11/7

 

CCU -

A Montecassino, S. Benedetto abate, patrono d'Europa (F). E' il patriarca del monachesimo occidentale. Nato a Norcia nel 480, dopo un periodo di solitudine passò alla forma cenobitica prima a Subiaco, poi a Montecassino. Nella sua Regola hanno un ruolo determinante la lettura meditata della Parola di Dio e la lode liturgica, alternata con i ritmi del lavoro in un clima intenso di carità fraterna e di servizio reciproco. Nel solco di S. Benedetto sorsero in Europa centri di preghiera, di cultura, di promozione umana, di ospitalità per i poveri e i pellegrini. Morì nel 547. Paolo VI lo proclamò patrono d'Europa nel 1964.

MR -

A Roma, S. Pio I, papa e martire.

A Bergamo, S. Giovanni vescovo, ucciso dagli Ariani per aver difeso la fede cattolica.

A Brescia, i martiri Savìno e Cipriano.

A Cordova, in Spagna, S. Abbondio prete, martire nella persecuzione degli Arabi.

Nel territorio di Sens, S. Sidronio martire.

A Poitiers, S. Sabino confessore.

A Iconio, in Licaonia, S. Marciano martire.

In Armenia, a Nicopoli, i martiri Gennaro e Pelagia.

A Sida, in Panfilia, S. Cindèo prete, al tempo di Diocleziano. Dopo aver subito molti tormenti, gettato nel fuoco e rimasto illeso, alla fine nella preghiera passò al Signore.

SCG -

A Londra, S. Oliviero Plunket, vescovo primate d’Irlanda e martire. Nacque nel 1629 e morì nel 1681.

 

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MR -

In Inghilterra, i Ss. Giovanni Jones e Giovanni Wall, Francescani martiri rispettivamente nel 1598 e nel 1679 (mf).

Presso Firenze, S. Giovanni Gualberto abate, fondatore dell'Ordine di Vallombrosa.

A Lodi, i martiri Nàbore e Felice, sotto Massimiano.

A Bologna, S. Paterniano vescovo.

A Lucca, S. Paolino, ordinato da S. Pietro primo vescovo di quella città, martire insieme ad altri compagni sotto Nerone.

In Sicilia, a Lentini, S. Epìfana martire sotto Diocleziano.

Ad Aquileia, i Santi Ermagora, vescovo, e Fortunato, diacono, martiri verso la metà del III sec.

I Ss. Proclo e Ilarione, martiri sotto Traiano.

A Toledo, S. Marciana, vergine e martire.

A Lione, S. Vivenzìolo vescovo.

A Cipro, S. Giasone, uno dei primi discepoli di Cristo.

SCG -

In Vietnam, S. Clemente Ignazio Delgado y Cebriàn. Nato in Spagna nel 1761, domenicano, eletto vescovo nelle Filippine, lavorò sempre nonostante gli editti di persecuzione. Catturato e tenuto in gabbia, patì la fame e la sete e umiliazioni di ogni sorta. Fu pieno di misericordia con chi lo maltrattava. Morì prima di venir giustiziato, nel 1838.

MG -

S. Veronica l'Emorroissa.

S. Anto monaco del V secolo.

S. Isacco di Gaza, martire.

 

13/7

 

CCU -

A Bamberg, S. Enrico I (mf) . Nato nel 973, duca di Baviera, fu coronato imperatore nel 1014 da Benedetto VIII. Con la sposa S. Cunegonda ispirò la sua vita ad un alto modello di religiosità e integrità di costumi. Regnò sempre attento a promuovere l'elevazione umana e cristiana del suo popolo. Dietro sua insistenza il Papa prescrisse il Credo nella Messa delle domeniche e delle feste. Morì nel 1024.

MR -

S. Cunegonda, la sopracitata sposa di S. Enrico. Morì nel 1039.

A Roma, S. Anacleto, papa e martire.

In Bretagna, S. Turiavo, vescovo e confessore.

In Palestina, i Ss. Gioele ed Esdra profeti.

In Macedonia, S. Sila, compagno di Paolo e Barnaba.

Sotto l'imperatore Severo, S. Serapione martire.

Nell'isola di Chio, Santa Mìrope, martire sotto Decio.

In Africa, i Ss. confessori Eugenio, vescovo di Cartagine, e più di 500 Ecclesiastici (fra cui molti lettori giovanissimi) che, nella persecuzione dei Vandali, furono prima tormentati con battiture e con la fame, e poi, lieti nel Signore, mandati in esilio. Fra loro vi erano pure Salutàre arcidiacono e Murìtta.

SCG -

Presso Bologna, S. Clelia Barbieri, fondatrice delle Minime dell'Addolorata. Nacque nel 1847 e morì nel 1870.

 

14/7

 

CCU -

A Roma, S. Camillo de Lellis, sacerdote (mf). Nato presso Chieti nel 1550, dopo molte peripezie nella vita militare e mondana maturò la sua conversione in ospedale, dove era stato ricoverato per una piaga inguaribile. Fondò l'Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani). Morì nel 1614.

MR -

A Roma, S. Giusto soldato: dopo che gli apparve miracolosamente la croce, credette in Cristo Gesù, fu battezzato e distribuì ai poveri le sue ricchezze. Sottoposto a crudeli tormenti e uscito illeso dal rogo, nella confessione di Cristo rese lo spirito.

A Como, S. Felice, primo vescovo di quella città.

A Deventer, in Fiandra, S. Macellino, prete e confessore.

A Sinòpe, nel Ponto, San Foca, vescovo e martire.

Ad Alessandria, Sant’ Eracla, vescovo.

A Cartagine, S. Ciro vescovo.

SCG -

A Lima, S. Francesco de Solàno. Nato in Andalusia nel 1549, francescano, fu inviato in America Centrale e Meridionale, ove svolse una attività che fu para gonata a quella di S. Francesco Saverio in Oriente. Morì nel 1610.

A Siviglia, in Spagna, il b. Gaspare De Bono, sacerdote dell'Ordine dei Minimi. Nato nel 1530, morì nel 1604.

MG -

A Gerusalemme, S. Onesimo, monaco e taumaturgo.

 

15/7

 

CCU -

A Lione, S. Bonaventura, vescovo e dottore della Chiesa (m) . Nacque a Bagnoregio (Viterbo) nel 1218. Mistico e pensatore, dottore allo studio di Parigi, diede forma di sintesi sapienziale alla teologia scolastica sulle orme di S. Agostino. Discepolo di S. Francesco, guidò con superiore saggezza il suo ordine dal 1257 al 1273, tanto da essere chiamato “secondo fondatore” dell’Ordine minoritico. Partecipò al secondo Concilio di Lione e si adoperò per l'unità della Chiesa. Morì nel 1274.

MR -

A Pavia, S. Felice, vescovo e martire.

A Porto Romano, i martiri Eutropio, e Zòsima e Bonosa sorelle.

A Napoli, S. Atanasio, vescovo della città.

Nelle Puglie, a Campi Salentina, S. Pompilio Maria Pirrotti, confessore, dell'Ordine dei Chierici Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie.

Nell'isola di Tènedo, S. Abudèmio martire sotto Diocleziano.

A Cartagine, il b. Catulino diacono e i Ss. Gennaro, Fiorenzo, Giulia e Giusta martiri.

Ad Alessandria, i martiri Filippo, Zenone, Narseo e dieci fanciulli.

A Sebaste, in Armenia, S. Antioco medico. Decapitato, poiché dal suo corpo usciva latte invece di sangue, il carnefice Ciriaco si convertì a Cristo Gesù e subì anch'egli il martirio.

A Nìsibi, in Mesopotamia, S. Giacomo, vescovo della città. Sotto  Galerio Massimiano fu nel numero dei confessori che nel Concilio di Nicea condannarono Ario, opponendogli il dogma della consustanzialità del Padre e del Figlio.

SCG -

A Parigi, la B. Anna Maria Javouhey. Nata nel 1779, fondò le Suore di S. Giuseppe di Cluny, che si estesero ben presto in tutto il mondo. In Francia fondò un seminario per indigeni dell'Africa, meritandosi il titolo di "Apostolo dei Negri"». Morì nel 1851.

MG -

A Gerusalemme, la Dedicazione della Basilica Cattedrale del S. Sepolcro del Signore.

 

16/7

 

CCU -

B. Vergine Maria del Monte Carmelo. Il titolo del Carmelo ricorda l'eredità spirituale del profeta Elia, come contemplativo e strenuo difensore dell'unico Dio di Israele. Sul Carmelo, nel sec. XII, si raccolsero alcuni eremiti nell'intento di dedicarsi giorno e notte alla lode di Dio sotto il patrocinio della B. Vergine Maria.

MR -

A Bergamo, S. Donnione martire.

A Capua, S. Vitaliano, vescovo e confessore.

A Treviri, S. Valentino, vescovo e martire.

A Cordova, S. Sisenando, diacono, scannato dai Saraceni.

Nello stesso giorno S. Fausto, che, sotto Decio, visse cinque giorni sulla croce e infine trafitto da frecce passò al Signore.

In Francia, a Saintes, Santa Rainèlde vergine e i suoi compagni martiri, uccisi dai barbari per la fede di Cristo.

Nell'Abbazia del Santissimo Salvatore, nella diocesi di Costanza (Francia), S. Maria Maddalena Postel, fondatrice dell'Istituto delle Suore delle Scuole Cristiane della Misericordia.

Ad Antiochia, S. Eustachio, vescovo e confessore, esiliato da Costanzo.

A Sebaste, in Armenia, i martiri Atenògene vescovo e dieci suoi discepoli, sotto Diocleziano.

 

17/7

 

MR -

A Roma, S. Alessio confessore. Partito di casa la prima notte di nozze, lasciando intatta la sposa, tornò a Roma dopo lunga peregrinazione e visse come povero, in incognito, nella casa paterna per 17 anni. Fu riconosciuto solo dopo la morte e rifulse per molti miracoli.

A Roma, S. Leone IV papa.

A Milano, S. Marcellina vergine, sorella di S. Ambrogio.

A Pavia, S. Ennodio, vescovo e confessore.

A Tivoli, S. Generoso martire.

A Costantinopoli, S. Teòdota, martire sotto Lèone Iconoclasta.

Ad Amàstride, nella Paflagonia, S. Giacinto morto in carcere per la fede.

A Cartagine, verso l’anno 180, i martiri Scillitani Sperato, Narzàle, Citìno, Vetùrio, Felice, Acillino, Letanzio, Gennara, Generosa, Vestina, Donata, Seconda: così detti da Scilium, in Numidia, loro luogo di origine. Sulla loro tomba sorse a Cartagine una basilica. (D.S.T.)

SCG -

A Compiègne, in Francia, la b. Teresa di S. Agostino e altre quindici carmelitane ghigliottinate durante la Rivoluzione Francese nel 1794.

CLT -

A Tarso, S. Nerses di Lampron, vescovo della città; morì nel 1198.

 

18/7

 

MR -

A Tivoli, S. Sinforosa, moglie di S. Getulio, martire con sette suoi figli: Crescente, Giuliano, Nemesio, Primitivo, Giustino, Stàtteo ed Eugenio.

A Utrecht, S. Federico, vescovo e martire.

A Doròstoro, nella Misia inferiore, S. Emiliano martire sotto Giuliano l’Apostata.

A Cartagine, Santa Gundéne, vergine e martire.

In Galizia, in Spagna, S. Marina, vergine e martire.

A Milano, S. Materno, vescovo e confessore al tempo di Massimiano.

A Brescia, S. Filastrio, vescovo di quella città e confessore: combatté moltissimo contro gli eretici, specialmente Ariani.

A Metz, in Francia, S. Arnolfo vescovo e d eremita.

A Segni, S. Bruno, vescovo e confessore, morto nel 1123.

A Forlimpopoli, in Emilia, S. Ruffillo, vescovo di quella città.

MG -

In Palestina, S. Rachele, sposa di Giacobbe.

 

19/7

 

MR -

A Roma, S. Simmaco papa.

A Verona, S. Felice vescovo.

A Treviri, S. Martino, vescovo e martire.

A Siviglia, la passione delle Ss. vergini Giusta e Rufina.

A Cordova, Santa Aurea, sorella dei martiri Adolfo e Giovanni: una volta apostatò spintavi da un giudice musulmano, ma poco dopo, rinnovato il combattimento, vinse il nemico con lo spargimento del sangue.

A Colossi, in Frigia, S. Èpafra, compagno di S. Paolo nella prigione, vescovo e martire.

Presso Scete, in Egitto, S. Arsenio, diacono della Chiesa Romana che, al tempo di Teodosio, si ritirò in solitudine dove, ricolmo di virtù, passò al Signore.

In Cappadocia, S. Macrina la Giovane, vergine, figlia dei Ss. Basilio ed Emmèlia, e sorella dei Ss. vescovi Basilio Magno, Gregorio Nisseno e Pietro di Sebàste. Morì nel 379.

MG -

In Palestina, S. Michele, monaco sabaita (fine VII sec.).

 

20/7

 

MR -

A Treviri, S. Severa vergine.

Ad Antiochia, il martirio di S. Margherita, vergine.

In Giudea, S. Giuseppe, soprannominato Giusto, che gli Apostoli designarono insieme a S. Mattia ad occupare il posto di Giuda traditore.

A Cordova, S. Paolo, diacono, ucciso dai principi musulmani, che egli aveva rimproverato per l'empietà e per la crudeltà.

A Damasco, i Ss. martiri Sabino, Giuliano, Massimo, Macrobio, Cassia e Paola, con altri dieci.

In Portogallo, Santa Vilgeforte, vergine: combattendo per la fede di Cristo Gesù e per la purezza, ottenne sulla croce la corona del martirio.

I Ss. Flaviano II, vescovo di Antiochia, ed Elìa, vescovo di Gerusalemme, esiliati dall'imperatore Anastasio a causa del Concilio Calcedonese.

Nel contado di Boulogne-sur-Mer, in Francia, S. Vulmaro, abate.

Sul monte Carmelo, S. Elia profeta.

In Vietnam, i Ss. Giuseppe Maria Diaz Sanjurjo e compagni, uccisi nella persecuzione del 1857-1862. S. Giuseppe Maria era nato in Spagna nel 1818. Domenicano, fu mandato nel Tonchino. Arrestato, fu segregato da tutti per due anni e condannato alla decapitazione nel 1857. Fra i 24 compagni martiri ricordiamo il Vicario Apostolico Mons. Garcia Sampedro, S. Domenico Mâu e S. Giuseppe Tuân, S. Domenico Câm, S. Tommaso Khuông.

In Cina, il b. Leone Ignazio Mangin e compagni, fra i quali si  ricordano il b. Pietro Tchou-jeu-sinu, il b. Pietro Wang-Tsouo-lung, la b. Rosa Wang-hoei, la b. Anna Wang, il b. Marco Ki-tien-siang. Alla fine del secolo XIX l'imperatrice della Cina pensò di servirsi della società segreta dei "Boxers", per stroncare il cristianesimo dalle radici. Nell’anno 1900 più di mille persone terrorizzate si rifugiarono in una chiesa. Sfondata la porta, i boxers esitarono davanti alla folla in preghiera; poche ragazze accolsero l'invito ad uscire per aver salva la vita. Gli altri furono tutti uccisi.

CLT -

Ad Antiochia di Siria (l'odierna Antakia), S. Marina, martire nel III secolo.