Vangelo secondo Luca

Capitolo 6,36-42

36 Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato;
Tu stai sempre a contemplare il Padre, Gesù! Non puoi distogliere da lui il tuo sguardo. I tuoi occhi lo vedono e vedono il suo continuo e perfetto amore che dà l'essere alla tua esistenza terrena e alla tua missione.
Tu vedi il Padre "misericordioso" e senti la sua misericordia nelle tue viscere. Sei tu la concretezza attuale della misericordia divina. Il tuo incontro con gli uomini è incontro con peccatori, persone lontane cercate e chiamate e ormai raggiunte da Colui che non vuole la morte, ma il ritorno.
I tuoi discepoli devono imparare da te. Anch'essi devono diventare il segno concreto della misericordia eterna, l'annuncio della sua presenza nel mondo, già realizzata in sé e ancora disposta a realizzarsi. Per questo i tuoi discepoli, vedendo il peccato e il peccatore, non giudicheranno. Non tireranno conclusioni, come quelle che il giudice deve tirare nel tribunale in base a leggi umane.
I tuoi discepoli vedendo il peccatore lo vedranno dentro la luce del desiderio del Padre. Il Padre lo vuol salvare. Il Padre lo vuol coprire di misericordia e lo vuole abbracciare, non ignorando, ma perdonando. Col perdono si rivela il suo Volto, il suo cuore, la sua Vita!
Il peccato dell'uomo diviene l'occasione per Dio di farsi conoscere, di farsi incontrare e di farsi amare e di trasformare l'uomo in figlio.
38 date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio".


Non sono già stati perdonati i tuoi discepoli, Gesù? Si, essi sono già stati raggiunti e trasformati dalla misericordia. Essi possono quindi compiere ciò che è stato compiuto per loro. Anch'essi potrebbero esser giudicati e potrebbero esser condannati. Dio troverebbe il motivo e l'occasione. Ogni giorno ciò potrebbe succedere.
Essi possono precedere il giudizio e la propria condanna con l'esercizio della misericordia divina. Dio così li deve riconoscere suoi, e non li può più giudicare! Se essi perdonano compiono l'opera che solo Dio compie, se essi donano si fanno un tutt'uno col suo amore. Il loro donare prepara il posto per poter ricevere, anzi, il Padre riverserà su di loro tutti i suoi beni secondo la sua misura, che supera di molto quella umana. I beni che l'uomo riceve dal Padre non sono solo materiali - come quelli che egli dà ai fratelli - ma sono tali da superare le proprie capacità!
39 Disse loro anche una parabola: "Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca? Il discepolo che tiene lo sguardo al Padre e orienta con la sua luce la propria vita non sarà accecato dai falsi bagliori delle cose del mondo né dal vestito di luce del nemico di Dio.
40 Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro.
Il discepolo che contempla il Padre potrà guidare altri discepoli, perché vede il cammino, conosce la meta. Così tu, Gesù, continui a chiamare e a percorrere per primo e ad aprire la strada dell'amore di Dio! Starò dietro a te, con fedeltà e perseveranza. In tal modo chi viene dietro a me non sarà ingannato.
Io sono sempre tuo discepolo, Gesù. Non sarei altrimenti d'aiuto a nessuno. Sono ancora bisognoso - ogni giorno - della misericordia del Padre e della tua correzione.
41 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo?
42 Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
Una trave sul mio occhio: senza la tua opera costante non vedo nulla, né Te né il Padre. Tornerei a vedere solo errori nei fratelli, tornerei ad essere orgoglioso e a farmi superiore agli altri: segno che la trave c'è davvero.
Come riuscirei ad assomigliare al Padre e ad amare il peccatore se tu, Gesù, non liberi il mio sguardo da ogni oscurità, da ogni impedimento?
Gesù, solo il tuo occhio vede. Solo tu col tuo sguardo purifichi e salvi. Osservami, manifestami il mio peccato, perché - salvato - divenga strumento della tua salvezza per un altro.
   

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