08/12/2007 - Immacolata Concezione
di Maria
Iª lettura Gn 3,9-15.20 dal Salmo 97 IIª lettura Ef 1,3-6.11-12 Vangelo
Lc 1,26-38
Oggi contempliamo Maria che ascolta la voce di Dio, che fa quanto non riuscì
a fare Eva, la donna che ci rappresenta tutti. Ci rappresenta perché siamo tutti
nella sua condizione, purtroppo. Quando udiamo una Parola di Dio, noi anzitutto
dubitiamo, pensando che la nostra intelligenza non ha bisogno di parole dall'esterno,
pensando che, se Dio ci ha dato un'intelligenza, possiamo adoperarla senza ascoltare
altri. Eva ha fatto proprio così. Ella ha dubitato della Parola di Dio, e, pensando
di essere più sapiente e capace, dette il suo assenso a chi le suggeriva parole
d'inganno.
Quante delusioni ci sarebbero risparmiate se ascoltassimo la Parola di Dio!
Se la festa di oggi servisse a farci comprendere che Dio vuole solo e sempre
il nostro bene, e che noi possiamo sempre aver fiducia in lui, Maria sarebbe
felice e si sentirebbe festeggiata davvero.
Colui che inganna gli uomini, il serpente, viene condannato, ma gli uomini che
lo ritengono degno di ascolto portano le conseguenze di questo grande errore.
Le conseguenze vengono ereditate da tutti i figli di Adamo, che soffrono pesantemente
l'irruzione della disobbedienza nella storia dell'umanità. Quanti peccati e
quante sofferenze a causa di questi peccati! Tutte le sofferenze morali e spirituali
e fisiche hanno avuto la loro origine nella disobbedienza, nel rifiuto dell'insegnamento
del Padre.
Come desideriamo perciò che ci sia data una Madre a dar inizio ad un mondo nuovo,
una Madre che non si discosti dall'obbedienza, che non dimentichi la Parola
che il Padre non cessa di far risuonare, una Madre che insegni ad ascoltare
Dio nell'intimo del cuore!
Maria ascolta l'angelo di Dio, chiede aiuto, e si rende disponibile. La Parola
deve prendere possesso di lei per realizzarsi attraverso di lei. L'angelo le
annuncia una cosa impossibile all'uomo, l'attuazione della profezia di Dio,
e lei non oppone rifiuto, ma chiede soltanto che cosa deve fare, in che modo
possa rendersi utile. "Eccomi, sono la serva del Signore, si compia in
me la sua parola"! Maria ha pronunciato una frase che cambia il mondo,
che lo trasforma da casa del peccato in tempio della grazia, da luogo dell'egoismo
a giardino dell'amore.
Veneriamo Maria oggi come il segno della benevolenza di Dio per noi peccatori,
come caparra della nostra salvezza, come certezza della gratuità dell'amore
di Dio. Se Maria non è stata toccata dal male, ciò è dono gratuito di Dio. Ed
è avvenuto per noi, che abbiamo bisogno di perdono e di nuova vita.
Venerando Maria veneriamo il mistero dell'amore di Dio, sempre disponibile per
noi. La veneriamo tutta pura, perché l'amore di Dio che si manifesta in lei
è completo, pieno. È la piena di grazia, perché Dio ha donato tutto a lei, tutta
la bellezza e la fedeltà del suo amore. Onorando Maria il nostro cuore ricupera
il giusto orientamento, si mette nella direzione più vera e sicura per convertirsi
al Padre!
Maria, madre in cui risplende l'umiltà, madre che rispecchi la fedeltà di Dio,
nella tua gioia ricordati di noi. In te la luce non trova ombre, in te noi contempliamo
la bellezza dell'amore del Padre e del suo disegno, che noi invece roviniamo:
portaci alla Salvezza, donaci il Salvatore!