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Vangelo secondo Marco: capitolo 13

Testo del Vangelo (trad. CEI)

Punti salienti:

1 Mentre usciva dal tempio, un discepolo gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!».

2 Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarrà qui pietra su pietra, che non sia distrutta».

3 Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte:

4 «Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte queste cose staranno per compiersi?».

 

 

1-4 Benché molte volte Gesù sia entrato nel tempio, solo una volta è detto che esce da esso: l’evangelista vuole farci capire che egli lo ha lasciato per sempre, alludendo al detto di un profeta che dice che la gloria di Dio abbandonerà il tempio! In tal modo il popolo è lasciato solo, alle proprie forze, senza custodia, senza protezione: sarà la fine! Ed ora, solo coi discepoli, Gesù parla proprio del tempio, luogo dell’adorazione. Ebbene, sarà distrutto: non ci sarà più un luogo per adorare! La vera adorazione (vangelo sec. Giovanni 4) avverrà “in spirito e verità”, nell’intimo del cuore, con la vita stessa! Quattro discepoli interrogano Gesù in privato per prepararsi al grande cambiamento: come si farà senza tempio?

5 Gesù si mise a dire loro: «Guardate che nessuno v'inganni! »6 Molti verranno in mio nome, dicendo: "Sono io", e inganneranno molti.

7 E quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine.

8 Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori.

 

9 Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro.

10 Ma prima è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti.

11 E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.

12 Il fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte.

13 Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

5-13 Ciò che è curiosità non va assecondato. Gesù raccomanda invece la vigilanza: Badate a voi stessi. Tu devi essere attento alla tua fedeltà, senza lasciarti distogliere né da vicende tristi in genere, né da persecuzioni. La nostra fede vince il mondo: ci fidiamo dello Spirito Santo, che suggerisce parole, atteggiamenti e azioni adatte per essere testimoni della salvezza di Gesù!

14 Quando vedrete  l'abominio della desolazione  stare là dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti;

15 chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a prender qualcosa nella sua casa;

16 chi è nel campo non torni indietro a prendersi il mantello.

17 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni!

18 Pregate che ciò non accada d'inverno;

19 perché quei giorni saranno  una tribolazione, quale non è mai stata dall'inizio della creazione , fatta da Dio,  fino al presente , né mai vi sarà.

20 Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma a motivo degli eletti che si è scelto ha abbreviato quei giorni.

21 Allora, dunque, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Cristo è qui, ecco è là", non ci credete;

22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti.

23 Voi però state attenti! Io vi ho predetto tutto.

14-23 Grande tribolazione: a che cosa pensa Gesù? Alle molte situazioni che lungo i secoli hanno fatto soffrire e ancora opprimono i popoli?        
Probabilmente egli allude alla distruzione di Gerusalemme! In ogni caso i credenti devono essere vigilanti a non lasciarsi sedurre dai falsi “cristi”, nemmeno da quelli che fanno portenti, e che anche oggi tentano chi non si tiene strettamente unito alla Chiesa.

24 In quei giorni, dopo quella tribolazione,

 

 il sole si oscurerà 

 e la luna non darà più il suo splendore  

25  e gli astri si metteranno a cadere  dal cielo

 e le potenze che sono nei cieli  saranno sconvolte. 

 

26 Allora vedranno  il Figlio dell'uomo venire sulle nub i con grande potenza e gloria.

27 Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.

24-27Dopo quella tribolazione”, ce ne saranno altre. Noi non fermiamo l’attenzione alla sofferenza che ci confonde, ma cerchiamo di intuire i disegni di Dio: riunirà i suoi eletti, cioè formerà il suo regno!

28 Dal fico imparate questa parabola: quando gia il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina;

29 così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte.

30 In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute.

31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

32 Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.

28-32 Certi segreti rimangono nel cuore e nella mente di Dio. A noi basta sapere che lui sa, ci fidiamo di lui, godiamo di essere nelle sue mani, anche quando vediamo che da questo mondo non possiamo ricevere che delusione e dolori.

33 State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso.

34 E' come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare.

35 Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino,

36 perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati.

37 Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!».

33-37 Di certo il Signore verrà. Quindi stiamo pronti, attenti a essergli fedeli, e così siamo suoi testimoni. L’avvertimento non è per qualcuno, ma per tutti!

 

Preghiamo:

Ti ringraziamo, Signore Gesù, perché non ci tieni nascoste le difficoltà che possiamo incontrare e le sofferenze cui anche i tuoi discepoli vanno incontro. Vogliamo affrontarle con fiducia nella provvidenza del Padre e con la certezza che tu verrai a premiare la nostra fedeltà a te! Vieni, Signore Gesù!

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