16/03/2008 - Domenica delle Palme
- anno A
Iª lettura Is 50,4-7 dal Salmo 21 IIª lettura Fil 2,6-11 Vangelo Mt
26,14 - 27,66
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Sembra impossibile che una folla benedicente ed entusiasta, in pochi giorni
si trasformi in folla contraria o perlomeno indifferente. Se noi prendessimo
posizione di fronte a Gesù guardando le folle, saremo presto trascinati dalla
lode al biasimo, dall'accoglienza al rifiuto. Oggi, dopo aver agitato i rami
cantando e applaudendo a Gesù, assistiamo al rifiuto di lui da parte di persone
autorevoli sia politicamente che religiosamente. La parola che ascoltiamo però
ci vuol aiutare a prendere posizione con libertà.
Il profeta dichiara e descrive la situazione che Gesù sta vivendo, ma ce ne
svela anche il motivo profondo. Egli viene sì oltraggiato e rifiutato e messo
a morte, ma la causa di questo non sono i suoi, bensì i nostri delitti, le nostre
iniquità. Il frutto non è l'oblio per lui, ma la salvezza per noi.
E allora il nostro ascolto della passione, delle sofferenze, della morte e sepoltura
diventa un ascolto d'amore, di partecipazione, di offerta di noi stessi.
Ascolteremo con sofferenza quanto fanno gli uomini contro Gesù, e ci uniamo
al suo silenzio, alla sua pazienza e sopportazione per unirci a lui nel dire
al Padre: "Non la mia, ma la tua volontà sia fatta". E questa parola
la ripeteremo tutta la settimana, che deve essere "santa", una settimana
speciale, ricca di pensieri, parole e gesti d'amore a colui che gli uomini rifiutano:
noi lo accogliamo!