01/11/2005 - SOLENNITÀ DI TUTTI
I SANTI
Prima lettura Apocalisse 7,2-4.9-14 dal Salmo 23/24
Seconda lettura 1Giovanni 3,1-3 Vangelo Matteo 5,1-12a
Nei vari giorni dell'anno ricordiamo molti fratelli di cui abbiamo ammirato
fede e amore, che hanno avuto approvazione da Dio stesso tramite segni e prodigi,
che sono stati fari luminosi per tutto il popolo di Dio! Ma quanti altri sono
stati meno appariscenti, e quindi il loro nome rimane sconosciuto, quanti hanno
vissuto una vita piena dell'amore di Dio pur rimanendo nascosti nelle nostre
case e nei nostri paesi! Oggi la nostra festa vuole essere un grazie a Dio per
la loro vita. Ognuno di noi ha conosciuto qualcuno che è stato per lui
un dono: forse un parente o amico, o un vicino di casa di cui solo noi abbiamo
conosciuto aspetti della vita somigliante a quella del Figlio di Dio.
Diciamo il nostro grazie al Padre e gli offriamo il sacrificio di Gesù,
autore e perfezionatore della fede di tutti i santi! La loro esperienza terrena
ci aiuta a comprendere le parole del Signore e i suoi insegnamenti, e realizza
la presenza del mistero della sua morte e risurrezione in tutti i luoghi e in
tutti i tempi. Per questo è sempre utile per noi la conoscenza della
vita di coloro che la Chiesa riconosce come santi e propone alla nostra venerazione.
Dalla lettura della loro esperienza di fede e di amore ricaviamo luce e incoraggiamento
a vivere come testimoni di Gesù. Dalla loro vita impariamo il santo vangelo,
riceviamo coraggio a viverlo, e ci viene donata gioia serena al sapere che abbiamo
dei fratelli di cui Dio può compiacersi!
Come faremmo a leggere le beatitudini se non ci fosse chi le ha vissute? Certamente
quelle parole anzitutto le ha vissute Gesù stesso, ma anche tutti i suoi
le hanno importate nella vita dell'uomo, e in quella del nostro popolo, e in
quella del nostro tempo! "Beati i poveri in spirito, beati i miti, beati
i puri di cuore, beati i misericordiosi
"!
Quanta gioia vede Gesù spargersi sul mondo grazie ai suoi discepoli!
Sono essi i poveri in spirito, perché non cercano le ricchezze terrene
avendo il cuore già colmo di vita per la fede in lui!
Sono essi i puri di cuore, perché non hanno nessun altro desiderio e
ambizione che continuare a seguire Gesù: essi hanno la certezza dell'amore
del Padre come e più che se lo vedessero con i loro occhi!
Sono essi gli afflitti, sofferenti al vedere in che stato si trovano gli uomini,
addolorati perché il loro Signore è sempre rifiutato, ma consolati
dalla sua presenza nei loro cuori.
Sono essi i misericordiosi, che portano nel loro cuore e nelle loro mani l'amore
paterno e materno di Dio per tutti gli oppressi e i prigionieri del male: essi
possono essere certi del perdono dei loro peccati!
Sono essi i perseguitati perché compiono la giusta volontà del
Padre seguendo Gesù: nemmeno chi toglie loro la libertà e la vita
può togliere dal loro cuore la gioia!
Sono essi gli operatori di pace, che portano amore dove c'è odio, portano
perdono dove c'è offesa, portano la luce del loro Maestro dove ci sono
solo tenebre: tutti li chiamano figli di Dio, ma soprattutto il Padre li tratta
come suoi amati figlioli!
Sono essi i miti che non si impongono, sempre disponibili a dare aiuto senza
farsi notare: ad essi non manca mai nulla, poiché possiedono la terra
intera possedendo il cuore di Gesù stesso, mite e umile!
Essi sono una moltitudine immensa che sta in piedi davanti al trono e davanti
all'Agnello. La moltitudine dei credenti non è solo quella del passato,
ma quella che oggi vive e soffre e gioisce lodando Dio per la salvezza operata
da Gesù! Noi ci uniamo a tutti coloro che contemplano l'amore di Dio,
gli sono riconoscenti e desiderano manifestarlo con la propria vita. In vista
di questo dono e di questa fatica ci prepariamo purificando il nostro cuore
con il sapone e l'acqua della Parola e dei Sacramenti della fede. Prendiamo
coraggio dall'esempio e dalle lotte e dalle vittorie dei santi per rimanere
uniti tra noi, obbedienti ai nostri pastori, fermi nell'ascolto della Parola,
assidui alla frequenza ai santi Sacramenti: siamo malati bisognosi del Medico,
siamo affamati cui è necessario ogni giorno il Pane, siamo assetati che
muoiono se non hanno l'Acqua che disseta e dà vita!
O Padre, fa' che raggiungiamo anche noi la pienezza del tuo amore, per passare
da questa mensa eucaristica, che ci sostiene nel pellegrinaggio terreno, al
festoso banchetto del cielo.