DOMENICA PROSSIMA, CORPUS DOMINI

Dopo la Messa, la processione. Quattro uomini sostengono il baldacchino, altri quattro le lampade, i chierichetti la croce e l’incenso. Io porto l’ostensorio; cerco di non farmi distrarre da chi se ne sta incuriosito nella macchina fermatasi per lasciarci passare e che giudico maleducato perché non esce nemmeno a fare un inchino. Guardo l’Ostia che io porto e dico: "Gesù, sei proprio tu che oggi passi in mezzo alle nostre case, circondato da coloro che ami e che cercano di amarti. Sei pane, sei nutrimento, sei forza, sei… l’unico parrocchiano che invece di creare problemi li risolvi!". Temo di aver detto una bestemmia.

"Gesù, ti adoro, sì ti adoro!" Ma che vuol dire "ti adoro"? Oggi pomeriggio farò l’ora di adorazione. Di questi uomini e donne che ora si dimostrano contenti di te, e mettono i lumini sulle finestre, ce ne saranno pochi, forse dieci. Perché fanno fatica a stare davanti a te un’oretta, cantando e pregando? Ti amano, ma fermarsi con te, davanti a te, è faticoso. Pensano sia più redditizio fermarsi davanti al televisore! Eppure quando io mi fermo davanti a te per un’ora, lodandoti e benedicendoti, ricevo tanta pace e serenità, spesso luce per le mie scelte, sempre amore e forza interiore per i mie compiti in casa e nella società. Spesso faccio fatica anch’io a stare un’ora danti al Sacramento della tua Presenza. Mi pare di non avere niente da dirti, tu sai già tutto. Mi pare che tu te ne stai silenzioso e allora mi viene il pensiero che sia tempo perso. Ma so che i frutti vengono dopo!

Ecco, Gesù, allora penso così: tu sei qui come quando sei apparso, Risorto, in mezzo ai tuoi e hai alitato su di loro lo Spirito Santo. Tu continui ad alitare il tuo Spirito! Non ti dico più nulla per non impedire al tuo Soffio di entrare in me, di avvolgermi silenziosamente, di cambiarmi i pensieri e di rafforzarmi la vista perché veda i disegni di Dio nella mia storia!

Continuo, e l’ora di adorazione trascorre in un baleno!

Ringrazio Gesù per il suo Corpo che posso non solo mangiare, ma anche adorare. Io vengo trasformato e lui riceve gloria dalla mia trasformazione.

don Vigilio Covi