TEMPO ORDINARIO - Anno C
DOMENICA Vª

I LETTURA

Salmo II Lettura Vangelo
Isaia 6, 1-2. 3-8 dal Salmo 137  1Corinzi 15, 1-11

  Luca 5, 1-11

Le letture di questa domenica annunciano un particolare amore di Dio. Egli vuole salvare il popolo peccatore, vuole estrarre dal mare (pescare!) della miseria umana gli uomini. Per questo chiama delle persone. Non trova nessuno già santo! Deve chiamare peccatori, che non possono contare su di sé nell’esercizio del loro compito, ma solo sulla grazia che vien loro donata! Anzitutto si sottoporranno ad una purificazione che li rende adatti a rappresentare Dio, il Dio che ama gli uomini! Essi dovranno poi rimanere fedeli alla missione ricevuta, trasmettere le parole che vengono loro affidate senza cambiarle, nonostante incontrino inimicizia! 

Anzitutto Isaia: egli incontra, o meglio, vede la gloria di Dio e ode la sua lode cantata dagli angeli!

Paolo pure vede il Signore: “apparve anche a me”!

Pietro incontra Gesù sulla propria barca e gli presta due piccoli servizi: scosta la barca da terra e poi gli ubbidisce pescando nonostante l'animo pieno di delusione per la notte trascorsa faticando inutilmente! 

Incontrato così il Signore nella sua bellezza e nel suo amore, l’uomo riconosce la propria indegnità e incapacità:

Isaia: un uomo dalle labbra impure io sono…

Paolo: non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa…

Pietro: allontanati da me, che sono un peccatore! 

Raggiunta l’umiltà e la consapevolezza della propria piccolezza e indegnità, l’uomo è pronto a compiti divini!

Isaia, a pronunciare la Parola di Dio!

Paolo a trasmettere il Vangelo della morte e resurrezione di Gesù!

Pietro a «pescare» (il termine greco intende “tirar fuori dai guai”) gli uomini dal mare del mondo in cui si perdono! 

Il modo di fare di Dio ci porta ad amare non solo la sua Parola, ma anche gli uomini che ce la offrono. Essi sono preparati da lui. Non ci lasceremo scandalizzare dal loro peccato, ma staremo attenti a colui che li ha chiamati, e al quale essi ubbidiscono con la prontezza di Isaia (Eccomi, manda me!), con la fatica di Paolo (ho faticato più di tutti loro), con l’ubbidienza di Pietro (sulla tua Parola getterò le reti).

Le letture di oggi ci preparano ad ascoltare la Parola di Dio, ad accoglierla senza pregiudizi, e a renderci disponibili ad annunciarla, qualora ne fossimo incaricati!

 

Grazie, Padre nostro, per i tuoi servitori! Grazie per la grazia di cui li hai rivestiti e li rivesti! Grazie di averci fatto incontrare tuo Figlio Gesù attraverso la fatica di uomini poveri e deboli come noi! Grazie che ti servi anche della nostra bocca e delle nostre braccia per continuare a riversare il tuo amore sul mondo!

torna indietro                 Pagina iniziale