01/11/2004 - Tutti i Santi
Prima lettura Apocalisse 7,2-4.9-14 dal Salmo 23
Seconda lettura 1Giovanni 3,13 Vangelo Matteo 5,1-12
La solennità di oggi ci fa partecipare alla gioia promessa a chi è fedele a
Gesù, a chi lo accoglie come inviato del Padre, a chi si unisce a lui vivendo
in spirito da figli tutta la vita! Le parole di Gesù sono vere e quindi le sue
promesse si realizzano: chi lo ama, chi lo aspetta, chi vive per lui fino alla
fine godrà la beatitudine eterna!
Chi sta unito a Gesù viene chiamato figlio di Dio, di quel Dio che è amore e
misericordia, e con lui gode la vera pace e la vita che non conosce tramonto!
Chi sta unito a Gesù partecipa di tutta la bellezza e grandezza del suo amore,
e perciò anche della sua passione e del suo sacrificio.
Le letture di oggi ci immergono nella contemplazione della vita e della gloria
dei nostri fratelli vissuti uniti a Gesù. Di essi vediamo ciò che lo sguardo
superficiale non vede. Cerchiamo di vedere il loro intimo, i segreti del loro
cuore. Essi ci hanno presentato le beatitudini pronunciate da Gesù sul monte,
ce le hanno presentate con i loro sacrifici, con la loro accettazione gioiosa
della volontà del Padre, con la loro apertura a tutti i fratelli e a tutti gli
uomini, con il loro impegno per la diffusione del vangelo, con l'offerta delle
loro sofferenze, sia quelle causate dalla malattia, sia quelle provenienti dal
peccato degli uomini e dal loro rifiuto della fede in Dio. Moltissimi di loro
hanno portato l'adesione a Gesù dentro una morte violenta, giunta a loro dalla
mano di uomini, amati, ma incapaci di amare e di accogliere l'amore del Padre.
Tra essi i martiri di tutti i secoli, da Stefano a quei nostri fratelli che
sono stati uccisi di recente solo perché portatori del nome cristiano. Essi
sono la moltitudine immensa che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza,
popolo e lingua, … avvolti in vesti candide, in piedi davanti al trono e davanti
all'Agnello!
Tutti i santi, tutti i santificati: al loro numero appartengono anche molti
nostri genitori, nonni, molti nostri antenati che hanno formato e trasmesso,
con la loro fatica e con la pazienza della loro fedeltà, una cultura dell'amore
e della generosità di cui noi beneficiamo tuttora.
Oggi noi godiamo per la loro santità. E godendone ci ripromettiamo di essere
i continuatori della loro fatica. La santità ci viene donata da Dio, perché
è soltanto sua: noi offriamo tutto il nostro essere per contenerla e conservarla
e portarne il frutto.
Ciò che saremo non è stato ancora rivelato: viviamo nell'attesa della piena
manifestazione del Signore, che sarà il giorno della nostra gioia. Non ci lasciamo
travolgere quindi dal pensiero del mondo, ma ci lasciamo coinvolgere dalla parola
di Dio, da quella parola che oggi Gesù ci fa gustare in modo davvero attraente:
beati i poveri in spirito, beati gli afflitti, beati i miti, beati i puri di
cuore, beati i misericordiosi, beati gli affamati e assetati di giustizia, beati
gli operatori di pace!
Grazie, Signore Gesù! Grazie per la tua santità che contempliamo vissuta da
molti fratelli, grazie per quella santità che concedi a noi di offrire allo
sguardo attonito e confuso del mondo!
Il papa quest'anno ci esorta a rivolgere la nostra attenzione all'Eucaristia,
per nutrircene più frequentemente, per riporla al centro del nostro interesse,
della nostra vita, perché non può esserci cammino verso la santità senza quel
pane che ci dà la forza di camminare!
Tu nutri la "nostra" santità con il tuo Pane, tuo Corpo dato per noi.
Esso ci tiene in comunione con te e con tutti i tuoi santi di tutti i tempi,
perché tutti hanno ricevuto forza e gioia, vita e grazia, bontà e umiltà dal
nutrirsi con il Pane spezzato, il pane eucaristico!
L'amore dei santi a Gesù, la loro obbedienza alla sua Parola, la loro attenzione
ai piccoli e ai poveri sostiene anche noi. Ringraziamo il Padre per averceli
dati come amici e compagni di viaggio!