La solennità di oggi è una festa pasquale! La vittoria
di Gesù sulla morte porta frutto nell'umanità, cominciando
da quell'umanità che è stata più vicina a lui e a
lui si è immedesimata spiritualmente e fisicamente! Maria porta
grande somiglianza a Gesù, non solo per la sua maternità
fisica ricevuta come dono dal Padre, ma anche per la sua statura spirituale,
raggiunta con la propria fatica e le proprie quotidiane vittorie sulle
tensioni presenti nella carne a causa del peccato degli uomini e conseguente
debolezza.
Maria muore, ma le viene dato di partecipare alla vittoria di Gesù:
il suo corpo non resta nel sepolcro, come non è rimasto il corpo
di suo Figlio. Tutta la sua persona viene assunta da Dio nella gloria.
Qui sulla terra rimane il suo ricordo, e qui sulla terra ella a più
riprese ritorna come Madre a ravvivare la memoria del suo Figlio e a sollecitare
dagli uomini l'obbedienza a lui!
La parola donataci da meditare in questa festa inizia presentandoci la
figura della donna, che nel libro dell'Apocalisse rappresenta la Chiesa.
La Chiesa è la donna rivestita di splendore divino, eppure debole
e perseguitata da forze umanamente invincibili. Ella porge al mondo il
figlio, e fugge nel deserto, per mettersi nelle mani di Dio. Questa Chiesa
riconosce in Maria la propria immagine e il proprio modello: Maria infatti
ci ha donato il Figlio di Dio, lo ha accompagnato nel suo salire al Padre,
e poi è si è rifugiata nel nascondimento, dentro la Chiesa
perseguitata del suo Figlio.
Di Maria oggi udiamo l'elogio tessuto da Elisabetta, la parente che ha
goduto la sua compagnia per tre mesi: la proclama benedetta e la dichiara
beata per la sua fede, che sa superare le difficoltà poste dall'intelligenza
umana ai sapienti e misteriosi disegni di Dio.
Oggi di Maria udiamo anche il canto di gioia e di lode. La sua fede è
riempita di conoscenza e di amore di Dio. Ella lo conosce tramite le Scritture,
lo conosce misericordioso, delicato e attento ai poveri e agli umili,
lo conosce giusto, capace quindi di far tacere l'orgoglio dei potenti
e dei ricchi. Lo conosce fedele alle promesse, sempre presente nella vita
del suo popolo. Perciò ella gode al ricordo di Dio, esulta benedicendolo.
Pur sapendo di essere piccola, di essere serva, nascosta a tutti, ella
gode del suo Dio che la rende grande per la sua umiltà!
La Parola, offertaci da San Paolo, afferma che la vittoria di Gesù
non rimane ricca di frutti solo per lui, ma viene partecipata a tutti,
e a tutti con ordine. Noi, con i cristiani di tutti i tempi, non fatichiamo
a vedere la vergine Madre al primo posto subito dopo il Figlio! Perciò
oggi godiamo perchè la potenza di Dio ha vinto la morte della Madre,
come aveva vinto la morte del Figlio!
Godiamo, esultiamo e ravviviamo la nostra speranza: Dio ascolta le nostre
preghiere, perché la Madre che è presso di lui intercede
per noi! Dio ci ascolta perché amiamo la Madre che lui ha amato!
Dio riempie la nostra vita del suo amore, perché veneriamo colei
cui egli ha donato il Figlio per offrircelo, colei che è vissuta
esultando della sua santità!
Rallegriamoci tutti nel Signore,
in questa solennità della Vergine Maria;
della sua Assunzione gioiscono gli Angeli
e lodano il Figlio di Dio!
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