serie 2. parte 8

Vangelo secondo Marco: capitolo 4,10-20

Testo del Vangelo
(trad. CEI 1977)

Lectio

10 Quando poi fu solo, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole.

Ed egli diceva loro:
11 "A voi è stato dato il mistero del regno di Dio;

a quelli che sono fuori invece tutto viene detto con parabole,


12 affinché
guardino, sì, ma non vedano,
ascoltino, sì, ma non comprendano,
perché non si convertano
e venga loro perdonato ".

I tuoi discepoli, i Dodici compresi, hanno ascoltato attentamente. Essi hanno capito che tu non raccontavi soltanto un fatto, ma volevi parlare al loro cuore per anticipare qualcosa che li riguarda. Ancor più, hanno compreso che solo la tua vita può donare spiegazione alla tua parabola!
Signore Gesù, il tuo sguardo verso i discepoli è colmo di tenerezza. Tu vedi che essi, dal momento che stanno con te, sono particolarmente amati dal Padre, che dona loro il "mistero" del suo Regno, quel Regno di cui tu sei il re! Essi ricevono il Regno, che rimane comunque "mistero", incomprensibile agli uomini: è il progetto di Dio, nascosto, il progetto che ti ha portato agli uomini! Essi lo ricevono, pur continuando a porsi domande, o, meglio, ad attendere da te luce e verità: e la riceveranno nel cenacolo, prima e dopo il tuo Calvario, fino a quella Pentecoste in cui la lingua di fuoco si poserà su di loro. Agli altri, a chi è fuori, a chi non vuole impegnarsi con te, tu non puoi manifestarti (Gv 14,22), perché solo l'amore permette all'uomo di raggiungere te e il cuore del Padre. Il tuo Regno rimarrà nascosto a chi ti guarda, a chi si limita ad ascoltarti senza interrogarsi, "a meno che" non si converta: "Convertitevi", continuavi a ripetere (1,15). Ascoltarti senza ubbidirti è peccato, dice il profeta: quando si convertiranno riceveranno il perdono, si ritroveranno vicini a Dio!

13 E disse loro:

 

"Non comprendete questa parabola,

 

e come potrete capire tutte le parabole?

Ora rispondi alla domanda dei tuoi, e anzitutto li previeni: la spiegazione di questa parabola è importante, perché servirà quale chiave per comprendere tutte le altre parabole. Ci inviti così delicatamente a porre molta attenzione!
Signore Gesù, la spiegazione sarà sempre la stessa? Oppure tiene conto di particolari circostanze storiche? Vale per i discepoli che non ti hanno ancora abbandonato, o per quelli che hanno già iniziato ad essere perseguitati, oppure vale per noi oggi? Gesù, so che mi vuoi risvegliare: la tua parola è una pioggia (Is 55,10s) che irriga tutte le piante, benché queste poi portino frutti diversi, anche molto diversi!

14 Il seminatore semina la Parola.

Grazie per l'amore con cui circondi e copri i tuoi discepoli mentre rispondi alla loro richiesta! "Il seminatore semina la Parola". Il seme che copre tutta la terra è la tua Parola, il tuo Vangelo, che rivela l'amore del Padre con la tua morte e risurrezione! Ed è tua Parola anche la vita di chi ti ascolta e ti ama, e la vita dei tuoi discepoli. Anch'essi sono seminati e la loro presenza nel mondo può essere accolta o rifiutata.
E il seminatore? Il seminatore sei solo tu, o tutti coloro che porteranno la tua Parola? Chi ascolta la tua parola ascolta sempre te, qualunque sia la voce che la annuncia!
Ed ecco anzitutto le delusioni e i pericoli.

15 I semi caduti lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola ma, quando l'ascoltano, subito viene satana e porta via la Parola seminata in loro.

 

16 I semi caduti sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l'accolgono con gioia,
17 ma non hanno radici in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito cedono.

 

 

18 Altri sono i semi caduti tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola,
19 ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto.

La tua parola può venire ascoltata in modo da non suscitare nemmeno un abbozzo di risposta. Satana è all'opera, il nemico di Dio. Quando troviamo scuse, spiegazioni, ragionamenti che sottomettono la Parola al nostro umano discernimento, è satana che lavora: il nostro cuore non si lascia toccare, non fa posto nemmeno alle prime radici di quel seme che Dio vorrebbe entri in noi. Signore Gesù, abbi pietà!
Abbi pietà, Signore Gesù, anche perché alcune tue parole hanno suscitato in me gioia e desiderio di te, ma poi qualche fatica o incomprensione o sollecitazione contraria, o il timore del giudizio e della derisione mi hanno distolto dal continuare ad obbedirti!
Signore Gesù, è vero: quando accolgo te, Parola di Dio, non devo lasciar crescere null'altro, nessun altro desiderio. Il desiderio di far bella figura, di affermarmi, di essere qualcuno che conta anche per i tuoi nemici, il desiderio di possedere ricchezze, anche solo per far del bene o per darle a te, il desiderio di altri piaceri, sia del corpo che dell'anima, sono tutti rovi che impediscono a te di crescere in me, alla tua Parola di trovare spazio per manifestarsi, alla tua luce di diffondersi e di illuminare i miei passi e quelli di chi cammina con me, alla tua morte di divenire attuale nella mia vita.
Signore Gesù, abbi pietà di me! Abbi pietà della tua Chiesa, che sempre deve ricominciare ad udire la tua Parola con attenzione e con decisione di lasciare a te tutto lo spazio delle mente e del cuore e dei desideri!

20 Altri ancora sono i semi caduti su un terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l'accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno".

Finalmente, Gesù, ecco il terreno buono, dove Satana non fa in tempo e dove le pietre non ostacolano e i rovi non trovano spazio. Vorrei essere io oggi quel seme che cade nel terreno buono; vorrei esserlo anche domani, e sempre! Ascolto e accolgo: ubbidisco con gioia, con amore e perseveranza!
E il frutto? Il frutto arriva, di sicuro: non importa quale frutto: lo vedi e lo discerni tu, mio Signore Gesù! Tu pure, e solo tu, saprai se sarà il trenta o il sessanta o il cento per uno!
Io continuerò ad ascoltarti e ad accoglierti: tu godrai del frutto, insieme al Padre che ti ha "seminato", e mandato a seminare! Con te ne godrà il mondo, che vedrà crescere il tuo Regno come luogo di pace, di amore e di fedeltà!

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