DOMENICA 5ª di Quaresima - Anno C | |||
I LETTURA |
Salmo | II Lettura | Vangelo |
Isaia 43, 16-21 | 125 | Filippesi 3, 8-14 | Giovanni 8,1-11 |
Attraverso il profeta Isaia il Signore Dio ci invita a dimenticare il passato, perché egli intraprende una nuova via, crea una novità tale da essere glorificato per questa da tutte le creature, persino dagli animali, oltre che naturalmente dal suo popolo! Quale sarà questa novità?
La scopriamo leggendo la seconda lettura: è la persona di Gesù! San Paolo ci meraviglia con la sicurezza e le immagini usate per descriverci il rapporto che egli ha acquisito col suo Signore! Egli considera tutto ciò di cui noi ci vantiamo, compresi i cosiddetti meriti religiosi, come immondizia. Ha scoperto la bellezza e la preziosità della conoscenza di Gesù Cristo, della fiducia che si può porre in lui, del poter partecipare alle sue sofferenze e quindi anche alla sua gloria! “Anch’io sono stato conquistato da Gesù Cristo” afferma! E perciò vede la propria vita come uno sforzo, una corsa verso il raggiungimento delle promesse del Signore. Ci si può dimenticare benissimo di tutto il passato, perché Gesù è una novità così completa che fa svalutare tutto il resto!
Un aspetto di tale novità si fa evidente nel brano del vangelo.
Normalmente il peccatore deve pagare. Chi sbaglia deve essere castigato, e se lo sbaglio è grave, il colpevole deve morire! Nessuno pone in dubbio questa “giustizia” umana! Ecco che alcune persone qualificate stanno conducendo una donna colpevole ad essere “giustiziata”: ritengono sia un loro dovere. Passano vicino a Gesù, e vogliono far pronunciare anche a lui la condanna. Gesù, che si trova nel tempio – la casa del Padre - ha gli occhi aperti: egli non vede solo il peccato della donna colpevole, egli vede anche quello, nascosto, degli altri, anche quello di coloro che si ritengono ufficialmente “giusti”. A lui non sfugge nulla; egli non vorrebbe perciò condannare nessuno, perché nessuno risulterebbe innocente! Rifiuta quindi di osservare, si china e scrive per terra, scrive là dove la scrittura non rimane, dove viene cancellata subito. Così Dio potrebbe cancellare i nostri peccati, se ci rivolgessimo a lui! E siccome gli altri insistono e vogliono una sua parola, egli dice l’unica parola vera, quella che egli ha trovato nel cuore misericordioso del Padre: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
La sua parola è quindi misericordia per il peccatore e accusa per chiunque si presuma in diritto di uccidere, di eliminare un uomo. Ogni uomo è sempre portatore dell’immagine di Dio, e sarebbe quindi una grave offesa fatta a Dio toglierlo di mezzo. Per il colpevole non si deve cercare il castigo, ma anzitutto la conversione e la misericordia.
Devo cercare nel cuore compassionevole del Padre il rimedio per il colpevole, un rimedio che si applicherà poi anche a me!
Ecco la novità che Dio ci ha preparato! È una novità
davvero grande: gli uomini non saranno più nemici gli uni degli altri, ma
saranno tutti uniti nel combattere l’unico nemico, colui che spinge al
peccato, alla ribellione, alla violenza e alla morte: il diavolo. Saremo uniti a
Gesù, l’unico che vince, che sa ricuperarci anche quando siamo già stati
feriti e forse azzannati da colui che vuole la nostra rovina!
Gesù, tu vedi anche il mio peccato. Tu non mi condanni, ma attendi di fissarmi negli occhi perché io veda il tuo amore e ne sia conquistato. Vuoi che io consegni a te, per dimenticarlo, il male del mio passato e cominci a correre verso la mèta: riceverò il premio che il Padre darà a tutti quelli che ti avranno ascoltato e amato!