Vangelo secondo Luca

 

Capitolo 1,13-25

 

13 Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni.

 

 

 

 

 

14 Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita,

15 poiché egli sarà grande davanti al Signore;

 

Padre santo, il tuo angelo annuncia una gioia grande. Ma anzitutto egli deve far sparire quella paura che gli uomini portano nel cuore fin dall'antichità, fin da quando Adamo, peccatore, si è nascosto al tuo sguardo. La paura è segno del peccato, segno che l'uomo non conosce e non riconosce il tuo amore.

Tu hai promesso un Salvatore, e gli uomini hanno continuato a chiederlo. Il popolo radunato nel tempio, popolo di cui ora Zaccaria è rappresentante, attende il tuo Salvatore, e attende la tua benedizione.

Ora tu stai per esaudire questa preghiera, stai per donare la pienezza del tuo amore. Il figlio che darai a Elisabetta è il segno che la preghiera del popolo e dei suoi sacerdoti è accolta da te. Tu sei il Dio che ama, tu sei il Padre che tratta gli uomini da figli: tu stesso dai il nome al bambino che nascerà, te ne fai protettore e garante e vuoi parlarci attraverso di lui. Egli ci dirà sempre - col suo nome - che tu sei clemente e buono! Egli anticiperà la gioia che tu ci darai all'apparire del tuo figlio.

non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre

16 e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio.

La sua vita ascetica ci farà pensare ai profeti, a coloro che non avevano se non la tua parola da trasmettere e da far amare; ci aiuterà a convertirci, a rimetterci sulla tua strada, a volgere a te il cuore distratto dalle cose, che - con la loro bellezza - ci fanno dimenticare te, che ce le doni!

17 Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia,  per ricondurre i cuori dei padri verso i figli  e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».

18 Zaccaria disse all'angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni».

19 L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio.

Tu, Padre, mandi uno che riporti armonia nel popolo. I padri, presi dall'egoismo e dimentichi della tua alleanza, dimenticano di trasmettere il tuo Nome alle nuove generazioni, che si sentono abbandonate, lasciate a se stesse, senza radici e senza futuro. L'annuncio di conversione del tuo profeta farà sì che essi trasmettano ancora le tue promesse e le tue certezze. E coloro che hanno fatto della vita una ribellione scopriranno la vera saggezza nella giustizia dei loro padri, nell' obbedienza a te sull'esempio dei santi patriarchi. Il tuo inviato, o Padre, il bambino, sarà un precursore fedele e sicuro come Elia, tuo amico.

 

 

 

20 Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo».

21 Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio.

L'incredulità di Zaccaria - egli non tiene conto della tua onnipotenza - è occasione per te di intervenire col silenzio. Silenzio davanti al tuo agire! Nessuno parli, finché non ha visto le tue opere! Nessuno parli, se non come testimone di avvenimenti! Nessuno dica ciò che ha udito solamente: l'uomo deve diventare testimone di eventi. L'angelo della tua forza parla e fa ammutolire. Segno che verrà la Voce ad annunciare la Parola!

 

22 Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.

23 Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa.

Sta per venire la tua Parola: tutto il resto ammutolisca! Il sacerdote non pronunci più la sua benedizione, perché tu stesso, Padre, stai donando la tua Benedizione! Tu sei il Benedetto che mandi il tuo Salvatore: ora sta per venire!

 

24 Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva:

25 «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini».

Nel tempio avviene l'annuncio, nella casa il compimento. Tu agisci là dove abitano gli uomini, e agisci attraverso di loro. Elisabetta s'accompagna al silenzio di Zaccaria. Dio steso farà conoscere le sue opere! Egli benedice e non distoglie il suo sguardo da chi spera in lui!

 

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