Decanato di Lomaso
Missione al popolo
10 - 21 novembre 2004

Miracoli ?
Abbiamo alcune testimonianze conservate nella memoria della gente di età più avanzata, ma anche narrate nei libri dei nati e nell'anagrafe della Parrocchia. Nessuno dei fatti fu dichiarato miracolo ufficialmente dalla Chiesa.
L'ultimo fatto straordinario risale a cinque anni fa. Riguarda un bambino già concepito, in attesa di venire al mondo. Stiamo raccogliendo testimonianze da parte dei genitori e dei medici. Si tratta di una gravidanza totalmente sconsigliata dai medici curanti sia a Trento che a Padova. Ma i genitori
supplicarono la Madonna del Santuario di Dasindo di salvare il loro bambino e farlo nascere sano. Nacque sanissimo, con grande sorpresa di tutti. Quest'anno (2004) compie cinque anni.
Il giudizio lo lasciamo a Maria, madre di Gesù e nostra madre.
Ringraziamo chi ci legge.
d. Albino

BREVE COMMENTO STORICO E RELIGIOSO

Nel contesto di una realtà millenaria della valle Giudicarie Esteriori il Santuario della Madonna di S. Maria in Dasindo di Lomaso merita di essere riscoperta con ricerche coordinate in modo più organico e scientifico, ci limitiamo a contemplare un gioiello di storia, di arte, ma soprattutto di Fede densa e profonda delle genti giudicariesi e del Lomaso in particolare.
Per ora in forma sintetica presentiamo la chiesa di Dasindo quale santuario della Madonna.
I documenti in nostro possesso finora sono estremamente scarsi:
Il primo dato di archivio risale al 3 aprile 1251. Si riferisce all'assemblea della comunità del Lomaso sul sagrato di Dasindo davanti alla Chiesa di S. Maria. (cfr.AL pg.564).
Nella prima metà del 1500 nella visita Pastorale del Vescovo diocesano di Trento negli Atti Visitali del 1537 si parla della Chiesa di Dasindo, dedicata a S. Maria Vergine, venerata come santuario mariano di tutte le Giudicarie e valli vicine. Si conferma la grande devozione popolare (vedi AV 1537, 1 pag.61).
Negli Atti Visitali del 1580 si rinnova la testimonianza della grande devozione popolare (AV 1580 - 5 pag. 412); circondata peraltro anche da fantasiose leggende e di pratiche superstiziose (vedi Archivio Decanale del Lomaso - AD Registro dei morti)

Riguardo alla struttura del Santuario:
Secondo il ricercatore e studioso Beppino Agostini nel suo libro "Appunti per la storia dell'antica Pieve del Lomaso" parla di una prima piccola costruzione facendola risalire a cavallo del primo e secondo millennio dell'era cristiana, cioè nel periodo post/carolingio col titolo di S. Maria di Dasindo - Lomaso.
La trasformazione della piccola Chiesa è evidenziata dalla presenza a 20 cm dalla base dell'attuale pavimento del presbiterio parte della testa di un santo con l'aureola dorata di fattura gotica che assicura che detta chiesa era un metro o due più bassa. Non solo, ma sulla parete sud della navata centrale vicino all'antica porta del campanile si notano ancora oggi delle pitture appartenenti a una epoca anteriore al 1400. Solo verso la fine di detto secolo c'è la presenza in valle dei pittori della famiglia Baschenis di origine bergamasca dei quali troviamo nell'abside una serie di affreschi che narrano la vita della Madonna dalla sua nascita alla sua dormizione.
Nel 1500 per l'opera del noto architetto Filippi Gianmaria, nato a Dasindo nel 1540, la chiesa ebbe il suo maggior sviluppo architettonico e artistico: ristrutturazione totale con i due transetti laterali con le cupole, più il prolungamento con la terza campata e la nuova facciata con il meraviglioso portale rinascimentale di marmo come la contempliamo ancora oggi.
I restauri eseguiti negli ultimi dieci anni, essendo parroco della Parrocchia di Vigo (a cui appartiene anche Dasindo seppure con personalità giuridica propria) don Marco Alessandrini, assistito dalla fondamentale collaborazione tecnica professionale e direzionale dello "Studio 3" di Ponte Arche, aprirono orizzonti nuovi sulla storia, l'arte e soprattutto sulla Fede e devozione mariana della nostra gente. Così,per quanto riguarda la scoperta coi rispettivi restauri degli affreschi da parte dell'impresa Finadri di Mezzolombardo sempre sotto l'attenta sorveglianza dei Beni Culturali della PAT e rispettivi contributi. Si deve poi all'intervento della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che attinse dalla legge per esigenze di culto e pastorali dell'8‰ 2003, la copertura del debito rimanente.

"La Madonna e i bambini:
a Dasindo l'immagine di Maria Vergine collocata in apposita nicchia dell'altare maggiore, dai tempi antichi gode fama di taumaturga…" così il rev.do don Davide Gregori, emerito arciprete del Lomaso scrive su Studi Trentini (vol, IX Anno XIV). L'Immagine della Madonna è anteriore all'altare ligneo(1675) deve tornare indietro nel tempo verso la fine del 1400 per datare la bellissima immagine che a noi piace col titolo: Santa Maria della Gloria ?
Il santuario in onore della Beata Vergine Maria:
A riguardo alla devozione alla Madonna si deve ricercare le radici nel tempo post- Carolingio come scrive Beppino Agostini, quando nella Chiesa occidentale cominciò a diffondersi sia a livello teologico che popolare la devozione sia dell'Annunciazione a Maria Vergine, sia di Maria come Madre di Dio, che venne onorata anche col titolo di Santa Maria della Gloria (come l'antica immagine nella nicchia dell'altare maggiore sembra confermare)
Nella storia della secolare devozione alla Madonna della nostra gente le feste celebrate con maggior partecipazione di popolo furono il 25 marzo per l'Annunciazione (famosa per i pellegrinaggi delle 1000 Ave Marie in difesa dei nascituri, ma anche per ridare la vita e la salute ai bambini appena dati alla luce) e il 15 agosto festa dell'Assunta. Poi lentamente si lasciò perdere la festa dell'Annunciazione e rimase solo l'Assunzione. Perché…? Può darsi che la causa sia dovuta al fatto che l'Annunciazione non è più festa di precetto.

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