Settembre 2011 |
1/9 GIO XXII° T.O.
Col 1,9-14; Sal 97; Lc 5,1-11
Sulla tua parola getterò le reti Lc 5,5
Pietro fa un grande atto di fede. Egli sa che Gesù, venendo da Nazaret, non
se n'intende di pesca ed è sicuro che a quell'ora il pescare resta senza
frutto. Tuttavia crede a Gesù e getta di nuovo le reti. La Parola del Signore
manifesta così tutta la sua verità e la sua forza. Il frutto più
bello di quella pesca è l'umiltà apparsa nel cuore di Pietro e l'adesione
che lui e i suoi compagni hanno dato a Gesù.
2/9 VEN XXII° T.O.
Col 1,15-20; Sal 99; Lc 5,33-39
Egli è immagine del Dio invisibile Col 1,15
Nessun uomo ha mai visto Dio, e nessuno ne potrebbe riprodurre l'immagine. Dio stesso
però non ha voluto lasciarci privi della gioia di contemplare il suo volto
di Padre. Per questo ci ha dato il grande e perfetto amore di Gesù come sua
perfetta immagine. Grazie, Padre: ci hai accontentati del tutto, perché il
volto del tuo Figlio riflette perfettamente la tua misericordia per noi!
3/9 SAB XXII° T.O. (m: S. Gregorio Magno, papa e dott., 604)
Col 1,21-23; Sal 53; Lc 6,1-5
Il figlio dell'uomo è signore del sabato Lc 6,5
Il sabato era un giorno sacro, il giorno di Dio: era il giorno dell'attesa concreta
e viva del Messia, attesa della presenza di Dio in mezzo al popolo. Ora che il Messia
è presente, chiediamo a lui come dobbiamo considerare questo giorno. Egli
lo considera come un giorno in cui noi continuiamo a donare ai fratelli l'amore
del Padre, come il giorno modello di tutti i giorni. A Dio poi daremo il giorno
gioioso e nuovo della risurrezione del suo Figlio!
4/9 DOM XXIII° T.O. Anno A [III]
Ez 33,7-9; Sal 94; Rm 13,8-10; Mt 18,15-20
Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io Mt 18,20
Com'è bella questa promessa! Non occorre essere numerosi per godere della
presenza e dell'amore di Gesù. Dove due persone sono unite nel suo nome,
cioè per amor suo, là è presente Gesù stesso: là
egli può agire e donare la sua benedizione. Eravamo solo in quattro alla
Messa in un giorno feriale: uno si meravigliava che io fossi contento, pur essendo
così pochi: ero contento della presenza di Gesù.
5/9 LUN XXIII° T.O.
Col 1,24 - 2,3; Sal 61; Lc 6,6-11
In giorno di sabato, è lecito
salvare una vita o sopprimerla? Lc 6,9
Il sabato è giorno di Dio. Dio non può che godere se nel suo giorno
noi amiamo, se in quel giorno facciamo ciò che lui fa: egli è colui
che dona la vita! Faremo in modo che il giorno del Signore sia sempre tempo donato
a lui e all'amore che egli nutre per i piccoli e i sofferenti. Non ne faremo un
giorno solo di riposo e di divertimento, ma soprattutto un giorno di amore.
6/9 MAR XXIII° T.O.
Col 2,6-15; Sal 144; Lc 6,12-19
Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda Col 2,8
Gesù ci ha raccomandato tanto di essere vigilanti davanti a chi, con inganno,
ci vuol far credere di parlare a nome di Dio. Anche gli apostoli continuano questa
esortazione. I nostri vescovi e parroci pure sono attenti a questo pericolo. Molti
sono infatti coloro che diffondono credenze estranee al vangelo, credenze che ci
privano dello Spirito Santo e a lungo andare rovinano i nostri rapporti e quindi
l'intera società.
7/9 MER XXIII° T.O.
Col 3,1-11; Sal 144; Lc 6,20-26
Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù Col 3,1
Udiamo queste parole a Pasqua, ma ci fa bene riudirle. Cerchiamo davvero le cose
di lassù? Ci occupiamo di arrivare al nostro traguardo, il paradiso? Se ciò
non avviene possiamo dubitare di essere risorti con Cristo. Essere risorti è
vivere un'esistenza nuova, non di questo mondo: ho incontrato Gesù vivo,
cerco di rimanere unito a lui e nutrito di lui, per vivere in ogni momento orientato
al cielo.
8/9 GIO NATIVITA' B.V. MARIA [P]
Mic 5,2-5 (opp.: Rm 8,28-30); Sal 86; Mt 1,1-16.18-23
Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio Rm 8,28
Oggi ringraziamo Dio per la nascita della madre nostra, Maria Santissima Ella sapeva
questa grande verità:"Tutto concorre al bene per quelli che amano Dio"
Chi ama Dio sa, infatti, che nessun avvenimento sfugge alle sue mani. Molte volte
Maria ha avuto occasione di affidarsi alla provvidenza del Padre. Noi impariamo
da lei e non ci scoraggiamo nelle sofferenze: Dio sa perché permette che
abbiamo una croce vera da portare.
9/9 VEN XXIII° T.O. (m f: S. Pietro Claver, sac. 1654)
1Tm 1,1-2.12-14; Sal 15; Lc 6,39-42
Può forse un cieco guidare un altro cieco? Lc 6,39
A questa domanda rispondiamo un no deciso. Eppure ci facciamo maestri dei nostri
fratelli, e anche dei nostri figli, senza curarci di camminare nella luce. È
Gesù la vera luce della vita, è lui la luce per la strada che porta
al Padre, per la strada che porta all'amore vero, alla gioia duratura. Diamo consigli
a sproposito quando non facciamo riferimento a lui. Gesù è l'unico
"non cieco", l'unico che ci può guidare: mi terrò vicino
a chi cammina con lui.
10/9 SAB XXIII° T.O.
1Tm 1,15-17; Sal 112; Lc 6,43-49
Ogni albero si riconosce dal suo frutto Lc 6,44
È una piccola parabola di Gesù. Con le sue parabole Gesù vuol
farsi conoscere e aiutarci ad accoglierlo. Il frutto buono della vita di un discepolo
è senz'altro la conoscenza del Signore. Il buon frutto che un discepolo produce
è il fatto che lui ci avvicina a Gesù, e quindi alla salvezza!
11/9 DOM XXIV° T.O. Anno A [IV]
Sir 27,30 ? 28,7; Sal 102; Rm 14,7-9; Mt 18,21-35
Il padrone ebbe compassione di quel servo
e gli condonò il debito Mt
18,27
Doppio risultato produce questa parabola: anzitutto il conforto di sapere che Dio,
come quel padrone, è capace di perdonarci tutto, in risposta alla nostra
preghiera; poi l'indicazione che anche noi dobbiamo perdonare ai nostri fratelli.
Siamo stati perdonati? Nulla è più bello e rassicurante che fare anche
noi ciò che Dio fa.
12/9 LUN XXIV° T.O. [IV] (m f: Ss.mo Nome di Maria)
1Tm 2,1-8; Sal 27; Lc 7,1-10
Gesù si incamminò con loro Lc 7,6
Gesù, ti sei messo in cammino con quelli che ti stavano chiedendo un miracolo.
Mettiti in cammino anche con me, con la mia famiglia: abbiamo bisogno anche noi
di un tuo intervento, o per guarire qualche malattia, o per risanare i nostri rapporti
difficili e malati, forse interrotti dall'ostacolo di qualche peccato. Gesù,
vieni in casa mia.
13/9 MAR XXIV° T.O. [IV] (m: S. Giovanni Crisostomo, vesc. e dott.,
407)
1Tm 3,1-13; Sal 100; Lc 7,11-17
Non piangere Lc 7,13
La mamma, cui è morto il figlio, piange. Nella sua sofferenza chi può
consolarla? Ma Gesù proprio a lei dice: "Non piangere, ci sono io vicino
a te". Così ripete Gesù a quanti oggi piangono la morte di un
figlio: se cercheranno i medium per parlare ancora col morto saranno ingannati;
saranno consolati, invece, quando parleranno con Gesù, nelle cui mani sta
l'anima del loro caro defunto.
14/9 MER ESALTAZIONE della S. CROCE [P]
Nm 21,4-9; Sal 77; Fil 2,6-11; Gv 3,13-17
Feriale: una sola lettura, la I° o la II°
Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi Fil 2,10
Guardiamo alla tua croce, Gesù: è su di essa che hai vissuto la pienezza
del tuo amore. Là hai amato il Padre, là hai amato gli uomini, là
hai amato me. Il luogo del tuo amore più grande e maggiormente visibile è
la croce. Davanti alla tua croce pieghiamo il nostro ginocchio per adorarti e ringraziarti
e per dirti: se vuoi che anch'io partecipi alla tua croce, eccomi. Ti chiedo solo
di darmene la forza.
15/9 GIO B. V. MARIA Addolorata [P]
Eb 5,7-9; Sal 30; Gv 19,25-27 (opp.: Lc 2,33-35
Donna, ecco tuo figlio Gv 19,26
Maria, madre di Gesù crocifisso, ascoltiamo con te ciò che egli ti
ha detto dalla croce. Là egli ti ha parlato del discepolo e, per amarti,
ti ha consegnato un nuovo compito. Ora tu guardi il discepolo di Gesù, ogni
discepolo, con lo stesso sguardo d'amore con cui guardavi Gesù. Ti ringrazio,
perché hai ubbidito e ubbidisci ancora a lui, e così io godo di averti
come madre in casa mia.
16/9 VEN XXIV° T.O. [IV] (m: Ss. Martiri Cornelio, papa 253, e Cipriano,
vesc., 258)
1Tm 6,2-12; Sal 48; Lc 8,1-3
L'avidità del denaro è la radice di tutti i mali 1Tm 6,10
Questa parola, detta da San Paolo, potrebbe essere ripetuta oggi senza possibilità
di smentite. Quanti mali sono provocati dal desiderio di arricchire! Chi non se
ne accorge? E allora, perché continui a dar tanto peso al denaro? Perché
continui ad ammucchiarlo? Perché non lo adoperi per chi non ha da mangiare?
17/9 SAB XXIV° T.O. [IV] (m f: S. Roberto Bellarmino, vesc. e dott.
1621)
1Tm 6,13-16; Sal 99; Lc 8,4-15
Accorreva a lui gente da ogni città Lc 8,4
Da ogni città! È come dire che ogni uomo, di qualunque provenienza
culturale o religiosa, scopre che la propria vita non è completa fin che
gli manca Gesù. Anch'io mi sento arrivato quando sono con Gesù. Egli
mi dona quella luce che può accompagnarmi fino all'eternità.
18/9 DOM XXV° T.O. Anno A [I]
Is 55,6-9; Sal 144; Fil 1,20-27; Mt 20,1-16
Li mandò nella sua vigna Mt 20,1
Ancora una parabola: Gesù ci vuol dire chi egli è. La vigna è
il popolo di Dio. Tutti quelli che rispondono alla sua chiamata a collaborare con
lui ricevono come ricompensa lo stesso dono, il più grande: il Padre non
può dare di più e non può dare di meno. Tutti ricevono Gesù!
È lui il premio che dà significato e contenuto pieno alla vita dell'uomo,
alla mia vita.
19/9 LUN XXV° T.O.
Esd 1,1-6; Sal 125; Lc 8,16-18
A chi ha, sarà dato Lc 8,18
Gesù, io ho un po' d'amore per te; tu me ne darai ancora, perché la
mia vita diventi riflesso della tua. Ho un po' di fede; tu me ne darai ancora, perché
sia perseverante. Ho desiderio che tu sia conosciuto da molti: tu mi darai di condividere
la tua passione, perché ciò avvenga. Mi darai di stare ai piedi della
tua croce, per contribuire alla salvezza del mondo.
20/9 MAR XXV° T.O. (m: S. Andrea Kim e Comp., martiri, 1839-1866)
Esd 6,7-8.12.14-20; Sal 121; Lc 8,19-21
Lasciate che lavorino a quel tempio di Dio Esd 6,7
Un re pagano, Dario, vuole che il tempio di Dio sia ricostruito. Anch'egli ubbidisce
al Dio vivente. Non solo i credenti possono diventare strumento della gloria di
Dio e del suo amore per i popoli. Teniamo quindi il cuore aperto ad ogni persona:
Dio può amarci tramite qualcuno da cui men ce l'aspettiamo.
21/9 MER S. MATTEO, Ap. ed Ev. [P]
Ef 4,1-7.11; Sal18; Mt 9,9-13
Un solo Dio e Padre di tutti Ef 4,6
Abbiamo tutti un unico Padre: questa verità è fondamentale nella nostra
fede, una verità su cui si basa la possibilità della pace tra i popoli
e dell'amore verso tutti gli uomini, piccoli, infermi e peccatori. Questa fede ci
è trasmessa da tutti gli apostoli con espressioni diverse, ma con la stessa
certezza. S. Matteo in particolare ne ha fatto esperienza dato che era pubblicano:
nessuno, infatti, avrebbe mai pensato che potesse diventare un apostolo di Gesù.
22/9 GIO XXV° T.O. [I]
Ag 1,1-8; Sal 149; Lc 9,7-9
Ricostruite la mia casa Ag 1,8
La casa di Dio in mezzo alle case degli uomini è molto importante. Essa è
il segno che Dio è presente, ed è il luogo dove gli uomini si sentono
accolti, dove sanno di formare un'unica famiglia. Dove manca la casa di Dio, gli
uomini si sentono stranieri gli uni gli altri. È bello e prezioso collaborare
a costruire e a tenere in ordine la casa di Dio!
23/9 VEN XXV° T.O. [I] (m: S. Pio da Pietrelcina, religioso, 1968)
Ag 1,15 - 2,9; Sal42; Lc 9,18-22
I discepoli erano con lui Lc 9,18
Molti cristiani venerano S. Pio, detto comunemente padre Pio: un santo amato, perché
in lui è stata riconosciuta la presenza dello Spirito del Signore Gesù.
Si lasciava muovere a compassione dai sofferenti, era attento ad ascoltare il Padre,
vedeva anzitutto il peccato come il male peggiore da cui l'uomo deve essere liberato.
Di lui possiamo dire: un discepolo che era con Gesù!
24/9 SAB XXV° T.O. [I]
Zc 2,5-9.14-15; salmo: Ger 31,10-12.13; Lc 9,43-45
Tutti erano ammirati delle cose che faceva Lc 9,43
Gesù sbalordisce. Egli però non fa gran caso dell'ammirazione che
gli dedicano gli uomini: essi ammirano i segni con cui si manifesta, ma sono pronti
a lasciarlo solo quando comincia a salire verso il calvario, quando per loro si
offre a patire e morire. È questo invece il momento in cui egli desidera
essere seguito.
25/9 DOM XXVI° T.O. Anno A [II]
Ez 18,25-28; Sal 23; Fil 2,1-11; Mt 21,28-32
Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna Mt 21,28
Ecco cosa chiede Dio ai suoi figli. Chi è davvero figlio di Dio vuole collaborare
con lui: è interesse dei figli che le cose del Padre vadano a buon fine!
Ci sono figli che dicono no al loro Padre, a Dio. Chi dice il proprio no, ma poi
si pente e si offre a faticare per lui, è ancor migliore di chi dice sì,
smentendolo poi con i fatti.
26/9 LUN XXVI° T.O. [II]
Zc 8,1-8; Sal 101; Lc 9, 46-50
Chi non è contro di voi, è per voi Lc 9,50
Essere discepoli di Gesù è un compito difficile: richiede un continuo
lottare con se stessi, per assumere i modi di pensare del Maestro. I discepoli pensavano
ad un ruolo di grandezza tra di loro e di esclusività rispetto agli altri.
Gesù li corregge: tra di loro è grande chi sa servire, ed essi devono
avere stima anche di chi, al di fuori della loro comunità, invoca il suo
nome.
27/9 MAR XXVI° T.O. [II] (m: S. Vincenzo de' Paul, sac., 1660)
Zac 8,20-23; Sal 86; Lc 9,51-56
Si voltò e li rimproverò Lc 9,55
Ancora un rimprovero ai discepoli. Chi non accoglie Gesù oggi, non va condannato,
è possibile che lo accolga domani.
Donaci, Signore Gesù, la tua pazienza ed il tuo amore anche per chi ti rifiuta
e, rifiutando te, disprezza la fatica che noi facciamo per seguirti.
28/9 MER XXVI° T.O. [II] (mf: S. Venceslao, mart., 935; Ss. Lorenzo
Ruiz e Compagni, martiri, 1633-1635)
Ne 2,1-8; Sal 136; Lc 9,57-62
Tu va' e annuncia il regno di Dio Lc 9,60
Chi vuol essere di Gesù deve avere un unico interesse: il regno di Dio. Nulla
può essere più importante di questo, nemmeno gli affetti familiari
più sacri. Il Regno di Dio è il bene per tutti, anche per i nostri
cari. Il regno di Dio è Gesù in mezzo a noi: egli ci fa figli e fratelli,
e così smettiamo di essere funzionari o soldati di qualche regno terreno.
29/9 GIO Ss. MICHELE, GABRIELE e RAFFAELE, Arcangeli [P]
Dn 7,9-10.13-14 (opp.: Ap 12,7-12); Sal 137; Gv 1,47-51
Vedrete
gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo Gv 1,51
A Natanaele Gesù risponde parlando degli angeli di Dio.
Oggi celebriamo la festa dei tre maggiori, ringraziandoli. Essi infatti esercitano
per noi l'importante ministero di annunciarci la venuta, la presenza, l'unicità
del Figlio di Dio. Essi "salgono e scendono" infatti sul Figlio dell'uomo.
Ci aiutano ad accogliere Gesù come Signore, come medico, come unico Salvatore.
Il loro nome esprime il loro messaggio: Nessuno è come Dio, Dio è
forte, Dio guarisce.
30/9 VEN XXVI° T.O. [II] (m: S. Girolamo, sac. e dott., 420)
Bar 1,15-22; Sal 78; Lc 10,13-16
Chi disprezza voi disprezza me Lc 10,16
Gesù sa anche rimproverare. Egli è buono, ma la sua bontà non
è buonismo: la sua bontà è amore, e l'amore non risparmia il
rimprovero a chi si avvia o rimane su strade pericolose per la sua vita. Anche i
suoi discepoli rimprovereranno, e per questo nessuno dovrà disprezzarli,
perché essi sono inviati da lui: disprezzarli significa disprezzare lui.
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