Vangelo secondo Luca

Capitolo 15,1-10

1 Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.

2 I farisei e gli scribi mormoravano: "Costui riceve i peccatori e mangia con loro".

3 Allora egli disse loro questa parabola:


Le esigenze per seguirti sono radicali, ma non spaventano i pubblicani e i peccatori. Queste persone, che sanno di essere sempre giudicate male da coloro che parlano di Dio, non si sentono rifiutate da te. Tu, Gesù, li accogli, come il padrone del banchetto che ha aperto la sala per loro e ha voluto che essi riempissero tutti i posti. Proprio i peccatori vengono per ascoltarti; nella tua voce essi non percepiscono tono di disprezzo. Le tue parole sono ad essi gradite.
Mentre sta avvenendo questo prodigio, farisei e scribi mormorano. Essi continuano a fare ciò che faceva il popolo di Mosè, incamminato nel deserto verso la terra della gioia: mormoravano!
Si ribellano al modo di fare di Dio, non lo capiscono e non lo vogliono accettare, vogliono qualcosa di diverso da ciò che Dio loro offre. Ora Dio, attraverso te, Gesù, sta salvando i loro fratelli. Li sta istruendo, li sta attirando a sé, ma essi non vogliono questa bontà di Dio. Essi vorrebbero un Dio che castiga, un Dio di cui aver paura, un Dio che accoglie soltanto coloro che sono capaci di comportarsi "bene"! Perciò essi parlano contro di te, Gesù, accusandoti. Pensano che tu mangi con coloro che il loro Dio rifiuta! Anche tu quindi devi essere rifiutato!
4 "Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?
5 Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento,
6 va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.
A questo punto bisognosi di salvezza non sono soltanto i pubblicani. Ai tuoi occhi i mormoratori sono molto più lontani: ti fai loro pastore spiegando la legittimità, anzi, la necessità del tuo comportamento. Tu fai quello che Dio vuole! Non è egli il pastore che va in cerca della pecora perduta, fascia la ferita, cura quella malata, fa quello che avrebbero dovuto fare i pastori, le guide del popolo?
Ora tu, Gesù, ti curi di questi mormoratori raccontando la gioia del Padre per i peccatori che ti cercano! Lo fai con le parabole.
7 Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. Il pastore che gioisce per la pecora ritrovata, dopo aver faticato a raggiungerla, dopo averla portata a spalle fino all'ovile delle altre pecore, sei tu, mio Signore! Sei tu che ti rallegri e vuoi veder la tua gioia contagiarsi a tutti i tuoi amici e vicini! Tu sei contento ed esulti perché hai visto la gioia in cielo per un solo peccatore che ritorna al Padre! Finalmente ora, alla sua domanda, "Adamo, dove sei?", c'è chi risponde, chi si lascia rivolgere la Parola che salva e raduna! La gioia del cielo deve trascinare nella gioia la terra! La gioia di Dio deve stimolarci a cercare altri che tornino a lui, perché la stessa gioia continui, e trasformi il mondo.
8 O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova?
9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta.
Tutti devono capire ed essere persuasi. Perciò tu continui con un'altra parabola, più vicina alla comprensione delle donne, e, comunque, di chi non avesse familiarità o simpatia per gli animali! La donna che cerca con cura la dramma, la cerca per terra, proprio tra le immondizie, con la scopa. Le preme quella dramma!
Volete che a Dio non premano gli uomini che si rendono immondi col loro peccato? Egli li cerca dovunque si trovino, li rimette al sicuro, ancora con grande gioia, con la gioia che si deve condividere.
10 Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte". Gesù, tu sei felice di sedere in mezzo a peccatori che ti ascoltano: se ascoltano te significa che sono tornati al loro posto, il gregge sicuro, lo scrigno custodito! Se ascoltano te stanno ascoltando Colui che ti ha mandato!
Tutti devono gioire quando qualcuno ascolta te!
Gioisco anch'io, Gesù, che oggi sono seduto in fondo alla fila dei peccatori, mentre la tua voce giunge ai miei orecchi con parole che danno vita e pace!
Gesù, mia gioia!

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