Avete scelto due letture semplici, ricche e programmatiche.
La prima dichiara beato quel marito che ha una moglie virtuosa, silenziosa,
educata, pudica, modesta. Ella viene addirittura paragonata al sole che
risplende sulle cime dei monti!
Sembra strano al giorno d'oggi scegliere di ascoltare una pagina come
questa. Da quando si è diffusa la mentalità dei gruppi detti "femministi",
lodare una sposa perché rallegra il marito potrebbe sembrare anacronistico.
Io vi ringrazio di aver scelto questa lettura: ci aiuta a vedere la famiglia
con occhi semplici, col desiderio che in essa ci sia davvero rispetto
e ammirazione reciproca. Se il marito è contento e soddisfatto per la
gentilezza e la virtù di sua moglie, anch'ella ne guadagna in serenità
e pace!
E perciò io ti confermo N°. nel continuare a pensare e guardare la tua
sposa per rallegrarti delle sue ricchezze spirituali. E tu Nª. continua
a voler dar gioia al tuo sposo, a vivere protesa verso di lui. La vostra
unità crescerà, si approfondirà, sarà benedetta.
E la vostra unità diventa sacramento, cioè strumento dell'amore di Dio.
Il brano evangelico che avete proposto alla nostra attenzione dice proprio
così: "Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo
a loro." La vostra unità, - attenzione!, - non semplicemente la vostra
unità, ma "la vostra unità nel nome di Gesù" è il luogo che
egli ha scelto per essere presente nel mondo. Quando voi sarete uniti
per amore del Signore non siete in due, ma in tre!
La vostra unità avrà non la garanzia umana, bensì quella divina!
Gesù fa quest'affermazione dopo aver raccomandato la comunione nella preghiera.
È soprattutto nella preghiera e attraverso di essa che realizzerete la
vostra unità santa. È quello il mezzo per essere uniti ed è la preghiera
pure la forza del necessario perdono reciproco. Voi sapete di avere ancora
la possibilità di peccare: siete ancora peccatori, e i vostri peccati
vi faranno male l'uno all'altro ancora più di prima. "Quante volte
dovrò perdonare?" chiede Pietro a Gesù. Nella preghiera attingerete
la forza per perdonarvi sette volte al giorno, direbbe qualcuno, ma voi
invece direte: settanta volte sette al giorno!
Non c'è unità senza perdono.
Non c'è perdono senza preghiera.
Non c'è preghiera senza impegno.
L'impegno sarà tuo, N°, come capo della famiglia!
Tu hai l'impegno di proporre ogni giorno la preghiera a Nª. Non deve passare
giorno che tu non proponga a Nª di aiutarti a pregare.
"È inutile la preghiera"?, come si sente dire da tanti uomini
e da qualche donna?
Ascolta: se sai che Nª prega ogni giorno, tu vai alle tue occupazioni
tranquillo, e te ne stai sereno anche qualora Nª dovesse lavorare in un
ufficio insieme ad alcuni uomini! Allo stesso modo, se Nª è sicura che
tu preghi il Signore Gesù, avrà il cuore in pace, pur sapendo che sei
in giro tutto il giorno e, a motivo del lavoro, frequenti qualche bar.
Lei sa che tu preghi, che il tuo cuore è legato al Signore Gesù Cristo,
e allora se ne sta a casa ad aspettarti in pace, senza timori o apprensioni,
senza ansie e gelosie.
E ringrazierete il Signore insieme per molti anni, per tutti gli anni,
insieme ai vostri graziosi figlioli!
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