Miracoli
?
Abbiamo alcune testimonianze conservate nella
memoria della gente di età più avanzata, ma anche narrate nei libri dei
nati e nell'anagrafe della Parrocchia. Nessuno dei fatti fu
dichiarato miracolo
ufficialmente dalla Chiesa.
L'ultimo fatto straordinario risale a cinque anni fa. Riguarda un bambino
già concepito, in attesa di venire al mondo. Stiamo raccogliendo testimonianze
da parte dei genitori e dei medici. Si tratta di una gravidanza totalmente
sconsigliata dai medici curanti sia a Trento che a Padova. Ma i genitori
supplicarono la
Madonna del Santuario di Dasindo di salvare il loro bambino e farlo nascere
sano. Nacque sanissimo, con grande sorpresa di tutti. Quest'anno (2004)
compie cinque anni.
Il giudizio lo lasciamo a Maria, madre di Gesù e nostra madre.
Ringraziamo chi ci legge.
d. Albino
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BREVE COMMENTO STORICO E RELIGIOSO
Nel contesto di una realtà millenaria della valle Giudicarie
Esteriori il Santuario della Madonna di S. Maria in Dasindo di Lomaso
merita di essere riscoperta con ricerche coordinate in modo più organico
e scientifico, ci limitiamo a contemplare un gioiello di storia, di arte,
ma soprattutto di Fede densa e profonda delle genti giudicariesi e del
Lomaso in particolare.
Per ora in forma sintetica presentiamo la chiesa di Dasindo quale santuario
della Madonna.
I documenti in nostro possesso finora sono estremamente scarsi:
Il primo dato di archivio risale al 3 aprile 1251. Si riferisce all'assemblea
della comunità del Lomaso sul sagrato di Dasindo davanti alla Chiesa di
S. Maria. (cfr.AL pg.564).
Nella prima metà del 1500 nella visita Pastorale del Vescovo diocesano
di Trento negli Atti Visitali del 1537 si parla della Chiesa di Dasindo,
dedicata a S. Maria Vergine, venerata come santuario mariano di tutte
le Giudicarie e valli vicine. Si conferma la grande devozione popolare
(vedi AV 1537, 1 pag.61).
Negli Atti Visitali del 1580 si rinnova la testimonianza della grande
devozione popolare (AV 1580 - 5 pag. 412); circondata peraltro anche da
fantasiose leggende e di pratiche superstiziose (vedi Archivio Decanale
del Lomaso - AD Registro dei morti)
Riguardo alla struttura del Santuario:
Secondo il ricercatore e studioso Beppino Agostini nel suo libro "Appunti
per la storia dell'antica Pieve del Lomaso" parla di una prima piccola
costruzione facendola risalire a cavallo del primo e secondo millennio
dell'era cristiana, cioè nel periodo post/carolingio col titolo di S.
Maria di Dasindo - Lomaso.
La trasformazione della piccola Chiesa è evidenziata dalla presenza a
20 cm dalla base dell'attuale pavimento del presbiterio parte della testa
di un santo con l'aureola dorata di fattura gotica che assicura che detta
chiesa era un metro o due più bassa. Non solo, ma sulla parete sud della
navata centrale vicino all'antica porta del campanile si notano ancora
oggi delle pitture appartenenti a una epoca anteriore al 1400. Solo verso
la fine di detto secolo c'è la presenza in valle dei pittori della famiglia
Baschenis di origine bergamasca dei quali troviamo nell'abside una serie
di affreschi che narrano la vita della Madonna dalla sua nascita alla
sua dormizione.
Nel 1500 per l'opera del noto architetto Filippi Gianmaria, nato a Dasindo
nel 1540, la chiesa ebbe il suo maggior sviluppo architettonico e artistico:
ristrutturazione totale con i due transetti laterali con le cupole, più
il prolungamento con la terza campata e la nuova facciata con il meraviglioso
portale rinascimentale di marmo come la contempliamo ancora oggi.
I restauri eseguiti negli ultimi dieci anni, essendo parroco della Parrocchia
di Vigo (a cui appartiene anche Dasindo seppure con personalità giuridica
propria) don Marco Alessandrini, assistito dalla fondamentale collaborazione
tecnica professionale e direzionale dello "Studio 3" di Ponte
Arche, aprirono orizzonti nuovi sulla storia, l'arte e soprattutto sulla
Fede e devozione mariana della nostra gente. Così,per quanto riguarda
la scoperta coi rispettivi restauri degli affreschi da parte dell'impresa
Finadri di Mezzolombardo sempre sotto l'attenta sorveglianza dei Beni
Culturali della PAT e rispettivi contributi. Si deve poi all'intervento
della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che attinse dalla legge per
esigenze di culto e pastorali dell'8‰ 2003, la copertura del debito rimanente.
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"La Madonna e i bambini:
a Dasindo l'immagine di Maria Vergine collocata in apposita nicchia dell'altare
maggiore, dai tempi antichi gode fama di taumaturga…" così il rev.do
don Davide Gregori, emerito arciprete del Lomaso scrive su Studi Trentini
(vol, IX Anno XIV). L'Immagine della Madonna è anteriore all'altare ligneo(1675)
deve tornare indietro nel tempo verso la fine del 1400 per datare la bellissima
immagine che a noi piace col titolo: Santa Maria della Gloria ?
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Il santuario in onore
della Beata Vergine Maria:
A riguardo alla devozione alla Madonna si deve ricercare le radici nel tempo
post- Carolingio come scrive Beppino Agostini, quando nella Chiesa occidentale
cominciò a diffondersi sia a livello teologico che popolare la devozione
sia dell'Annunciazione a Maria Vergine, sia di Maria come Madre di Dio,
che venne onorata anche col titolo di Santa Maria della Gloria (come l'antica
immagine nella nicchia dell'altare maggiore sembra confermare)
Nella storia della secolare devozione alla Madonna della nostra gente le
feste celebrate con maggior partecipazione di popolo furono il 25
marzo per l'Annunciazione (famosa per i pellegrinaggi delle 1000
Ave Marie in difesa dei nascituri, ma anche per ridare la vita e la salute
ai bambini appena dati alla luce) e il 15 agosto
festa dell'Assunta. Poi lentamente si lasciò perdere la festa dell'Annunciazione
e rimase solo l'Assunzione. Perché…? Può darsi che la causa sia dovuta al
fatto che l'Annunciazione non è più festa di precetto. |