22/12
/2002 - Domenica 4ª del Tempo di Avvento - Anno B
Prima lettura |
dal Salmo |
Seconda lettura |
Vangelo |
2 Samuele 7, 1-5. 8-12. 14. 16 |
88 |
Romani 16, 25-27 |
Luca 1, 26-38 |
"Lo Spirito Santo scenderà su di te"! Con questa parola l’angelo risponde a Maria, preoccupata di dover fare chissà quali cose, perché si possano realizzare quelle che le sono state preannunciate! Chissà quale sollievo per la santa Vergine, giovane ragazza, ma ormai matura per mettere la propria vita a disposizione di Dio! Lo Spirito Santo! È lui che interviene nella vita degli uomini che si offrono a compiere la Parola del Padre! Lo Spirito Santo, in maniera per noi misteriosa, farà in modo che Maria abbia un Figlio, santo e … chiamato Figlio di Dio!
Maria avrà un Figlio che viene dall’alto, che non avrà origini da volontà e da capacità umane, e, pur nascendo da donna, sarà Figlio di Dio, porterà in sé la pienezza della divinità! Com’è difficile comprendere e facile fraintendere! Comprendiamo con gioia questo mistero sapendo che Dio è amore! Con questa consapevolezza non facciamo fatica a dare ad un uomo il titolo e l’onore e l’obbedienza che spettano a Dio! Maria accetta e si offre: "Avvenga di me quello che hai detto"! Così Maria ha cominciato ad attendere il Messia del suo popolo in modo del tutto nuovo. Prima lo attendeva pensando che sarebbe venuto da chissà dove, e che lei non lo avrebbe forse mai incontrato; lo immaginava come uno che si sarebbe solo indirettamente interessato di lei! Ora la sua attesa è completamente diversa: solo lei sa, solo lei è impegnata, soltanto lei è coinvolta!
L’attesa di Maria è silenziosa, e rende la sua gioia profonda e perfetta, una gioia che viene dalla coscienza d’essere in comunione con Dio, una gioia che dona la forza di superare ogni avversità!
Nell’imminenza della celebrazione natalizia la Liturgia ci pone davanti la figura della Vergine in attesa, e così ci aiuta a vivere la nostra attesa cercando di essere partecipi del suo amore!
Maria attende il Bambino, lo attende amandolo, e lo ama vivendo per lui e offrendosi a lui!
Noi ci poniamo in attesa non di una festa, ma del Bambino, in attesa di questa Vita che viene nel mondo, cupo e rumoroso, per illuminarlo e indurlo al silenzio. Anche dal nostro cuore sgorgherà la lode sgorgata dalla bocca dell’apostolo: "… a Dio che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli dei secoli. Amen."! Canteremo senza fine, come dice il salmo. L’alleanza promessa da Dio al suo popolo si realizza, il trono del re diventa stabile, perché il re che viene regna nell’amore e nella fedeltà! Grazie a lui potremo dire a Dio: Tu sei mio padre!
Dio ha dovuto attendere molti secoli, più di quanto attendiamo noi, per realizzare la sua promessa! Davide era vissuto molti secoli prima. Era pastore di greggi di pecore quando Dio ha posato su lui lo sguardo. Dio non ha visto in lui nessuna dignità particolare per sceglierlo, anzi, lo ha scelto perché era il più piccolo dei fratelli, cosicché non si potesse mai glorificare l’uomo, ma l'amore di Dio che lo ha scelto. Davide vorrebbe poi costruire un luogo d’abitazione stabile per Dio, un tempio! Questa è l’occasione che Dio coglie per farlo ragionare sulla propria piccolezza: egli sarebbe un nulla se Dio stesso non l’avesse chiamato. Lui invece, il Dio dei padri, renderà salda la sua casa assicurandogli una discendenza e rendendo stabile il suo regno. Pochi decenni dopo però quel regno si divide, e poi scompare del tutto. Dio è stato bugiardo? Possiamo dubitare di lui?
Ecco di nuovo le stesse promesse ricordate da Gabriele a Maria! Nascosta a Nazaret ella comincia a vivere per quel re che viene e con quel "Figlio di Dio" che le è annunciato, senza sapere nulla più di quanto un angelo ha rivelato soltanto a lei. La sua attesa è riempita con il dono di se stessa, del proprio tempo e delle proprie energie. Lo Spirito Santo comincia a possederla per farne un dono, e lei sarà un dono di Dio per il Figlio, e continua ad essere un dono di Dio per noi!
Mi unisco a lei per attendere anch’io, o meglio per donare la mia vita a suo Figlio e mettermi a sua disposizione, in modo che nel suo Regno, quando lui verrà, ci sia già qualcuno che lo serve! E non importa se solo io lo so, se soltanto io sono impegnato e coinvolto!