Vangelo secondo Luca

Capitolo 6,20-26

20 Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:
Sei disceso dal monte con i dodici. Ti aspettano i discepoli e tu alzi gli occhi, che nella notte hanno contemplato il Padre, per contemplare questi uomini che vogliono udire la tua voce, che vogliono da te la legge della vita, che sono pronti ad imparare il tuo esempio, il tuo modo di vivere e di pregare. Ad essi tu doni nuovi occhi e nuovo cuore.
"Beati voi poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
21 Beati voi che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete,
perché riderete.
22 Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.
Il loro desiderio ti fa godere, Gesù: sono già tuoi! Beati! Poiché sono uniti a te nel loro cuore, sono già benedetti dal Padre e già godono vita piena ed eterna. Essi sono poveri. La ricchezza li avrebbe già allontanati da te. Essi sono poveri, non hanno il cuore bloccato dalle comodità e dal denaro. Essi sono poveri, e lo saranno ancora più quando saranno messi al bando a causa del tuo nome, e dovranno fuggire, lasciando casa e lavoro, come i primi cristiani incontrati da Luca ad Antiochia e in altre città. I regni della terra non sanno che farsene dei poveri. I re di questo mondo non si occupano di loro, non ne avrebbero che svantaggio. Solo il regno di Dio è fatto per loro. Dio si occupa delle sue creature, e anzitutto di quelle che, come gli uccelli, non possono pensare al futuro perché le preoccupazioni del presente le occupa totalmente. La regalità di Dio, fatta di interventi d'amore, è destinata a tutti, ma ne godono e se ne accorgono anzitutto coloro che non hanno il cuore occupato da nulla ! certamente i poveri sono trovati da Dio, perché essi lo cercano, non cercano ricchezze, non cercano di sostituire la loro povertà con l'autosufficienza e la superbia del possedere.
Parola importante la tua, Gesù! Quante volte l'hai pronunciata nelle sinagoghe, sul monte, sul piano, in riva al lago, nelle case! E sempre in modo nuovo, sempre come parola che parla a tutti, a chi possiede e a chi non possiede, a chi ti ha accolto e a chi non ti ha ancora accolto!
23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Poveri, affamati e sofferenti sono molti uomini che si fermano ad ascoltare le tue parole. Essi le ascoltano come parole che sostengono la loro vita, che danno speranza, che aiutano a tenere lo sguardo rivolto a colui che nessuno ha visto, ma che sempre ci ama, e soprattutto ci attende. Ed egli ci ama attraverso te, Gesù, e attraverso te ci abbraccia. Ne hai già dato il segno guarendo, liberando, chiamando e perdonando. Tu sei il Regno, la sazietà, il riso di Dio! Di te ci rallegriamo e davanti a te esultiamo di gioia come Giovanni Battista in grembo alla madre.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. Rinchiusi e stretti dalle persecuzioni e giudicati male da tutti perché tuoi potremo riconoscere la tua visita, la tua vicinanza e la nostra missione veramente profetica. Davvero beati!
24 Ma guai a voi, ricchi,
perché avete gia la vostra consolazione.
25 Guai a voi che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete,
perché sarete afflitti e piangerete.
26 Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.
Saremo attenti e vigilanti a non ricadere nell'inganno delle ricchezze, a non cercare soddisfazioni apparenti e transeunti, a non lasciarci attrarre lo sguardo da ciò che suscita il riso: ci verrebbe a mancare la consolazione interiore, la presenza di Dio, la sua assistenza. Saremo attenti a non sostituire la tua Parola, Gesù, con quella che piace al mondo, con quella che attira approvazioni. Saremo attenti a non sostituire il tuo nome, nostra vita e unica salvezza, con motivazioni di bene o di pace, motivazioni accolte anche da chi ti rifiuta. E per non dispiacere saremo costretti a tacere il tuo nome, a nasconderlo, e infine a ignorarlo. E saremmo di nuovo fuori della salvezza, fuori del Regno, fuori del cuore del Padre, dove solo tu - Gesù - sei il Figlio prediletto!

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