08/05/2005 - ASCENSIONE DEL SIGNORE - A
Prima lettura Atti 1,1-11 dal Salmo 46/47
Seconda lettura Efesini 1,17-23 Vangelo Matteo 28,16-20

Terminata la presentazione delle offerte il celebrante si rivolge all'assemblea e la invita a pregare perché al Padre sia gradita la nostra presentazione del sacrificio di Gesù! È una preghiera dettata dall'umiltà. Certamente il sacrificio di Gesù è sempre accetto a Dio, casomai il nostro modo di viverlo è inadeguato. Egli non guarderà alla nostra povertà, bensì alla pienezza d'amore del Figlio suo! L'assemblea risponde, consapevole che tutta la Chiesa riceve beneficio dalla celebrazione, e che questa è una lode all'amore del Padre! Il sacerdote continua con una preghiera, detta "sui doni", prima di iniziare la preghiera eucaristica, momento culminante di tutta la celebrazione. Un dialogo tra il celebrante e l'assemblea introduce la proclamazione del Prefazio, il rendimento di grazie al Padre. Il dialogo inizia con la parola di benedizione che già abbiamo ricevuto all'inizio e prima del Vangelo: "Il Signore sia con voi!" e continua con l'invito a tenere in alto i cuori. Il cuore, cioè il centro della nostra volontà e dei nostri desideri, è già presso "le cose di lassù", già presso il Signore: le letture e le preghiere e i canti ci hanno aiutato a indirizzare la nostra attenzione a lui! Vedendo il Padre non possiamo che dire grazie, esprimendo riconoscenza per i preziosi e grandi misteri con cui egli arricchisce la nostra vita. "Rendiamo grazie al Signore nostro Dio!" "È veramente cosa buona e giusta!". Dopo questa introduzione viene proclamata o cantata la solenne preghiera di azione di grazie a Dio!
Oggi ringraziamo per il mistero dell'Ascensione di Gesù al cielo, mistero che completa la sua risurrezione! Possiamo contemplare il nostro Signore, il nostro amico e fratello Gesù, nella gloria divina, possiamo godere con lui della gioia più grande, completa e definitiva, e soprattutto possiamo affidarci alla sua autorità. Egli infatti "siede alla destra del Padre", come diciamo nella professione di fede facendo eco alle parole dell'apostolo nella seconda lettura. Tale espressione significa che egli ha ricevuto ogni autorità dal Padre, il quale quindi ci giudicherà in base alla nostra obbedienza alla Parola di Gesù e ci salverà perché abbiamo amato quel suo Figlio che ora sta per sempre presso di lui.
Il mistero di oggi è ancora un mistero di attesa: Gesù stesso, preparandosi alla sua elevazione, ha esortato i suoi a perseverare in preghiera nell'attesa dello "Spirito Santo che scenderà" su di loro donando la forza necessaria per essere suoi testimoni. E poi i due messaggeri presentatisi in bianche vesti annunciano il ritorno glorioso e gioioso dello stesso Signore Gesù, ritorno che dev'essere atteso perché con esso si compie la storia degli uomini! Noi continuiamo perciò a vivere in questa duplice attesa: dello Spirito e di Gesù! Questa attesa riempie, abbellisce e rende gradita al Padre la nostra preghiera: Vieni, Spirito Santo! Vieni, Signore Gesù!
Lo Spirito Santo ci fa attendere Gesù non in maniera egoistica, per avere dalla sua presenza vantaggi di consolazione o di guarigione, ma perché vogliamo donarci a lui, perché ci vogliamo offrire per l'avvento del suo regno, per la crescita della sua Chiesa, per la pace dei cuori e dei popoli.
L'ultima benedizione di Gesù agli apostoli prima di sparire dalla loro vista è stata infatti la consegna di un nuovo compito, che ha cambiato il significato e la destinazione della loro vita. "Andate dunque…": essi non vivono più per se stessi, vivono per diffondere la luce e la grazia del vangelo in tutto il mondo, vivono per coprire gli uomini con l'amore di quel Dio che per loro ha mandato Gesù a soffrire fino alla morte! Gli uomini infatti, fin che non incontrano Gesù, sono tristi e oppressi, soffrono sotto il potere del diavolo che li tiene schiacciati dalle paure, o dalle menzogne di coloro che cercano la propria gloria.
Attendo anch'io lo Spirito Santo, e chiedo al Padre che me lo conceda grazie al sacrificio di Gesù! Dallo Spirito Santo la mia vita sarà trasformata, sarà resa capace di testimonianza per colui che mi ha amato e ha dato se stesso per me! Lo Spirito Santo mi aiuterà ad attendere Gesù e a vivere quindi ogni momento sotto l'influsso della sua Parola vivificante!
Vieni, Spirito Santo! Vieni, Signore Gesù! In comunione con tutta la Chiesa, e nella semplicità della comunità in cui mi hai posto, potrò offrirmi per servirti ed essere strumento della tua gloria e della salvezza del mondo!
Oggi, festa della mamma, invochiamo lo Spirito Santo anche per le mamme; esse hanno collaborato con l'amore del Padre nel dare la vita: lo Spirito Santo aumenti la loro gioia col renderle capaci di rivelare e comunicare l'amore di Dio ai loro figli e a tutti i figli, come Maria a Gesù!

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