Battesimo di Gesù

Cappella della Casa di Preghiera - Tavodo
tempera del Laboratorio "Ss.Martiri" - Trento

 La Colomba,
dalla mano del Padre
scende su Gesù:
è lo Spirito che ci rivela che l’uomo vero,
l’uomo più completo,
è colui che porta su di sé il peccato del mondo.
 

Adamo volle scaricare il proprio peccato
e iniziò così il cammino di morte dell’umanità.

Gesù inizia il cammino della vita
prendendo su di sé il peccato altrui.
Così egli ci riporta al Padre e ci rende "famiglia"!

Gli Angeli, custodi delle vesti di Gesù, adorano e contemplano il mistero, un mistero d’amore ancora mai visto sulla terra. È un mistero solo preannunciato dalla storia compiuta da Dio col popolo d’Israele e ricordata qui dai due piccoli personaggi nascosti nelle acque del fiume, ai piedi di Gesù. Essi sono il “Mare” e il “Giordano”, testimoni attivi e partecipi della liberazione del popolo di Dio dalla schiavitù d’Egitto: “il Mare vide e si ritrasse, il Giordano si volse indietro”, canta il salmo 114 da più di trenta secoli!

Quella meravigliosa e miracolosa liberazione era solo il preannuncio e la prefigurazione dell’amore del Padre per gli uomini che ora qui, al Giordano, trova compimento: Gesù, il Figlio di Dio, prende su di sé il peccato degli uomini, che lo hanno riconosciuto e depositato nelle acque del fiume con l’aiuto di Giovanni.

Queste acque sono diventate nere, amare, acque di morte. Giovanni stesso è stupito: non comprende come mai egli debba fare col Figlio di Dio ciò che ha fatto con tutti i peccatori!

Ma ora il Figlio che si umilia come fosse un peccatore, lui innocente e santo, porta in quelle acque la luce e la grazia dello Spirito di Dio, che le muove col suo soffio e le prepara ad essere acque di Vita e di santità!

Lo Spirito scende su di Lui, come colomba che aleggia su queste acque come all’inizio della creazione. Quella colomba che allora non poteva ancora posarsi, ora rimane su Gesù, uomo veramente figlio di Dio: uomo che non partecipa alla ribellione di Adamo, uomo che tratta Dio sempre come suo Padre, con fiducia e con fiduciosa obbedienza, uomo che partecipa all’amore del Padre per tutti gli uomini, tutti peccatori, e li ama prendendo su di sé la responsabilità del loro peccato.

Questo è il mistero che fa stupire gli angeli, il mistero che rivela la grandezza della profezia del Mare e del Giordano, quando hanno lasciato passare sull’asciutto il Popolo d’Israele incamminato verso le Promesse del suo Dio.

Questo il mistero che fa ascoltare anche a me con attenzione la voce del Padre: “Tu sei il mio Figlio prediletto: in te mi sono compiaciuto.”

Ora rispondo: «Grazie, Padre: mi incammino verso di te, salvato e guidato dal tuo Figlio!»


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