Vangelo secondo Luca

Capitolo 20,45 - 21,7

45 E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli:
46 "Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;
47 divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa".
Tutti sono attenti alle tue parole, Signore Gesù. Tutto il popolo, il popolo di Dio, vive delle tue parole. Esse però sono consegnate ai tuoi discepoli, che le devono custodire, e soprattutto le devono vivere perché la loro vita diventi gloria di Dio ed esempio per tutti gli altri!
Alcuni scribi hanno apprezzato la risposta che hai dato ai sadducei, ma ciò non significa che per questo la loro vita sia esemplare, anzi! Proprio gli scribi, coloro che insegnano a vivere in modo gradito a Dio, hanno dei comportamenti che i tuoi dovranno assolutamente evitare.
Nelle comunità dei tuoi discepoli non devono far capolino questi atteggiamenti: la vanità, l'ingordigia, l'ipocrisia, il farsi notare, il desiderare di esser messi davanti agli altri, lo sfruttare situazioni facili per arricchire a danno dei poveri, l'usare la preghiera per farsi ammirare. Questi atteggiamenti non sono graditi a Dio, anzi, sono da lui già condannati. Se poi li ostentano persone significative per la vita di fede, queste saranno condannate più duramente, perché stravolgendo l'immagine di Dio che ci viene dalle sacre Scritture, scandalizzano il popolo e deviano il rapporto con lui.
Tu, Gesù, sei molto chiaro. Avevi già parlato di queste cose: ora le ricordi e le richiami proprio qui, nel Tempio, dove la Presenza di Dio deve risplendere nella sua purezza. Egli è il padre dei poveri, il difensore delle vedove, colui che premia chi vive per lui, colui che vede nel segreto! Vantarsi di offrire a Dio il superfluo, ciò che non serve, alimenta la convinzione che lo stesso rapporto col Padre sia superfluo, non necessario alla vita!
C21
1 Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro.
2 Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli
3 e disse: "In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti.
4 Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere".
Non tutti nel popolo di Dio sono così, non è di tutti la falsa religiosità e lo sfruttamento vanaglorioso della devozione a Dio! C'è anche chi può essere preso ad esempio di vera fede, chi piace a Dio e a te.
Dietro ai ricchi che, a voce alta, gridano l'importo delle loro grosse offerte che versano nella cassetta delle elemosine, si nasconde una vedova che avrebbe bisogno di ricevere, invece che di dare. Tu odi o vedi l'importo della sua povera offerta: è solo quel poco con cui potrebbe acquistare un piccolo pane, il pane della sua misera giornata. Ella non ha nient'altro. Così però appare la sua ricchezza più grande, quella interiore: la fede in Dio, l'amore al Padre, che ella considera suo difensore, suo sposo, suo soccorritore.
Ella, offrendo a Dio quel poco che per lei è tutto, gli affida la propria vita. Assomiglia al bambino che consegna tutto alla propria mamma! Questa vedova è esempio luminoso per i tuoi discepoli! Ella vive la tua Parola: "Non datevi pensiero per la vostra vita… Cercate piuttosto il Regno di Dio".
5 Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse:
6 "Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta".
7 Gli domandarono: "Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?".
È a questo Regno che tu pensi continuamente, anche ora mentre alcuni, venuti con te pellegrini al Tempio, ammirano la bellezza, tutta materiale, dei particolari artistici! Molti, forse anche i tuoi discepoli, si sentono sicuri dentro la poderosa struttura del Tempio, ove si sentono come al centro di quel regno di cui tu hai parlato, e lo ritengono il luogo nel quale tu manifesterai gloria e potenza. Essi non ricordano che tu abbatti l'orgoglio dei ricchi e dei potenti; quindi anche questo tempio, costruito dall'orgoglio e dalla vanità di potenti e di ricchi, oppressori dei poveri, non potrà essere strumento del Regno di Dio che viene, e di cui tu sei il re mite e umile!
Tu annunci con sicurezza, con la sicurezza dei profeti di Dio, che le belle pietre del Tempio diverranno rovine, saranno abbandonate, saranno il segno della disapprovazione di Dio per coloro che ti rifiutano.
Sei proprio dentro il Tempio dove deve risuonare la Parola di Dio: è il luogo più adatto per te, che sei il Figlio. Ma il tuo insegnamento dovrà risuonare in tutto il mondo. I tuoi discepoli dovranno andare lontano, portare il tuo nome a tutti i popoli. Questo luogo non servirà più: non deve diventare un freno alla missione della tua Chiesa. Questo luogo non dovrà ingannare nessuno con la sua bellezza: da ora l'attenzione di tutti dovrà volgersi a te!
Tu hai parlato, Gesù, nessuno dubita che ciò che hai detto sia vero. Eppure questa tua parola viene adoperata, da chi ti ascolta, solo come fonte di curiosità e non come impegno per un cambiamento di vita. Risponderai per soddisfare la loro curiosità? La curiosità manifesta assenza di discernimento spirituale: tu vorrai anzitutto aiutare a maturare in esso.

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