15/08/2010 - Assunzione della B.V. Maria
1ª lettura Ap 11,19a;12,1-6a.10ab dal Salmo 44 2ª lettura 1Cor 15,20-26 Vangelo Lc 1,39-56
"Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l'arca della
sua alleanza". Oggi queste parole ci introducono ad accogliere la rivelazione
che Dio vuole farci. Il "tempio che è nel cielo" è quello definitivo,
non solo segno o profezia come il tempio di Gerusalemme. È il tempio dove Dio stesso
abita, dov'egli è presente in persona e non solo con un simbolo. Ora questo tempio
è aperto: da quando Gesù ha consegnato lo Spirito sulla croce, l'ingresso non è
più riservato soltanto ai sacerdoti figli di Aronne, ma tutti vi possono entrare.
Tutti possono vedere "l'Arca della sua alleanza" ed essere così sicuri
dell'amore di Dio per il popolo e per ogni uomo che è nel mondo. L'arca dell'alleanza
ora non è più soltanto una cassa di legno dorato contenente alcuni ricordi degli
interventi di Dio a favore del suo popolo, ma è "una donna vestita di sole",
che porta in sè la presenza stessa del Dio fatto uomo, "un figlio maschio,
destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro".
La Chiesa contempla in questa donna la vergine Maria, la madre del Signore. Già
Elisabetta l'aveva salutata con le parole con cui Davide aveva accolto nella sua
città l'Arca dell'alleanza: "A che cosa devo che la madre del mio Signore venga
a me?". E per noi non è difficile amarla proprio come colei che ci presenta
e ci dona non solo i segni dell'amore di Dio, ma Dio stesso: il Figlio che ella
partorisce e difende dal drago rosso, affascinante e terribile allo stesso tempo,
è la pienezza dell'amore misericordioso di Dio per noi e per tutta l'umanità. Tutto
il nostro amore e tutta la nostra obbedienza va proprio a lui, a Gesù, ma non possiamo
non coltivare e manifestare riconoscenza a colei che ce lo ha donato e che lo ha
amato per prima. Da lei noi riceviamo esempio, da lei riceviamo incoraggiamento
ad avvicinarci a lui.
Quando guardiamo Maria vediamo una madre, madre tenera e attenta. La veneriamo e
la guardiamo come nostra madre: lo è perché è stata madre di lui. Vedendo Maria
vediamo quali passi mancano ancora nel nostro seguire Gesù. Lei ci incoraggia con
il suo sorriso, ma proprio come una vera madre, è capace anche di dirci: "Non
mi piace quello che fai"; così racconta infatti un santo della Chiesa russa,
che da giovane cercava il proprio piacere dalle ragazze e faceva il borioso con
i suoi coetanei.
A Maria preme che nel nostro cuore rimanga la porta sempre aperta per il suo Figlio,
che i nostri orecchi siano attenti alla sua Parola, che la nostra memoria non dimentichi
i suoi insegnamenti, che la nostra volontà sia decisa a fare la sua. Maria non è
colei che dice a tutti "bene", "bravo", "continua così".
Non cercate Maria perché benedica tutto quello che fate: se quello che fate non
può essere benedetto dal Signore, lei non lo benedice. Lei benedice sempre le nostre
persone, ma perché continuiamo il nostro cammino di conversione a Gesù. È lui la
fontana della gioia.
Egli ha cominciato fin dal suo grembo a diffondere gioia: il figlio di Elisabetta
ha esultato nell'incontrarlo, benché nascosto nel grembo. Nel suo canto di lode
infatti ella sa cantare le grandi opere di Dio, che giudicano l'operato degli uomini:
i superbi, i potenti e i ricchi cederanno il passo agli umili, ai piccoli, agli
affamati. Questa è l'opera della misericordia di Dio, misericordia che copre tutte
le generazioni della storia. Dio vuole difendere ricchi e potenti da quel nemico
che li rende oppressori dei piccoli, la superbia, caratteristica di Satana. Maria
conosce l'umiltà, per questo vede con chiarezza la volontà di Dio, la ama e ci aiuta
ad amarla e a cercarla.
Oggi veneriamo Maria ss.ma nella gloria di Dio. Ella è una di noi, ma avendo accolto
la Parola del Padre e avendola vissuta, risplende di tutto quell'amore che Dio riversa
e vuol riversare sull'umanità. Godiamo con lei e per lei, e, godendo della sua obbedienza,
continuiamo ad ascoltare i suoi intimi suggerimenti di madre preoccupata per la
nostra salvezza eterna.
Dio onnipotente ed eterno, che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo e anima
l'immacolata Vergine Maria, madre di Cristo tuo Figlio, fa' che viviamo in questo
mondo costantemente rivolti ai beni eterni, per condividere la sua stessa gloria.