Vangelo secondo Luca

Capitolo 13,18-30

18 Diceva dunque: "A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?


 

19 E' simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami".

 

Signore Gesù, ora tutti lodano Dio e si rallegrano perché la donna è stata raddrizzata. Ci sono però gli avversari che continuano a coltivare la loro rabbia e con essa a impedire la gioia dell'uomo e di Dio. A te viene da pensare al Regno di Dio, quel Regno contraddetto che soffre violenza. Riuscirà questo Regno a sopravvivere, a farsi strada? Se i capi lo osteggiano, come crescerà?
Tu rispondi ora a queste domande, domande che nessuno ti pone, ma che tu vedi presenti nella tristezza e nel dubbio sviluppati dalla reazione del capo della Sinagoga.
Il Regno dei cieli viene avanti come la crescita di una pianta che nasce dal seme più piccolo che si conosca.
Il seme è preso e gettato nel giardino da un uomo. Gesù, a che cosa stai pensando con questo racconto? Giardino sarà il luogo dove tu inizierai la tua lotta, la tua agonia, e giardino sarà il luogo dove sarai sepolto. Sei tu davvero il seme piccolissimo che l'uomo vuol gettare via, ma tu invece, diverrai rifugio e nutrimento a tutti i popoli della terra, come l'albero accoglie tra i rami gli uccelli del cielo! È piccolo anche il tuo gregge. Tu lo butterai nel giardino del mondo, e là crescerà e diverrà utile a tutti gli uomini. Coloro che si demoralizzano per la piccolezza degli inizi, si stupiranno e si meraviglieranno per la crescita costante: Dio stesso è all'opera, è lui che agisce!
20 E ancora: "A che cosa rassomiglierò il regno di Dio?
21 E' simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata".
Non hanno capito tutti? C'è un altro gesto compiuto dagli uomini che può essere letto come segno per le opere di Dio. La donna, che prepara il pane necessario per alcune settimane, prende tre misure di farina. Fa come ha fatto Anna, madre di Samuele, o Sara, quando ha preparato il banchetto ai tre ospiti divini! Nella grande quantità di farina nasconde pochissimo lievito. Lo nasconde! E quella farina diventa pane per il banchetto cui molti sono invitati! Il Regno di Dio che tu annunci e inauguri sarà un grande banchetto. Lo prepari nascondendo nel mondo un piccolo gregge di persone che credono in te, persone cambiate dall'amore per te!
Signore Gesù, grazie perché anzitutto tu ti sei lasciato nascondere e sarai lievito per Gerusalemme, per la Giudea e per tutto il mondo! Tre misure piene di ogni speranza e di ogni attesa!
22 Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme.
23 Un tale gli chiese: "Signore, sono pochi quelli che si salvano?". Rispose:
24 "Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.
25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.
26 Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.
27 Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità!
28 Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.
Tu stai continuando a camminare verso Gerusalemme, il giardino, la misura di farina dove verrai nascosto! Il tuo cammino non è fatto solo di passi, ma anche di parole, di insegnamenti, perché vuoi preparare il terreno che ti accolga, la farina che si lasci trasformare da te!
Qualcuno ha capito che tu vuoi salvare tutti, ma si lascia portare da curiosità. Vuole le statistiche, vuole sapere se pochi o se molti! Egli parla come parliamo noi, spesso!
Tu, Gesù, non guardi i numeri, tu guardi in viso chi ti incontra. È lui che deve accogliere la tua salvezza. È lui che deve accogliere te! Tu rispondi non alla sua domanda inutile, ma al suo bisogno profondo. Rispondi a lui e a tutti quelli che attendono la tua parola.
29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio.
30 Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi".
Il Regno di Dio è come una sala, la sala del banchetto: bisogna entrare da una porta! La porta è aperta, ora è aperta. Verrà un momento in cui essa sarà chiusa. Bisogna fare tutto il possibile per entrarvi ora, fin che è aperta. Dopo non sarà più possibile, non la aprirà più nemmeno il padrone della sala, l'organizzatore del banchetto! Persino coloro che avranno conosciuto personalmente il Padrone non avranno privilegi. Il Padrone che chiude la porta è colui che insegna sulle piazze, sei tu, Gesù! Sei tu che hai aperto la porta e la chiuderai. Ora essa è aperta: vengo, Gesù, vengo al tuo Banchetto, alla tua presenza, insieme a tutti quelli che credono in te e ti amano!
Lo sforzo per entrare è piccolo: basta solo dare addio a tutto il resto, a ciò che rimane fuori dal tuo Banchetto! Là troverò i Patriarchi e i profeti, e con loro tutti i tuoi amici che in tutto il mondo hanno amato te divenendo amici di Dio!
Chi esclude te dalla propria vita rimarrà escluso dalla gioia e dall'amicizia di Dio: anche se essi nel mondo sono onorati e ritengono d'essere i primi e i privilegiati, resteranno fuori.
Gesù, sei tu la porta, sei tu il Banchetto, sei tu la Vita!
Accolgo la tua Parola, accolgo il tuo cammino verso Gerusalemme, accolgo te!

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