6. B

Vangelo secondo Marco: capitolo 6, 30-56

Testo del Vangelo (trad. CEI)

Punti salienti:

30 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. 

31 Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare.

32 E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano.

30-32 Gesù educa i suoi discepoli all’unione con Dio! Essi devono vivere ciò che insegnano, devono vivere dentro la vita nella quale dovranno introdurre gli altri. È perciò necessario il riposo, la solitudine, la capacità di “ritirarsi”. X Forse anche tu sai prenderti del tempo!

 

33 E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;

34 guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». 

 

33-34 Gesù è pronto alle sorprese, è pronto a cambiare programma, quando s’accorge che Dio Padre gli cambia i progetti. Gesù non s’arrabbia per il contrattempo! X Le sorprese fanno parte della vita di ciascuno!

35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 

36 E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano

37 e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

37 Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?».

38 Ma egli replicò loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». E accertatisi, riferirono: «Cinque pani e due pesci».

39 Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde.

40 E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta.

41 Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti.

42 Tutti mangiarono e si sfamarono,

43 e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci.

44 Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

35-44 Gesù non accetta la proposta dei suoi discepoli: è troppo egoistica. Essi non sono abituati a far conto dell’amore e dell’onnipotenza di Dio! egli ringrazia Dio per quel poco che c’è e lo divide tra tutti: così ce n’è abbastanza! Dio interviene dove c’è l’amore! Avanzano dodici ceste di pane: una per ogni apostolo. Se vuoi trovi ancora di quel pane, basta che ti avvicini ad un apostolo!
Le parole adoperate per il miracolo sono quelle dell’Eucaristia! Allusione chiara al mistero che anche noi possiamo celebrare! X Vivo con fiducia nella provvidenza? So vivere l’Eucaristia con gioia?

45 Ordinò poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, verso Betsàida, mentre egli avrebbe licenziato la folla.

46 Appena li ebbe congedati, salì sul monte a pregare. 

45-46 Gesù non si è dimenticato della necessità della preghiera!

47 Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra.

48 Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, gia verso l'ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.

49 Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «E' un fantasma», e cominciarono a gridare,

50 perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: «Coraggio, sono io, non temete!».

51 Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò. Ed erano enormemente stupiti in se stessi,

52 perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito.

47-52 I discepoli sulla barca fanno fatica da soli: c’è un vento contrario! È quel «vento» da cui è sempre circondata la Chiesa! Quando c’è paura anche Gesù viene scambiato per un fantasma. Ma egli non solo non fa paura, anzi, fa cessare il vento! Qui egli dice «Sono io»: un’espressione che per gli ebrei è chiara. È il nome di Dio rivelato a Mosè! Gesù è la presenza di Dio in mezzo agli uomini! X La fiducia in Gesù mi sostiene nelle difficoltà?

53 Compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret.

54 Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe,

55 e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse.

56 E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano.

53-56 La gente continua ad accorrere. Tra la gente c’è sempre chi sta male, chi soffre e con la sua sofferenza fa soffrire. La sofferenza fa correre verso Gesù. Speriamo non sia solo un cercare Gesù nel bisogno! Chi è beneficato da lui forse starà con lui anche nel momento della croce! X Cercare Gesù nel bisogno: mi accontento di questo?

 

Preghiamo:

Ti ringraziamo, Signore Gesù, per la pace e consolazione che ci doni quando ci fermiamo a godere della tua presenza, della tua amicizia, della tua parola!

Grazie per il pane di ogni giorno, ma soprattutto grazie per il pane eucaristico, che mi fa sentire membro di una fraternità grande, mi fa essere fratello di molti fratelli che s’affidano a te!

Nelle difficoltà in cui si trova la tua Chiesa io mi spavento e mi scoraggio: voglio però confidare ancora nella tua presenza che vince ogni paura: tu sei capace di sorpassarci, di passare avanti e attenderci nel mezzo della tempesta!

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