10. A

Vangelo secondo Marco: capitolo 10, 1-27

Testo del Vangelo (trad. CEI)

Punti salienti:

1 Partito di là, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare.

2 E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «E' lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?».

3 Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?».

4 Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla».

5 Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. » 6 Ma all'inizio della creazione  Dio li creò maschio e femmina ;

7  per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola .

8 Sicché non sono più due, ma una sola carne.

9 L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto».

10 Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse:

11 «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; » 12 se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio». 

1-12 Due insegnamenti, uno pubblico e uno privato in casa, tutti e due uguali. L’uomo non deve fare cose contrarie a quelle fatte da Dio. Se Dio unisce, l’uomo non deve separare. Il matrimonio non è un gioco, perché la vita dell’uomo non è un gioco, ma amore servizievole. Se marito e moglie si dividono è segno che l’uno o l’altro non è stato capace di mettersi al posto dell’ultimo di tutti. 

 

X La Chiesa non ammette il divorzio perché Gesù ha parlato chiaro; lo Stato ammette il divorzio perché non è sua intenzione obbedire a Dio, ma ai gusti della gente! Tu sei della Chiesa o dello Stato?

 

 

 

13 Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano.

14 Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. » 15 In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso».

16 E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.

13-16 Nella famiglia che si divide i bambini non contano, e invece Gesù ci fa vedere che essi contano! Essi possono avvicinarsi e rimanere accanto al Signore, che li mostra come esempio. A chi è come loro appartiene il regno: essi sono piccoli e senza diritti! 

 

X Vedo i bambini come giocattoli o come esempio di semplicità anche per la mia obbedienza al Signore?

17 Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?».

18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. » 19 Tu conosci i comandamenti:  Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza , non frodare,  onora il padre e la madre ».  

20 Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».

21 Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dállo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi».

22 Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.

17-22 Un tale vuole conoscere la via della vita. Egli chiama Gesù “buono”, ma Gesù dice che solo Dio lo è e bisogna quindi anzitutto osservare i suoi comandamenti. Egli ne elenca alcuni, quelli che riguardano il comportamento verso gli altri. Primo passo per seguire Gesù, per essere cristiano, è l’attenzione ai comandamenti: per questo ci sono stati insegnati. Non c’è però ancora la vita nell’osservare dei comandi, ma nell’amare una persona, e questa persona è proprio Gesù.

Amare Gesù è vita e vita eterna, piena, sempre che lo si ami senza riserve! Quel tale aveva riserve. 

X Ho anch’io la percezione di non avere ancora la vita, come quel tale?

23 Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!».

24 I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: «Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio! » 25 E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».

26 Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?».

27 Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio».

23-27 Gesù deve chiarire ai discepoli che le riserve nell’amore verso di lui pesano molto, tanto da impedire l’ingresso nel Regno! Il cammello non passa per la cruna d’un ago, così il ricco non può anche entrare nel Regno destinato ai poveri! A meno che… Dio stesso non intervenga e renda povero il cuore dell’uomo ricco. Questo è successo molte volte, ed è tutto merito di Dio! 

 

X Sento il desiderio di essere povero? E il desiderio che si manifesti in me il Regno di Dio?

Preghiamo:

Signore Gesù Cristo, ti ringraziamo per la chiarezza e determinazione con cui ci parli di matrimonio e di ricchezza. Siamo anche noi sorpresi, come già i tuoi discepoli, ma vogliamo ascoltarti e prenderti sul serio.

Sappiamo che la tua parola è viva e dona pace. La vogliamo accogliere come l’accolgono i bambini!

Abbi pietà di noi e salvaci!

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