaudita, ed ancora viene esaudita! Tu hai chiesto che coloro che credono in te siano uno, diventino un cuor solo e un’anima sola, rispecchiando così la bellezza e la pace e l’armonia che tu vivi nell’eternità con il Padre stesso nello Spirito Santo. Tu sai che questa unità è il coronamento della pienezza che ci riempie e ci illumina! È il Padre che dà vita a questa unità, essa per noi è dono che scende dall’alto, dono chiesto e ottenuto da te, Gesù!

Noi non riusciremmo a realizzarlo, ansi, nemmeno sapremmo che esso esiste! Vediamo quei popoli che non credono ancora in te: essi non immaginano neppur lontanamente che un’unità simile sia possibile, e non la godono nemmeno in famiglia! Gesù, ti ringrazio d’averla chiesta al Padre per noi! Grazie che l’ho potuta vivere fin da piccolo nella famiglia, nel vicinato, nel paese, con molti sconosciuti in vari momenti e con diverse intensità. E grazie che la posso godere ancora con molti che credono in te: è un anticipo di paradiso, è un essere dentro la tua comunione vivificante e trasformante con il Padre! L’unità piena tra te e il Padre è l’atmosfera in cui tu vuoi i tuoi! Sei certo che questo è il miracolo davanti al quale gli uomini deporranno il loro orgoglio e cominceranno a credere che tu sei il Figlio, che tu sei qui come amore del Padre e sua salvezza!

Tu cambi il mondo da incredulo a credente attraverso la nostra unità, che non è frutto di sforzi umani né di conclusioni ragionate, ma dono gratuito! Gesù, desidero mantenerlo e non rovinarlo questo dono! Anche per questo mi offri la strada: essere dove tu sei, contemplare la tua gloria e l’amore che il Padre ha per te: l’amore del Padre è la tua vita! Senza di esso tu non saresti! Tu sei perché il Padre ti ama! Il mondo esiste come dono del Padre a te, un mondo che è frutto di amore, anche se non lo sa, anche se tenta di nasconderlo e di tradirlo. Ma la tua croce che s’innalza e si allarga per comprendere tutto il cielo e tutta la terra, la tua croce manifesta il cuore amante del Padre che si rivela in te. La tua volontà, Gesù, è volontà di salvare, è la stessa volontà del Padre e tu la unisci alla sua: vuoi che anch’io sia con te! Grazie, Gesù!

Il Padre è giusto perché rende giusti coloro che ti conoscono e riconoscono donde vieni. A lui tu vuoi che si innalzi il mio sguardo, al Padre, il cui nome tu conosci e manifesti. Solo tu ci metti nel cuore e sulle labbra questa parola dolce e ferma, sicura e tenera. E tu continui a ripeterci questo nome, perché esso non diventi mai freddo di abitudine o di indifferenza. Il nome del Padre è un nome che continua a generare amore, misericordia, tenerezza e pazienza! È un nome che fa sgorgare vita là dove viene pronunciato, grazia e pace, verità e libertà là dove viene amato!

Grazie, Signore Gesù, che ci immergi nell’amore continuo del Padre e nella tua interminabile gioia per lui!

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