Vangelo secondo Luca

Capitolo 22,35-46

35 Poi disse: "Quando vi ho mandato senza borsa, né sacca, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?". Risposero: "Nulla".
Signore Gesù, ti intrattieni ancora con i discepoli, che a parole sono pronti a seguirti, ma di fatto sono troppo deboli per affrontare la tentazione. Non saranno capaci di stare con te quando verrai considerato malfattore e sarai scomunicato dal tuo popolo.
Ora tu ricordi l'esperienza che hanno fatto in obbedienza a te: sono andati a predicare il vangelo, e il Padre è stato sempre presente per colmare ogni loro necessità. Non presero con sé borsa né sacca né sandali, non per imprevidenza, ma fiduciosi nella provvidenza di Dio, concreta, continua, meravigliosa! Per coloro che obbediscono a te Dio impegna la sua onnipotenza! Adesso siamo giunti ad un momento particolare: non potrà Dio manifestare la sua paternità in altri modi?
36 Ed egli soggiunse: "Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una.
37 Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra gli empi. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine".
38 Ed essi dissero: "Signore, ecco qui due spade". Ma egli rispose "Basta!".
I discepoli devono obbedirti ancora, e rifornirsi invece di tutto: saranno considerati nemici dagli uomini e perciò dovranno arrangiarsi in tutto e inoltre difendersi. Dovranno affrontare pericoli, ma per questo non rinunceranno ad ubbidirti e andare! Tu li hai mandati: andranno, anche se le circostanze cambieranno e nessuno li aiuterà.
In questa notte non servirà loro il mantello per difendersi dal freddo e per dormire. Dovranno difendersi dagli uomini: siano piuttosto armati, come malfattori, come fuorilegge: così contribuiranno al compiersi di quella Scrittura che dice che tu sarai annoverato tra quelli che disubbidiscono.
Gesù, sai che questo è il momento culminante della tua esistenza, l'ora in cui il tuo amore ti porta a donare la vita; sai che il Padre ti sta chiedendo il sacrificio supremo. I discepoli hanno frainteso? Ci sono due spade, e tu dici "basta!". Non serve che l'abbiano tutti una spada? No, tu non vuoi lottare contro gli uomini, ma contro il maligno. Contro di lui bisogna sfoderare la preghiera e l'umiltà, tenendo lo sguardo rivolto al Padre per accogliere tutto dalle sue mani!
39 Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono.
40 Giunto sul luogo, disse loro: "Pregate, per non entrare in tentazione".
Esci dalla sala dei tappeti, e dalla città. Dove vai nella notte? I discepoli ti seguono preoccupati per la necessità delle spade, e perché ne bastano solo due.
Essi conoscono la strada anche se è notte: è la stessa strada che tante volte hai percorso con loro. Nonostante il pericolo non cambi direzione. Vai sul monte; il monte è sempre luogo di preghiera, del tuo incontro con il Padre. Pregherai anche questa notte, Gesù? Anzitutto esorti i discepoli: devono pregare anch'essi da soli; sono in pericolo, possono cedere alla tentazione di abbandonarti e di andarsene senza di te. La preghiera è l'unica arma che li può difendere, che li può tenere uniti a te: la preghiera tua e la loro.
41 Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava:
42 "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà".
Anche tu preghi da solo: la tua preghiera è diversa dalla loro. La tua preghiera è l'offerta della vita! L'evangelista Luca, che ha voluto includere tutto il vangelo tra la preghiera del popolo d'Israele e quella della Chiesa, ora include la tua preghiera al Padre, con la quale ti offri a lui, tra due raccomandazioni, anzi, comandi: pregate per non entrare in tentazione. Pregate per non allontanarvi da me, che vi do la vita! La tua preghiera è il centro, il contenuto, della preghiera della tua Chiesa!
Tu preghi, distante, ma abbastanza vicino in modo che ti possano udire e possano imparare a pregare da te. Ti poni in ginocchio come chi non vuole opporre resistenza. Tu non vuoi resistere al volere del Padre. Egli vuole che tu porti l'amore dentro la morte, frutto del peccato degli uomini. Egli ti ha dato un corpo d'uomo perché tu lo offra in sacrificio di espiazione e di comunione per gli uomini: tu accetti, e preghi. Ti rimetti in tutto al disegno del Padre. Sai che il calice che devi bere è molto amaro, ma non lo rifiuti, anzi, vuoi che si compia ciò che il Padre ha previsto. Sei venuto per questo!
43 Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo.
44 Preso dall'angoscia, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.
Un angelo ti conforta: il Padre ha udito la tua preghiera e accettato la tua offerta, benché tu, uomo, sia debole come gli uomini; egli non ti abbandona nemmeno mentre soffri.
Accettare il rifiuto e la morte dagli uomini da te beneficati è doloroso, e tu ne senti tutto il peso e l'angoscia. Anche il tuo corpo soffre per la tensione di questa lotta interiore. È una fatica che ti fa sudare, così da donare in anticipo il tuo sangue.
45 Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza.
46 E disse loro: "Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione".
Non dimentichi i discepoli: hai comandato loro di pregare. Essi, invece di pregare, dormono. Non ti aiutano nella lotta, non adoperano le due spade della veglia e della preghiera, che necessitano umiltà e capacità di offrirsi. I discepoli hanno ceduto alla tristezza. Pur avendo mangiato e bevuto di te, ora sono ripiegati su di sé. Dormono, non sono presenti al mistero della tua offerta, e dimenticheranno di seguirti. Il loro sonno è fonte di tristezza per te!
Tu li esorti ancora, li risvegli: "Alzatevi e pregate". Il vostro sonno è come una morte da cui è necessario risorgere. La preghiera, l'esser protesi al Padre, è vita, è luce, è pace vera!

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