DOMENICA di PASQUA - Anno C

I LETTURA

Salmo II Lettura Vangelo
 Atti 10,34.37-43  117 Colossesi 3, 1-4 oppure 1Corinzi 5, 6-8 Giovanni 20, 1-9 (sera Luca 24, 13-35)

La Veglia pasquale, vissuta con partecipazione e con gioia, ci ha fatto gustare il sapore della vita nuova. Non viviamo sottomessi agli “spiriti” del mondo, che segue Satana e lo accontenta, ma, illuminati dalla luce che viene dall’alto, camminiamo sicuri dietro a Gesù, pur nella notte che ci circonda con le sue ansie, dubbi, paure, errori. Gesù è lampada per tutti, sole vero, faro che orienta sempre e ovunque!

Così preparati ascoltiamo Pietro, che annuncia il significato degli eventi pasquali: Gesù è morto e risorto per continuare, attraverso la predicazione della Chiesa, a beneficare, risanare, perdonare e liberare quanti stanno sotto il potere del diavolo! Gesù continua ad essere l'unico giudice dei vivi e dei morti: egli è l'unico che ha la parola definitiva e imparziale. Il suo giudizio poi è sempre giudizio di salvezza per chi crede in lui. Chi crede in lui si ritrova senza peccato, si ritrova cioè in comunione con il Padre!

San Paolo aggiunge che la verità della Risurrezione di Gesù diventa impegno: impegno a “cercare le cose di lassù”, a non lasciarci invischiare di nuovo dalle cose terrene che ingannano, che sono quelle che hanno portato alla morte il nostro Signore e Salvatore. Cercare le cose di lassù è liberazione e festa, è trovare leggerezza e pace, è riversare in questo mondo, spesso vuoto e senza senso, delle novità di vita, gioie interiori, speranze fondate sulle promesse e sulla fedeltà di Dio!

Nella lettura evangelica Giovanni ci guida in una corsa d'amore e di fede. Con l'apostolo corriamo a cercare i segni della risurrezione di Gesù per essere forti e decisi nel credere! I segni possono essere sì piccoli, concreti, alla nostra portata, ma pure evidenti e condivisi dagli altri credenti. Su di una fede sicura e senza tentennamenti, basata non sul nostro sentire, ma sulla testimonianza degli apostoli che hanno visto, potremo fondare una vita nuova, una vita che cerca la gloria di Dio amando i fratelli!

Il canto degli angeli “Gloria a Dio e Pace in terra agli uomini” si realizza oggi. Oggi la vera fede nell’opera di Dio che risuscita Gesù dai morti avvicina al Padre l’uomo, che è così perdonato. E col perdono gli uomini godono la vera pace, e la pace nel cuore degli uomini è gioia e gloria di Dio Padre! La nostra vita, liberata dal peccato – causa della tristezza del mondo -, può ormai cantare: ALLELUIA!

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