Vangelo secondo Luca

Capitolo 2,22-33

22 Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore,
23 come è scritto nella Legge del Signore:
Signore Gesù, ancor bambino entri nel tempio santo, luogo dell'incontro degli uomini con Dio. Il tuo ingresso semplice e povero tra i poveri è dono di salvezza e di purificazione. Gli uomini pensano che tua madre debba essere purificata e tu santificato, mentre sei tu che, entrando nel centro simbolico del popolo da cui viene la salvezza al mondo intero, purifichi tutti gli uomini che si rivolgono a Dio con sincerità. Tu sei il primogenito, sei sacro al Signore: non vieni riscattato col denaro: tu apparterrai sempre al Dio che ha salvato il popolo attraverso Mosè!
ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore ;
24 e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi , come prescrive la Legge del Signore.
E la Legge data da questo mite obbediente servo di Dio trova in te piena realizzazione: piena e umile e pura, perché tua Madre - Arca della nuova Alleanza - non ha bisogno di offrire sacrifici per la sua purificazione, perché tu sei il santo che l'ha santificata. Ella offrendo le due colombe compie ogni giustizia, come tu la compirai quando entrerai nelle acque del Giordano insieme ai peccatori. Ella si sottomette alla legge degli immondi, perché essi siano purificati non dagli animali, ma dalla sua obbedienza e umiltà.
Ed ora, compiuto l'amore più puro, quello che si addossa le colpe altrui, il cielo non può starsene muto.
25 Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele;
26 lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
Lo Spirito Santo stesso muove l'uomo pio e fedele per testimoniare che "Dio ha ascoltato" le preghiere e le attese dei poveri e dei sofferenti, degli uomini peccatori schiacciati dal peso di Satana.
Simeone attendeva paziente il realizzarsi delle promesse di salvezza. Ed ora obbediente agli impulsi dello Spirito va al luogo dell'incontro, là dove si incontra la Maestà di Dio, dove riposa e si manifesta la sua gloria, dov'è atteso da secoli l'ingresso del Messia del Signore!
27 Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge,
28 lo prese tra le braccia e benedisse Dio:
Quale grazia per Simeone prenderti tra le braccia! Dolce peso il tuo, di te che vieni offerto al Padre da Giuseppe e Maria. "Dio ha ascoltato" ti tiene tra le braccia! Sei tu l'esaudimento della preghiera degli uomini. Sei tu la risposta dell'amore di Dio a tutte le domande e le suppliche di perdono e di grazie che il popolo d'Israele ti rivolge e che pure gli altri popoli presenti nel cortile dei pagani si azzardano ad innalzarti.
Sei tu, Gesù, la gioia che fa superare la paura della morte!
Sei tu che doni pienezza alla nostra vita e significato ad ogni momento della nostra storia. Quando tu sei sulle mie braccia non ha più importanza l'essere in questo mondo: il cielo è già aperto! Il compimento è già realizzato.
29 "Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola;
30 perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
31 preparata da te davanti a tutti i popoli,
32 luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele".
Tu sei la salvezza che i nostri occhi desiderano e contemplano, salvezza dal male, dal peccato, dall'essere perduti e senza speranza.
Tu sei la salvezza preparata e messa a disposizione di tutti i popoli: i tuoi discepoli ti annunceranno fino ai confini del mondo!
Tu sei la luce che illumina la strada del Padre a coloro che giacciono nella tenebra e nell'ombra di morte.
Tu la luce che permette agli uomini di venire al Padre con cuore di fratelli. Tu la luce che dà sicurezza e fa gustare la bellezza di tutte le opere di Dio.
33 Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
E ancora tu sei la gloria del tuo popolo, perché in esso tutti vedranno la spiegazione della tua vita e da esso riceveranno le Scritture per poterti riconoscere e incontrare. Tu sei per il tuo popolo il luogo della Presenza di Dio; la tua umanità piccola, povera e sottomessa alla limitazione della natura umana è come nube che nasconde il Volto di Dio, ma in essa si manifesta e si incontra la pienezza del suo Amore!
Gesù, tra le braccia di Simeone, ti adoro!
Anche le mie braccia sono fatte per portarti!

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