Vangelo secondo Luca

Capitolo 8,40-48.

40 Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, poiché tutti erano in attesa di lui.
41 Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua,

 

42 perché aveva un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire.

Gesù, il popolo pagano ha avuto paura di te e del tuo amore per gli uomini e ti ha allontanato. Il popolo dei poveri d'Israele invece ti attende e ti accoglie con gioia! Tu sei l'atteso: anche il mio cuore ti attende e desidera poter godere la tua presenza. Vieni, nostro Gesù!
Coloro che ti attendono sanno che tu sei la vita e la luce; essi ne soffrono la mancanza.
Ed ecco che il capo della sinagoga, il cui nome è profezia: "Egli risveglierà", ti attende in modo particolare; la sua unica figlia, ormai in età di fidanzamento, sta per morire. Con lei muore ogni speranza del padre, con lei si spegne ogni luce per l'avvenire.
Chi è questa figlia unica, se non la sposa che muore nell'attesa dell'amato, la sposa che non può vivere lontano dallo sposo? È il popolo d'Israele che non sa incontrare l'amore del Padre senza di te!
E chi sei tu, Gesù, se non lo sposo che fa vivere l'umanità, scelta da Dio come sposa?
Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno.
43 Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire,
È un'umanità che, benché s'accalchi attorno a te nel desiderio di te, tu trovi povera e sofferente, ferita e immonda, imbrattata di sangue e perduta, come la descrive il profeta Ezechiele (16,8).
Ecco che, da dodici anni, dall'età della ragazza, la donna perde il suo sangue, non può dar la vita, è immonda e vergognosa di se stessa. Ella non ha speranze. Nessun uomo, nemmeno chi ha provato, è riuscito a ristabilirla, a darle salute e bellezza.
Tu sei l'unica sua speranza, tu, il Figlio di Dio che attui l'amore del Padre per l'abbandonata!
44 gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò.
45 Gesù disse: "Chi mi ha toccato?". Mentre tutti negavano, Pietro disse: "Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia".
Ella tocca il fiocco dell'angolo del tuo mantello, il fiocco che fa memoria della legge di Dio, della sua fedeltà e del suo amore per il suo popolo! È un atto di fede nell'amore di Dio per i poveri e oppressi, un atto di fede nell'amore di Dio per te, Gesù, che hai soccorso l'unico figlio della vedova a Nain e ti sei lasciato baciare i piedi dalla peccatrice.
Ella non solo pensa a te, ma tocca il fiocco, il segno della tua fedeltà e del tuo amore al Padre.
Lo fa di nascosto, perché coloro che ti stringono da ogni parte non capirebbero e di certo glielo impedirebbero.
46 Ma Gesù disse: "Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me".
47 Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita.
Coloro che ti stringono accalcandosi attorno a te non ti toccano: solo la fede "tocca", solo la fede raggiunge il contatto con te, con la tua vita, con la potenza del tuo amore che rinnova e risana.
La donna non è più impura, non è più malata, non è più timorosa da quando ti ha toccato: ora ella può proclamare a tutti il suo passato sofferente e immondo, perché una vita nuova l'ha raggiunta, attraverso di te.
Ella può dire che nessuno l'ha mai potuta amare, se non tu, Gesù, che ti sei lasciato toccare da lei.
Il suo racconto è vangelo, è annuncio che tu, mio Gesù, sei il Salvatore, che tu racchiudi in te una forza che accoglie chi non è accolto, che dà vita a chi da tutti è condannato a morire. La donna, fatta tacere da tutti, proclama ora a tutti quella verità che nessuno ancora ha scoperto: tu sei il Dio che viene, sei il Dio che viene a raccogliere dal deserto, ove è abbandonata, la sposa incapace di vivere, e rendi la sua vita feconda, la fai capace dell'amore più grande, la adorni di ogni bellezza.
La folla che ti accoglieva con gioia deve imparare da questa donna immonda ad accoglierti con fede.
48 Egli le disse: "Figlia, la tua fede ti ha salvata, và in pace!".
Tu, Gesù, lo dici rivolgendole la parola dolce: Figlia! La chiami come Dio chiama il suo popolo, Figlia di Sion! Le manifesti così la tua accoglienza: tu le hai dato la vita, tu l'hai fatta rinascere a vita vera, che ora può continuare nella pace con il Creatore e con il creato.
La fede in te, manifestata dal tocco del fiocco del mantello, è stata la sua salvezza: la forza uscita da te l'ha guarita, la fede che ha sostenuto i suoi timidi passi verso di te l'ha salvata.
Gesù, credo in te, credo e vengo anch'io a toccare i santi segni del tuo amore al Padre di tutti, sacramenti della sua fedeltà e misericordia.

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