Ottobre 2011 |
1/10 SAB XXVI° T.O. [II] (m: S.Teresa di Gesù B., verg.
e dottore, 1897)
Bar 4,5-12.27-29; Sal 68; Lc 10,17-24
Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete Lc 10,23
Noi ti vediamo, Signore Gesù, ti vediamo con il nostro cuore che ti ama e
ti riconosce salvatore.
Noi vediamo i tuoi miracoli, e sappiamo che sono il segno che tu sei il Figlio di
Dio; vediamo la tua croce, e riconosciamo che essa è il segno di un amore
divino perfetto. Ti ringraziamo e ti adoriamo: con te godiamo pienezza di vita e
di vittoria su ogni paura.
2/10 DOM XXVII° T.O. Anno A [III]
Is 5,1-7; Sal 79; Fil 4,6-9; Mt 21,33-43
Darà in affitto la vigna ad altri contadini Mt 21,41
Gesù sta adattando le parabole dei profeti alla situazione del suo tempo.
La vigna è il popolo di Dio, i contadini sono coloro che la devono custodire,
scribi e capi del popolo. Essi non sanno riconoscere l'inviato di Dio, il suo Messia,
e perciò il loro compito verrà assegnato ad altri, i discepoli, che
stanno accogliendo colui che il Padre ha mandato per amare il mondo.
3/10 LUN XXVII° T.O. [III]
Gio 1,1 - 2,1.11; salmo: Gio 2,3-5.8; Lc 10,25-37
Che cosa devo fare per ereditare la vita eterna? Lc 10,25
Questa domanda è importante e Gesù la prende sul serio e risponde.
Anzitutto dev'esserci un terreno adatto, e questo è l'osservanza dei dieci
comandamenti. Colui che interroga Gesù ha preso sul serio fin da piccolo
questi comandi, e perciò il Signore gli propone il passo decisivo: vendi
tutto, vieni e segui me. È Gesù la vita, la fonte della vita eterna.
4/10 MAR S. FRANCESCO d'ASSISI, Patrono d'ITALIA, 1226 [P]
Gal 6,14-16; Sal 15; Mt 11,25-30
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero Mt 11,30
Queste parole ci sono offerte oggi per conoscere ed imitare San Francesco. Egli
le ha vissute, ha preso su di sè il giogo di Gesù, ha collaborato
con lui a diffondere la sua parola soprattutto con una vita povera, dove risplendeva
la fiducia in Dio Padre. E gli è stato concesso di diventare tanto simile
al Signore, da portare nel proprio corpo persino le sue stesse ferite dei chiodi.
5/10 MER XXVII° T.O. [III]
Gio 4,1-11; Sal 85; Lc 11,1-4
Signore, insegnaci a pregare Lc 11,1
Gesù attendeva questa domanda dai discepoli. Se non gliel'avessero rivolta
egli non avrebbe insegnato loro a pregare. Chi non vuole imparare a pregare e non
chiede l'aiuto al Signore non imparerà mai. Molti pensano di saper pregare
perché domandano, supplicano, chiedono, ma non è questa la preghiera
che ci trasforma e che ci rende simili a Dio!
6/10 GIO XXVII° T.O. [III] (mf: S. Bruno, monaco, 1101)
Ml 3,13-4,2; Sal 1; Lc 11,5-13
Chiedete e vi sarà dato Lc 11,9
Gesù raccomanda di aver fiducia nel Padre, che è un papà che
ascolta i suoi figli e non li inganna, che non dà loro pietre se chiedono
pane.
La fiducia nel Padre va coltivata però con molto desiderio di essere simili
a lui, capaci di amare come lui, generosi come lui.
7/10 VEN B.V. MARIA del Rosario [P]
At 1,12-14; salmo: Lc 1,46-55; Lc 1,26-38
Rallegrati, piena di grazia Lc 1,28
Maria Ss.ma ascolta ogni giorno dalla bocca di moltissimi suoi figli il saluto rivoltole
dall'angelo Gabriele e da Elisabetta: è la prima parte dell'Ave Maria, che
risuona cinquanta volte nel S. Rosario. Questa forma di contemplazione, da tanti
cristiani amata per la sua semplicità, aiuta a guardare e amare Gesù
con gli occhi e il cuore di sua Madre. Così ella continua a sostenere la
preghiera della Chiesa.
8/10 SAB XXVII° T.O. [III]
Gl 4,12-21; Sal 96; Lc 11,27-28
Il giorno del Signore è vicino Gl 4,14
Il giorno del Signore è il giorno del castigo e il giorno del premio e della
salvezza.
Per chi ignora i comandi di Dio è giorno di dolore, per chi invece ama il
Padre e gli ubbidisce è il tempo della gioia e della pace!
9/10 DOM XXVIII° T.O. Anno A [IV]
Is 25,6-10; Sal 22; Fil 4,12-14.19-20; Mt 22,1-14
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze Mt 22,9
È una parola che ci esorta ad essere missionari nel mondo.
La nostra vita di cristiani che conoscono l'amore del Padre, è una vita di
festa continua in confronto alla vita di chi non sa nulla dell'amore di Dio. Rivelare
a queste persone l'amore che il Padre ha per ciascuno, parlare di Gesù e
far gustare la comunione dello Spirito Santo equivale a invitarle alle nozze. Hai
mai sentito parlare chi, dopo una vita trascorsa in un'altra religione, ha finalmente
conosciuto Gesù?
10/10 LUN XXVIII° T.O. [IV]
Rm 1,1-7; Sal 97; Lc 11,29-32
Qui vi è uno più grande di Salomone Lc 11,31
Gesù, sei davvero più grande, non solo di Salomone, ma anche di ogni
grande della terra. Alla tua presenza tutti devono tacere, tutti devono imparare.
Da te devono imparare Budda, Confucio, Maometto, da te devono imparare i cosiddetti
filosofi, anche quelli che hanno dominato la scena degli ultimi secoli e hanno ridotto
l'umanità allo squallore. Io sono molto fortunato a conoscere te!
11/10 MAR XXVIII° T.O. [IV]
Rm 1,16-25; Sal 18; Lc 11,37-41
Hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna Rm 1,25
Gli uomini lontani dalla sapienza di Dio ci danno da bere come verità le
loro idee fondate sull'egoismo e sull'orgoglio. Per non lasciarci ingannare dobbiamo
radicarci fortemente nell'amore, amore a Dio e amore al prossimo. La strada più
semplice e sicura è rimanere uniti a Gesù, verità e via che
conduce al Padre, rimanere uniti a lui nella sua Chiesa.
12/10 MER XXVIII° T.O. [IV]
Rm 2,1-11; Sal 61; Lc 11,42-46
Mentre giudichi l'altro, condanni te stesso Rm 2,1
Se giudico un'altra persona, mi metto al posto di Dio, l'unico che vede il cuore
dell'uomo peccatore senza smettere di amarlo. In tal modo io mi metto fuori strada,
mi condanno ad essere lontano dal mio Dio e Padre. Devo saper sì discernere
il bene dal male, l'obbedienza dalla disobbedienza a Dio, ma anche desiderare la
salvezza di coloro che disobbediscono e cadono nel peccato.
13/10 GIO XXVIII° T.O. [IV]
Rm 3,21-30; Sal 129; Lc 11,47-54
Non c'è che un solo Dio Rm 3,30
C'è un solo Dio per tutti, per i giudei e per i pagani e, oggi diciamo, per
i cristiani e per gli altri. C'è un solo Dio, e noi siamo certi che quest'unico
Dio è il Padre, quel Dio che Gesù ci ha fatto conoscere con la sua
vita, con la sua morte e la sua risurrezione. Altro Dio non c'è. Il Dio che
non sa perdonare, non esiste, il Dio che insegna la disuguaglianza e la violenza
non esiste.
Un solo Dio, il nostro Dio!
14/10 VEN XXVIII° T.O. [IV] (mf: S. Callisto I, papa e martire, 222)
Rm 4,1-8; Sal 31; Lc 12,1-7
Beato l'uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato! Rm 4,8
Chi è quest'uomo fortunato? È colui che crede, insegna San Paolo.
Chi crede che Gesù viene dal Padre, e perciò si unisce a lui, rimane
vicino a Dio: in lui cioè non opera più il peccato: peccato infatti
è la distanza da Dio, il voltargli le spalle. Accogliendo Gesù, invece,
ci ritroviamo nel cuore del Padre!
15/10 SAB XXVIII° T.O. [IV] (m: S. Teresa d'Avila, verg. e dott., 1582)
Rm 4,13.16-18; Sal 104; Lc 12,8-12
A chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato Lc 12,10
Rifiutare Gesù è il peccato contro lo Spirito Santo. Chi rinnega Gesù
è come colui che rifiuta il salvagente per salvarsi con le proprie forze.
Ma le forze dell'uomo non bastano: l'uomo senza Gesù è perduto, è
in balia di se stesso, del proprio orgoglio e del proprio egoismo, alleati di satana.
Chi rifiuta Gesù è lontano da Dio, rimane nel proprio peccato, non
può essere salvato.
16/10 DOM XXIX° T.O. Anno A [I]
Is 45,1.4-6; Sal 95; 1Ts 1,1-5; Mt 22,15-21
Io sono il Signore, non ce n'è altri Is 45,6
Con queste parole Dio si rivolge a Ciro, re pagano che non lo conosce. Anche i grandi
della terra saranno giudicati dall'unico Dio. Noi verseremo le tasse a chi ci governa,
ma sappiamo che anch'egli deve rendere conto al nostro Dio. A questo Dio daremo
il nostro cuore e tutta la nostra vita. Obbediremo alle autorità della nostra
società, senza disobbedire al nostro Padre!
17/10 LUN XXIX° T.O. [I] (m: S. Ignazio di Antiochia, vesc. e mart.,
115 ca)
Rm 4,20-25; Salmo: Lc 1,68-75; Lc 12,13-21
La sua vita non dipende da ciò che egli possiede Lc 12,15
Gesù rivolge queste parole ad uno che pone la speranza nell'eredità
che dovrebbe ricevere, ma non gli viene data; questi vorrebbe che Gesù gli
facesse da avvocato: pensa che egli possa essere il miglior avvocato per lui. Ma
il Signore non vuole ingannare nessuno, non vuole che nessuno si ritrovi deluso:
la vita dell'uomo non dipende da ciò che possiede. Dovrebbero ricordarlo
tutti al momento della spartizione dell'eredità!
18/10 MAR S. LUCA, Ev. [P]
2Tim 4,10-17; Sal 144; Lc 10,1-9
È vicino a voi il regno di Dio Lc 10,9
Gesù vuole che predichino così i suoi discepoli. Essi devono dire,
o meglio, far sapere, che il regno di Dio è a portata di mano. Non occorre
più attenderlo, basta fare il passo per entrarvi. È lui infatti il
re del regno, un re che non vuole imporsi, ma che accetta di essere ubbidito e seguito
e amato per poterci rendere beati.
San Luca, di cui oggi ricorre la festa, ci ha aiutato molto a conoscere il re del
regno in cui siamo non funzionari o concorrenti, ma figli e fratelli.
19/10 MER XXIX° T.O. [I] (mf: Ss. Giovanni da Brébeuf, Isacco Jogues,
sacerdoti, e Compagni martiri, sec. XVII; S. Paolo della Croce, sac.,
1775)
Rm 6,12-18; Sal 123; Lc 12,39-48
A chi fu affidato molto, sarà chiesto molto di più Lc 12,48
Gesù sta rispondendo ad una domanda di Pietro. Chi ha ricevuto doni grandi
ne renderà conto.
Noi abbiamo ricevuto il dono di conoscere il Figlio di Dio, di essere nel suo regno,
di gustare l'amore del Padre: ci sarà chiesto se questi tesori li abbiamo
nascosti o se li abbiamo donati ad altri.
20/10 GIO XXIX° T.O. [I]
Rm 6,19-23; Sal 1; Lc 12,49-53
Il dono di Dio è la vita eterna Rm 6,23
Parlare di vita eterna oggi è come parlare di fantascienza. Eppure Dio ci
sorprende sempre. Incontrandolo riceviamo da lui capacità nuove, gioie nuove,
profondità mai vissute prima. Dio ci arricchisce con una vita che somiglia
alla sua, una vita traboccante di amore, una vita che sa dare nuovi significati
a tutto, una vita che supera i limiti imposti dalla morte e dal finire del tempo.
21/10 VEN XXIX° T.O. [I]
Rm 7,18-25; Sal 118; Lc 12,54-59
Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? Lc 12,57
Gesù esorta i suoi interlocutori a non fidarsi del discernimento degli scribi
perchè essi si rifiutano di credere in lui.
Non è detto che chi ha studiato conosca i disegni di Dio più di altri:
spesso purtroppo non è così, spesso la cultura diventa scandalo, impedimento
a credere nel Signore. Di fronte a Gesù dobbiamo tener conto della nostra
esperienza della sua bontà e verità: sei già stato perdonato
da lui? Puoi prendere posizione per lui senza aspettare che lo facciano gli altri.
22/10 SAB XXIX° T.O. [I]
Rm 8,1-11; Sal23; Lc 13,1-9
Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo Lc 13,5
La disgrazia peggiore non è morire in un incidente né morire come
si suol dire "prepatuaramente". Vera dis-grazia è rifiutare Gesù,
l'unico che può salvare l'uomo dal suo peccato, l'unico che può avvicinarci
al Padre per ricevere il suo amore e la sua sapienza.
23/10 DOM XXX° T.O. Anno A [II]
Es 22,20-26; Sal 17; 1Ts 1,5-10; Mt 22,34-40
Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti Mt 22,40
I due comandamenti che sono a fondamento di tutta la Scrittura per renderci graditi
a Dio, sono quelli dell'amore: donarsi del tutto a Dio e donare a tutti l'amore
con cui Dio ama noi. Da soli, neanche provare. Ci proveremo insieme ai fratelli,
nell'unità di tutta la Chiesa.
24/10 LUN XXX° T.O. [II] (mf: S. Antonio Maria Claret, vesc., 1870)
Rm 8,12-17; Sal 67; Lc 13,10-17
Subito si raddrizzò e glorificava Dio Lc 13,13
Chi è guarito dal Signore parla bene di lui. La Chiesa ci aiuta a parlar
bene del Signore, a farlo conoscere ad altri, ad essere missionari: quante volte
siamo stati beneficati e non l'abbiamo detto a nessuno! È una vergogna, un
peccato grave! Ci uniamo alla preghiera della Chiesa e alle sue iniziative, riconoscenti
a quel Dio che ci fa stare in piedi.
25/10 MAR XXX° T.O. [II]
Rm 8,18-25; Sal 125; Lc 13,18-21
Nella speranza siamo stati salvati Rm 8,24
La nostra salvezza è iniziata già nel giorno del nostro battesimo.
Essa si compirà alla fine, quando potremo cantare la lode di Dio con tutti
i redenti, con coloro che hanno testimoniato fino al sangue la fede in quel Dio
che ama tutti gli uomini.
26/10 MER XXX° T.O. [II]
Rm 8,26-30; Sal 12; Lc 13,22-30
Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia! Lc 13,27
Gesù usa anche parole severe.
Egli è misericordioso, più di quanto riusciamo ad immaginare, eppure
sa dire anche parole forti.
Questa è misericordia: egli non vuole che ci lasciamo ingannare dal pensiero
che basta fare il bene. Non è il nostro "bene" che ci salva, ma
lui. È Gesù il dono di Dio: se non lo accogliamo, restiamo fuori dal
cuore del Padre. Gesù invece ci vuole pietre vive della sua Chiesa.
27/10 GIO XXX° T.O. [II]
Rm 8,31-39; Sal 108; Lc 13,31-35
Il terzo giorno la mia opera è compiuta Lc 13,32
Gesù sa di essere osservato da occhi sospettosi, come quelli di Erode, ma
sa soprattutto di essere sotto lo sguardo del Padre. La sua vita è nelle
mani di Dio, perciò gli uomini non possono far nulla contro di lui, se Dio
non lo permette. Le Scritture parlano del terzo giorno, il terzo giorno dopo la
morte, come giorno della vita, per questo Gesù non ha paura nemmeno dei disegni
tenebrosi dei grandi.
28/10 VEN Ss. SIMONE e GIUDA, App. [P]
Ef 2,19-22; Sal 18; Lc 6,12-16
Passò tutta la notte pregando Dio Lc 6,12
È venuta l'ora per Gesù di scegliere i Dodici da porre a fondamento
del nuovo popolo di Dio. Egli vuole compiere questo incarico importante in piena
unità con il Padre, e perciò eccolo in preghiera. Come avrà
pregato Gesù? Possiamo immaginarlo tenendo conto delle altre sue preghiere:
si è offerto alla volontà del Padre. E questo lo ha insegnato anche
a noi, dicendo: Padre nostro, sia fatta la tua volontà come in cielo così
in casa mia!
29/10 SAB XXX° T.O. [II]
Rm 11,1-2.11-12.25-29; Sal 93; Lc 14,1.7-11
Quando sei invitato non metterti al primo posto Lc 14,8
Di solito, nelle case degli uomini, il primo posto appartiene ai ricchi e ai potenti,
a quelli che opprimono i poveri. Non metterti lì, mettiti nel posto di chi
serve con umiltà.
Gesù è nel posto che gli ha dato Dio, il posto di chi offre la vita:
quello è il posto principale, il posto da cercare.
30/10 DOM XXXI° T.O. Anno A [III]
Ml 1,14 ? 2,2.8-10; Sal 130; 1Ts 2,7-9.13; Mt 23,1-12
Uno solo è la vostra guida, il Cristo Mt 23,10
Nella Chiesa i pastori ci aiutano a seguire Gesù, l'unico pastore. In essa
i veri maestri ci insegnano ad imparare dall'esempio di Gesù. Nella Chiesa
i veri padri ci donano la vita che Gesù dona. È Gesù il maestro,
il pastore, la guida, il padre. Noi, tutti ugualmente docili a lui, facciamo a gara
a chi più sa orientare a lui.
I santi ci sono d'esempio: non sostituiamo la loro venerazione con feste pagane,
che danno spazio ai demoni, nemmeno per gioco.
31/10 LUN XXXI° T.O. [III]
Rm 11,29-36; Sal 68; Lc 14,12-14
I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili Rm 11,29
A San Paolo sta a cuore la sorte del suo popolo, gli ebrei. Essi hanno rifiutato
colui che il Padre ha mandato per salvarli e per renderli strumento della salvezza
di tutti i popoli. San Paolo nutre ancora speranza per loro: i doni che essi hanno
ricevuto da Dio non saranno ritirati. Anch'essi quindi un giorno accoglieranno Gesù.
Sappiamo infatti che molti lo stanno facendo.
HOME PAGE |