01/01/2003 –
Maria Ss.ma Madre di
Dio - Ottava di Natale -
Anno B
Prima
lettura |
dal
Salmo |
Seconda
lettura |
Vangelo |
Numeri
6, 22-27 |
66 |
Galati
4, 4-7 |
Luca
2, 16-21 |
In questa occasione egli riceve pure il nome. Maria e Giuseppe sanno già quale nome gli appartiene: tutt’e due hanno avuto una rivelazione dall’angelo e perciò lo chiamano «Gesù», «Dio salva», «salvezza di Dio»! Dio porta a compimento le promesse, che sono promesse di misericordia e di pace: questo bambino realizzerà i disegni di Dio!
Maria, che conosce dalle parole dell’angelo i progetti di Dio per il suo bambino, contempla in silenzio. Suo figlio è come tutti i bambini del popolo, povero, piccolo, bisognoso di cure e attenzioni, di nutrimento e di affetto: come può essere colui che “regnerà in eterno”? Ella in silenzio medita, ripete nel suo cuore le parole che ha udito, le mette in relazione con quanto avviene attorno a sé: la visita dei pastori stupiti e gioiosi è una grande modesta conferma che Dio è all’opera. Dio continua ad agire con il suo metodo preferito: ha cominciato nella nascosta cittadina di Nazaret, ha chiesto collaborazione ad una sconosciuta ragazza, e ora dà le sue conferme con i poveri e insignificanti pastori di pecore! Gesù sarà attento a questo modo di fare del Padre suo e lo ringrazierà per questo: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.».
Maria si trova quasi al centro dell’attenzione: è lei che tiene in braccio il Piccolo cercato dai pastori. È lei che lo presenta, è lei che lo offre alla vista, è lei che si cura di lui. Tutti guardano lui, e anche noi sappiamo che lui è l’unico, il vero «Gesù», nostro salvatore. Oggi però non possiamo dimenticare lei, la madre silenziosa, non vogliamo dimenticare quelle braccia che portano e offrono alla nostra vista quel dolce peso, non vogliamo essere così ingrati da dimenticare quel cuore che ha vissuto ogni istante per lui. Oggi proclamiamo la grande verità: Maria è «Madre di Dio»! Sì, perché quel bimbo è l’incarnazione del grande amore di Dio, è Dio in carne ed ossa, il Figlio suo «nato da donna, nato sotto la legge» per fare anche di noi dei figli di Dio! Venerando Maria come Madre di Dio sappiamo di rafforzare la nostra fede nella divinità di Gesù, e quindi di rassodare la nostra obbedienza al Padre! Maria è ancora serva del Signore, per noi!
Questa festa coincide con l’inizio di un nuovo anno: lo vogliamo prendere come un dono dalle mani della Madre, così che possiamo promettere di viverlo offrendolo al Figlio suo. Ogni inizio deve vederci attenti a colui da cui procede ogni bene, sia per ringraziare, sia per renderci consapevoli che siamo di tutto solo amministratori, incaricati da Dio per il suo regno! Iniziamo il nuovo anno quindi rendendo grazie; lo iniziamo con l’umiltà della madre che sa di essere importante solo perché il Figlio suo è necessario agli uomini! Pure noi siamo e saremo importanti quando riusciremo a trasmettere qualche cosa di lui ai fratelli, e in tal modo faremo crescere la pace, cioè la comunione dell’amore che viene dall’alto!
Maria, madre di Gesù, ti ringraziamo per il tuo
silenzio che ci aiuta ad accogliere il Figlio che tu ci porgi. Continua a
pregare per noi, perché riusciamo anche noi ad offrirci l’un l’altro
l’amore per Gesù, che Dio ha mandato per la nostra pace!
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