Se fissi lo sguardo nel sole,
vedi poi il sole ovunque, anzi non vedi più nulla,
perché il sole ha impresso la propria immagine ci tuoi
occhi.
Gesù è il sole che, se lo fissi - con amore -, tutto poi ti parla di Lui.
Lo vedi ovunque, e altro non ti colpisce.
Del resto, «tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e in vista di Lui».
Quando qualcosa ti aiuta a vederlo, a contemplarlo,
quella cosa entra nella luce della verità:
ogni cosa raggiunge lo sviluppo perfetto quando ti rivela un aspetto
del Nome che ti
salva: Gesù.
Egli è il modello che il Padre aveva quando ha creato ogni cosa:
ogni cosa rivela qualcosa di Lui!
E tu, quando in ogni cosa vedi un raggio della Sua luce,
allora solo puoi dire di non essere cieco!
don Vigilio Covi
1. Gesù 6.Vestito 11Sposo 16 Maestro 17 Verità 21Figlio di Dio
26Perla preziosa |
Una scatola di
fiammiferi.
Ne prendi uno
solo, con esso accendi il fuoco. Così queste pagine: ne leggi una sola, ti
avvia alla contemplazione di Gesù.
Una luce si
accende nel tuo cuore: chiudi il quaderno e stai con Lui, amandolo, guardando il
Suo volto.
1/
GESÙ
Il nome vero
che dà verità a
tutti i nomi.
Il Nome che dice
salvezza, completa
ed eterna.
Il Nome che dona
salvezza, da tutti
i nemici.
Ogni nome d'uomo diviene stabile quando il Tuo Nome,
Gesù, lo lega a sé.
Ogni nome d'uomo
diviene realtà se il Tuo Nome, Gesù, lo copre.
Ogni nome d'uomo
indica un Adamo
scomparso
fin quando il Tuo
Nome, Gesù, gli ridà vita.
Gesù
nome vero:
Salvatore!
Gesù, nome
ineffabile:
chi lo pronuncia
non dice un nome, Ti rende presente.
Gesù,
unica parola che
rivela il cuore dell'uomo.
Chi mormora il Tuo
Nome,
o lo grida o lo
proclama mette a nudo il proprio cuore e lo vaglia:
o è con Te
nell'amore del Padre, o contro di te nell'indifferente superbia.
Nome temuto il
Tuo, Gesù, che mette a nudo il vuoto d'amore, la menzogna, la tenebra.
Nome amato, Gesù,
fino alla
decisione e al sangue da chi s'è lasciato salvare da Te. Gesù.
Lc 1, 31
2/
IO SONO
Non ti occorrono
molte parole.
Ogni altra
definizione non fa che impoverire, limitare, distrarre.
Io sono:
Tu puoi dire così,
perché sei Dio.
Tu sei.
Tu sei colui che
è, l'unico che da sempre vive, l'unico che gode pienezza d'essere, completezza
d'esistenza, perfezione di amore.
Colui che ama
esiste.
Tu sei colui che
ama:
ogni uomo può
trovare in te l'appoggio sicuro per la sua vita,
per i suoi attimi
e per i suoi anni.
L'appoggio sicuro
c'è solo nell'amore.
Tu sei l'amore.
Tu sei, perché il
Padre ti dà vita, la sua vita d'amore.
Io sono.
Dove vuoi
guardare? a chi vuoi affidare il cuore e la mente?
Io sono.
Vieni e godrai
verità e vita, gioia e santità.
Io sono.
Tu sei mio.
Vengo, Gesù.
Ogni altra cosa è
spazzatura
ogni altra persona
è instabile come le onde, ogni altra realtà è ombra.
La realtà invece
sei Tu.
Sei Tu l'atteso da
tutti
Tu il compimento
della storia.
Gv 5,17
3/
PAROLA
Un fiato, una
voce, insieme di suoni è la parola dell'uomo.
Piccolo segno
perché arrivi al cuore d'un altro il lamento e la gioia,
lo stupore e la
scienza, l'amore e l'odio,
la conoscenza e
l'ignoranza, la fede e la speranza d'un uomo.
Parola: segno e
strumento
del cuore che
abbonda o che cerca.
Anche il cuore di
Dio abbonda d'amore e cerca l'amore.
Ed ecco la sua «parola»:
chi la ode
sente l'amore e la
sete d'amore del cuore del Padre.
Gesù, sei tu la
parola.
Tu sei parola che
porta al mio cuore l'amore più grande,
Tu sei parola che
cerca nel mio cuore tutto l'amore, per rubarlo alle cose, in cui si disperde,
e portarlo al
sicuro nel cuore di Dio.
Gesù, Tu sei la
parola.
Sei parola
sussurrata con dolcezza, parola gridata con forza, parola cantata con gioia.
Sei parola vera e
sicura, parola promessa e mantenuta, istantanea ed eterna.
Tu sei la Parola
di Dio,
e sei la Parola
del mio cuore: non ha più altro da dire, null'altro da donare.
Gesù.
Gv 1,1
4/
PROFUMO
Non lo vede
nessuno, ma ognuno ne gode la fragranza.
Il profumo del
fiore ne manifesta la presenza, il profumo del miele attira le api.
L'uomo cerca il profumo per la gioia e la serenità del cuore,
per nascondere e vincere l'odore
che allontana da sé.
Profumo vero e
profondo è Gesù
Egli attira chi è alla ricerca della pace,
rallegra chi arriva vicino, vince l'odore rivoltante
del peccato.
Gesù è il
profumo di Dio.
Gesù riempie di
fragranza la vita che l'accoglie.
E questa diviene
profumo che diffonde attorno a sé allegrezza e serenità, misericordia e amore.
Buon profumo di
Dio sei, Gesù!
È per questo che
le api cercano il fiore
e gli prendono il
nettare,
perché chi ha Te
nel cuore
è circondato di
persone affamate e assetate di giustizia,
e sono saziate e
ristorate da Te,
unico giusto che
occupi il giusto posto davanti al Padre: quello di Figlio.
Profumo del Padre
sei Tu, Gesù.
5/SERVO
Il servo non sa le
intenzioni del suo padrone.
Egli esegue gli
ordini
con precisione e
puntualità.
Il servo non chiede ricompensa,
vive contento della gloria del suo signore.
Il servo non
conosce riposo.
Servo di Dio è
Gesù.
Compie il volere del Signore, si nutre della sua volontà,
si lascia guidare da Lui anche quando altri, colpendolo,
lo vorrebbero allontanare dall'obbedienza.
Sua obbedienza è
l'amore.
Sua ricompensa è
l'amore.
Suo servizio è
l'amore.
Servo che ama è
Gesù.
L'amore irradia come il sole in ogni direzione,
verso Dio e verso l'uomo.
Il Servo di Dio
serve l'uomo!
Ogni uomo riceve
il suo servizio.
Anch'io sento i
miei piedi ristorati
dalle mani del
servo di Dio.
Ed Egli vuole
rimanere servo anche quando trova albergo nel mio cuore.
Vieni, Gesù: le
mie mani, le mie labbra e i miei occhi portino il tuo servizio ai figli di Dio.
Gesù, sei il
servo che non ha servi, ma amici.
Ef
5, 2
6/
VESTITO
Il vestito
nasconde ed il vestito rivela.
Il vestito
nasconde il corpo
e ne rende
relativa la materialità.
Il vestito rivela le mete dello spirito dell'uomo,
e ne evidenze le conquiste.
Il vestito rivela quale è il tesoro del cuore:
se la povertà o la ricchezza, se la vanità o la
semplicità, se la gioia o la tristezza.
Il vestito è importante non per ciò che nasconde,
ma per ciò che rivela. «Rivèstiti di
luce!».
«Rivestitevi di
sentimenti di misericordia,
di bontà, di umiltà, di mansuetudine e pazienza
«Rivestitevi di giustizia».
«Rivestitevi del
Signore Gesù Cristo».
Sei tu il mio
vestito, Gesù!
Tu nascondi ciò che non è importante
e distrarrebbe lo sguardo dalla contemplazione del Padre.
Tu, coprendomi, riveli attraverso la mia vita
le opere del Padre e la tua bellezza, la tua
grazia e misericordia.
Sei Tu il vestito
con cui il Padre copre la nudità del mio peccato,
Voglio rivestirmi
di Te,
perché non io, ma
Tu sei il Salvatore,
Tu solo sei degno di comparire al pubblico,
di attirare l'attenzione, di essere presente.
Io
voglio scomparire in Te. Gesù.
Col 3,12
7/
CADAVERE
L'assassino torna al luogo del suo delitto:
e ogni uomo, partecipe e complice di Caino, corre dove
il sangue scorre.
Vi è attirato,
senza sapere il perché.
Il perché c'è.
Ha sempre sete di
sangue.
L'uomo lo beve col cuore, non come lo leccano i cani,
come l'odorano e lo cercano gli avvoltoi.
Gli avvoltoi si
radunano dove c'è il cadavere.
Là trovano cibo e bevanda,
là trovano nutrimento e vita per sé e per i loro figli.
Là si incontrano,
là avviene ciò che non avveniva: lontani, distanti,
altri moventi non hanno per ritrovarsi.
Chi si lascerà
uccidere
perché gli uomini
trovino un luogo d'incontro?
Chi si lascerà
morire
perché gli uomini
mangino e bevano a loro salvezza e sazietà?
Chi lascerà espandersi nel cielo l'odore del proprio sangue
per chiamare dai quattro venti
ogni razza e popolo e nazione?
Gesù,
tu l'hai fatto.
Anch'io mi sono
affrettato ed ora vivo,
e il mio correre
ha attirato altri alla fonte della vita: Tu!
Tu, morto e ora
vivente anche in me.
Mt 24,28
8/
SIGNORE
Signore è il suo
nome: prostratevi a Lui.
Un nome grande che
indica padronanza.
Chi ha padronanza di sé è vero signore,
dei propri sentimenti e delle proprie azioni,
non chi, da padrone, cade vittima del vino,
della concupiscenza e dell'orgoglio come Oloferne:
chiunque è capace di staccargli la testa.
Signore è colui che vive nel mondo
senza lasciarsi dominare dalle azioni e reazioni del mondo.
Signore è chi ha
dei beni e non dipende da essi.
Signore è chi ha
di che piangere e di che godere,
ma non si lascia né
entusiasmare, né portare alla disperazione.
Signore è chi ha
amici e persone da amare sapendo godere del loro amore
senza pretenderlo,
e lasciandolo libero.
Signore è chi
cerca perché il suo cuore Signore è Gesù.
Signore sono io
quando
non più io vivo
ma Tu, Cristo,
vivi in me.
Mt
22,41-46
9/
SEGNO DI CONTRADDIZIONE
Quando due uomini
non trovano accordo su di un oggetto, o su un'azione,
o sull’amicizia con una persona,
ecco, quello è segno di contraddizione.
Io vedo e so che
Tu, Gesù,
sei la pace e che
la Tua Parola
è salvezza per
colui che la vive.
Lo so, perché Tu
me ne hai già riempito il cuore.
Il mio amico,
che s'è lasciato
abbagliare dalle lucciole tremanti del mondo
e se ne riempie la
vita, non accetta te, Gesù, in pienezza.
Tu sei segno di
contraddizione.
Null'altro può
ristabilire comunione.
Tu sei una spada.
Una spada taglia e
divide, separa con forza.
La mia vita è
stata separata ormai dalla vita di amici e parenti, di compagni e colleghi,
di uomini grandi e
famosi,
di personaggi
illustri e seguiti da molti.
Tu sei stato la
spada che ha liberato il mio cuore
dai legami
dell'uomo forte e intelligente,
dell'uomo potente
e caro al sangue.
Tu, come spada,
hai liberato.
Il cuore libero
ha cominciato ad amare liberamente
e ha trovato nuovi orizzonti e nuovi punti d'osservazione sereni,
completi, luminosi; ha trovato nuovo amore,
amore vero e libero, per
coloro da cui mi hai liberato.
Lc 2,34
10/
VINO
Il
vino, frutto di torchiatura,
rallegra il cuore dell'uomo.
Lo bevi nella gioia e lo condividi
per condividere la festa del cuore,
lo bevi nella
tristezza, perché il cuore abbia la forza di portarla.
Vino è quella
parte della vita
cui l'uomo tende
con le fatiche e sofferenze:
egli tende sempre alla gioia,
e nel lavoro è aiutato dalla speranza di goderne il frutto
nell'allegria, nelle consolazioni, nella libertà.
Vino è il gioco dell'uomo bambino,
dell'uomo che sente sempre d'essere figlio.
Il padre porta le
responsabilità.
E anche l'uomo
padre ha nostalgia d'essere figlio.
Il vino bevuto
nella gioia condivisa gli dà la libertà del figlio, libertà intermittente!
Gesù, tu sei il
vino dell'uomo.
Vero vino che
rallegra il cuore che dà libertà continua
perché Tu nel mio cuore sei la certezza del mio esser figlio,
figlio sempre dovunque d'avere un
Padre fedele e grande, che porta la mia vita.
Gesù, sei tu il
vino della gioia ed il vino del dolore.
Senza Te la vita
è incolore, insapore, piatta e vana.
Con te gioia e
pace profonda!
Tu sei il vino,
spremuto e torchiato per la nostra gioia!
Le 5, 37-39
11/
SPOSO
Si chiama sposo
da quando ha consegnato la sua vita alla sposa;
l'amore per lei lo ha attirato tanto, da
donarle se stesso.
E nello stesso
istante ha ricevuto in dono
la vita di lei,
della sposa.
L'ha ricevuta in
dono,
dono da custodire,
da godere, da amare:
diviene dono sempre più bello e gradito e prezioso
quanto più lui, lo sposo, dona se stesso
a lei.
Si amano.
L'amore dello
sposo per la sposa è intimo, segreto.
La sposa ama lo
sposo a porte chiuse.
Eppure tutti,
quando la vedono, anche da sola,
si accorgono che
il suo cuore è donato a lui.
E chi vede lui s'accorge che negli occhi c'è la gioia
di chi s'è dato una volta per tutte,
per sempre.
L'intimità degli
sposi, la più segreta,
diviene palese,
diviene dono per tutti, per tutto il popolo.
Tutto il popolo
gode per i figli degli uomini.
Lo sposo sei tu,
Gesù.
Hai scelto e
amato,
ti doni in segreto
all'anima mia.
Ma il segreto non
può rimanere,
perché la mia
vita diviene la tua
e da quel momento
nell'anima sposa
comincia a
crescere un uomo interiore, un figlio di Dio.
2 Cor 11, 2
12/
PORTA
La porta fa parte
della vita dell'uomo.
Ne custodisce l'intimità, ne salva la proprietà,
gli dona sicurezza.
La porta è il segno
della sua individualità e della sua apertura e generosità.
È bello per l'uomo aprire la porta: può uscire,
portare aiuto, far entrare donando
ospitalità.
È bello per l'uomo poter chiudere la porta:
può riposare e godere la gioia di intimità profonda
o di amicizie fidate, può custodire segreti e proteggere sé e i familiari
dalle intemperie del tempo e degli uomini!
La porta chiusa e
aperta
è arma e dono,
difesa e amore.
La porta della mia
vita!
La porta del cuore
di Dio!
Porta del cuore
del Padre sei Tu, Gesù.
Tu sei la porta
aperta alla sua conoscenza
alla sua amicizia
e intimità.
Tu sei la porta
chiusa all'orgoglio curioso e giudicante.
Tu sei la porta di
Dio.
Gesù.
Tu sei la porta a cui io busso,
la porta che trovo sempre pronta ad aprirsi. Io entro.
E tu stai
diventando anche porta del mio cuore.
Chi bussa a te
trova il mio cuore
aperto,
chi ti vuole
ferire trova il mio cuore
ostinatamente
chiuso.
Tu sei la porta.
Gv 10, 7.9
13/
VITE
Esili sono i suoi
rami, i tralci.
Li porta e li sopporta, perché sono molto lunghi e pesanti.
La vite vive per i tralci, continua ad alimentarli,
ad accrescerli, a nutrirli perché portino frutto,
frutto di gioia.
Non distingui il
frutto dei tralci da quello della vite: è lo stesso.
L'agricoltore che
pensa alla vite
pensa pure ai
tralci, e quando si occupa dei tralci si occupa della vite.
L'una e gli altri
sono un'unità indivisibile.
Tagli un tralcio,
e non è più tralcio; la vite è ancora vite.
Poti un tralcio
perché il suo frutto sia migliore
ed è il frutto
della vite.
La vite è Gesù.
Io sono tralcio,
insieme a molti altri.
Unita a Gesù
la mia vita porta il frutto di Gesù:
e Gesù il suo frutto lo porta in me e lo offre al mondo
come fosse mio.
Senza Gesù io non
sono più io, senza di me, Gesù, è ancora Gesù, il Salvatore!
Unito a te, Gesù,
io sono
più di me stesso:
sono figlio di Dio!
Gv 15, 1 ss.
14/
VITA
Cuore che batte, respiro silenzioso,
mani che stringono, occhi che penetrano,
orecchi attenti,
è la vita dell'uomo.
L'uomo vive, si muove, si dirige, si ferma,
parla, ascolta, agisce, ride, piange.
Ma che cos'è la
mia vita?
Sono io che vivo.
Ma in me trovano
posto ed espressione, pretese di vita
per spiriti
d'orgoglio e di vanità,
volontà di
affermazione personale,
di valorizzazione del mio nome di fronte agli uomini
che sembrano tenere in mano i cardini del
mondo.
In me vive un io che fa muovere mani e piedi,
che fa battere il cuore in modo caparbio e deludente.
La mia vita sono io.
Come liberazione
da schiavitù
arriva il giorno
in cui posso gridare:
non sono più io
che vivo!
non sono più io
che vuole,
non sono più io
che ascolta e parla e agisce,
non sono più io
che piange e ride.
Non sono più io
che amo ma Cristo Gesù in me!
Vita vera e piena
è quella di Gesù.
Vita è la mia
quando non più io vivo, ma Gesù.
Gesù è la Vita.
La vita che Dio mi
dona sei Tu Gesù.
Gv 14, 6
15/
VIA
La strada ha una
meta,
una meta per
l'uomo che la percorre.
La meta
rende importante,
o inutile, la strada.
La meta è attesa e desiderata,
la strada altrettanto cercata, tenuta cara e calpestata.
La meta della mia vita è la pienezza e la gioia dell'amore,
che trovo solo nel cuore del Padre!
«Nessuno viene a
me se non lo attira il Padre mio!».
Il Padre,
meta desiderata e attesa della vita, mi attira a Te?
Gesù, che sei la via, Sei Tu la strada.
Sei la via più importante,
l'unica che il cuore e la carne cercano e vogliono percorrere.
Camminando su di
Te,
sono certo di
arrivare là dove, ogni fibra del mio essere troverà la sua pace, Gesù,
una strada
faticosa sei,
una strada lunga e
ripida, una strada che vedo solo poco, fino alla prossima curva.
Ma una strada
sicura,
e da quando mi
trovo su di essa, son già certo della meta e ne godo la pace.
Gv 14, 4-11
16/
MAESTRO
Sa molte cose che
io non so.
Il maestro conosce il perché, il come, il quando,
e sa comunicarlo e farlo capire anche a me.
Adopero sempre un maestro nella mia vita,
perché ogni giorno mi trovo a scoprire che non so.
Qualcun altro sa:
diventa mio maestro.
A mano a mano che
cresco le cose che non so
diventano le più grandi.
Perché vivo? perché muoio? perché soffro?
perché lavoro? perché
amo? perché odio? perché gioisco?
di chi fidarmi?
chi è sicuro?
Adopero un maestro, un maestro vero, che venga dall'eternità,
che conosca il cuore di Dio,
che sappia come
cambia il cuore dell'uomo.
Adopero un maestro che non dica ipotesi, possibilità, probabilità,
che non comunichi incertezze.
Adopero un maestro che mi apra gli occhi su realtà eterne,
sul centro della vita dell'uomo, su ciò
che rimane.
Un maestro che
m'insegni a ragionare partendo dalle certezze fondamentali.
Un maestro che
m'insegni a tacere, ascoltare, ammirare, stupire,
che m'insegni a
dire solo
ciò che viene dal
cuore di Dio
e aiuta il cuore
dell'uomo a crescere verso di Lui.
Il mio unico
Maestro sei Tu, Gesù.
Tu solo hai parole
di vita eterna.
Mt 23, 10
17/
VERITA'
Che cos'è la
verità?
Tutto ciò che
succede è verità?
Verità è ciò che rispetta la mia vita,
ciò che ne mette in luce le vere origini, le ultime
destinazioni.
Verità di una
cosa è il motivo per cui esiste!
Verità di un
fatto è il suo ultimo perché: quali implicazioni avrà per l'eternità?
Tu sei verità,
Gesù.
Il Padre ha creato ogni cosa secondo il tuo Modello:
ogni cosa rivela un raggio del Tuo Volto
ed il Tuo Volto rivela l'origine di ogni cosa.
Ogni cosa è
destinata alla Tua Gloria: solo in Te
tutto l'universo
trova il suo posto.
Ogni cosa succeda tu già la conosci
e nella Tua Volontà
di salvezza trova la sua destinazione.
La verità di
tutti gli avvenimenti sei Tu.
Della gioia sei Tu
la causa
della sofferenza
sei Tu il Redentore.
In Te, Gesù,
discerno
nulla più mi fa
male,
tutto mi avvia a
godere la luce e la bontà e la pazienza e l'amore del Padre.
Tu sei verità!
Gv 14,6
18/
LUCE
La luce avvolge
ogni cosa
ed ogni cosa vien
conosciuta grazie alla luce.
La luce rende utili i miei occhi,
la luce dà il proprio valore ad ogni cosa
e ad ogni cosa
permette di servire secondo la propria natura.
La luce è
sicurezza, è difesa, è gioia, è chiarezza, è salvezza.
La luce del sole
rende vana
la luce della
luna, rende inutile quella della lucerna.
C'è una luce davanti alla quale scompare la luce del sole.
Sei Tu, Gesù, la mia luce.
Il cuore
illuminato da Te
non ha più
bisogno del sole né della luna.
Il cuore illuminato da Te vede nel buio,
scruta nella notte, s'accorge del tuo amore e vive fiducioso in ogni momento.
Il cuore illuminato da Te
rende grazie al Padre per ogni cosa,
perché ogni cosa viene ricevuta come dono d'amore.
La Tua luce fa
vedere oltre ciò che la luce del sole permette di conoscere.
La Tua luce penetra il significato immateriale, eterno,
la destinazione di ogni creatura
alla salvezza finale dell'uomo.
La Tua luce è
Luce. Tu sei Luce.
Senza Te non vedo,
non so, non capisco.
Tu sei sicurezza,
difesa, gioia, chiarezza, salvezza.
Gv 8,12
19/
CHIOCCIA
Vuole averli
sempre sott'occhio i suoi pulcini.
Per loro ha sacrificato giorni di vita,
le sono costati costanza e fedeltà.
Ancora la sua vita
è per loro perché sono indifesi e inesperti.
Quando s'avvicinerà
il falco ella sarà l'unica salvezza.
Tutti dovranno nascondersi sotto le sue ali:
si sentiranno costretti ed il becco dell'uno
diverrà spina per l'altro.
Ma non c'è altro
modo per vivere, crescere e imparare: tutti insieme,
perché la
chioccia è una sola.
Uno solo è colui
che ci ama.
Chi vuol salvezza
e vita corra da Lui:
vi troverà altri,
molti altri: tutti quelli che vogliono salvezza si troveranno là.
Lontano da lui
sarai sempre in pericolo.
Egli come chioccia
ti aspetta e ti prepara un posto di festa con tutti,
che diventeranno
fratelli, un posto caldo e sicuro.
Chi cercherà te,
troverà Lui!
Lascia quella
libertà che non ti garantisce la vita,
rimani laddove ti
vede, e dove tu vedi, Gesù.
Mt 23,37
20/
FIGLIO
DELL'UOMO
Debole è il
figlio dell'uomo,
incapace di vivere solo, senza protezione e sicurezza,
insidiato da mille pericoli a tutte le età.
Il figlio
dell'uomo è in balìa degli uomini
condizionati dal
loro peccato, compromessi con molte passioni,
schiavi gli uni
del cuore degli altri.
Figlio dell'uomo
che lotta
con questi nemici
dell'uomo sei Tu, Gesù.
Figlio dell'uomo
che ti lasci
nutrire, vestire, accogliere
dagli uomini,
ti lasci chiamare,
avvicinare, commuovere dagli uomini,
ti lasci amare dal
loro cuore che solo perché ti ama
si solleva dal
fango in cui era caduto.
Figlio dell'uomo
amato dagli uomini
lotti per l'uomo
contro i suoi
nemici
che l'uomo stesso,
spesso, non sa di avere
e perciò non si
sente amato e difeso da Te.
Figlio dell'uomo,
l'uomo per Te è
padre
che Tu onori con
l'obbedienza al Padre,
cui Tu obbedisci
per volere del Padre,
che Tu servi come
figlio amoroso.
Unico degno figlio
dell'uomo
sei Tu, Gesù,
degno del Creatore
dell'uomo.
Lc 12, 8
21/
FIGLIO DI DIO
Figlio!
è nato, dono
d'amore.
Porta sul volto i
segni d'un padre,
ma non te
n'accorgi se non quando lo vedi sulle sue braccia.
Muove i suoi passi e le mani con i gesti del padre,
e lo vedi solo quando camminano insieme.
Ha il tono di voce e gli stessi pensieri del padre,
ma lo noti solo sei ne hai udito le parole.
Figlio di Dio!
Non hai mai visto
il Padre, ora ne scorgi i moti del cuore, ora ne vedi i gesti d'amore,
ora godi del suo
sguardo per te.
Il Figlio ti da
quel che tu non potevi avere:
la conoscenza vera
e sicura del cuore del Padre.
Gesù, Tu sei
Figlio di Dio.
Ti guardo
ti osservo
ti ammiro!
Chissà che il mio cuore, le mie mani, i miei occhi
non arrivino a riflettere qualche raggio di
luce del tuo amore di figlio?
Mt 3,17
22/
AGNELLO
Gode d'inesperienza e vive ancora saltellando
sicuro del latte e dello sguardo della
madre, e del pastore.
Si lascia prendere
in braccio e posare a terra.
Non sa e non dubita e non teme
che chi lo prende lo può anche sollevare per sgozzarlo,
e farlo diventare
cibo e festa per gli uomini.
Agnello sei tu,
Gesù.
Abbandonato alle
braccia del Padre,
fiducioso di ogni
mano
che s'avvicina al
tuo volto: carezza, o schiaffo? bacio, o tradimento?
Tu sei l'Agnello
di Dio.
Tu vedi solo la
Sua mano,
quella di Dio, ed
è mano d'amore.
Non temi, né ti
commuovi per le altre mani:
delle loro carezze
non ti puoi fidare,
i loro schiaffi
non ti possono nuocere.
Tu sei l'Agnello
di Dio.
Ed Egli un giorno
ti solleva,
perché vuole
nutrire gli affamati
che muoiono senza
pane
e colmare di gioia
i cuori finora intristiti nelle tenebre.
Cibo e festa sei
tu, Gesù
Agnello di Dio.
Gv 1, 29
23/
PASTORE
Sempre davanti
alle pecore,
nei terreni piani
e in quelli aspri,
nella calura e nel
temporale, nel giorno e nella notte.
Sempre e dovunque
davanti alle
pecore.
Anche quando viene il lupo e se c'è il pericolo del ladro:
anche allora è davanti.
Il pastore
uno spazio di vita
e di libertà,
di non avere altra
gioia
che la gioia e la
sazietà del gregge.
Il pastore
ha donato i suoi
occhi alla ricerca dell'erba e dell'acqua per le pecore,
alla difesa dal
lupo e dall'aggressore,
alla cura di
ognuna e all'unità del suo gregge.
Ha donato i suoi orecchi all'attenzione dei belati degli agnelli,
ad ascoltare voci
vicine o allontanatesi.
Ha consegnato mani e piedi per la vita e
per la gioia di ognuna e di tutte le pecore
che senza di lui
non avrebbero nulla, né cibo, né sicurezza, né pace, né compagnia.
Sono io una tua
pecora.
Sei tu il nostro
pastore, Gesù.
Gv 10, 11
24/
PANE
C'è una fame
che l'uomo non sa
di soffrire se non in qualche momento particolare.
Solo quando viene
meno l'amico, la madre, il fratello,
e i sogni sfumano,
solo allora l'uomo
s'accorge della fame del cuore,
Una fame
insaziabile
che vede ovunque
pane, lo cerca, lo afferra, lo sbrana
e si ritrova più
fame di prima.
Pane vero
costoso e gratuito
sei Tu, Gesù.
Vero pane
è la tua vita, la
tua parola, il tuo cuore.
Pane vero che
sazia ogni desiderio profondo,
che lascia la pace
e abbandono nell'intimo.
Vero pane
dell'uomo, vero pane della vita d'ogni giorno
e della vita degli
anni futuri.
Se mi nutro del
tuo amore e dei tuoi pensieri il mio cuore si sazia!
Pane costoso sei,
Gesù! Per poterti mangiare,
per poter gustare
il sapore di Te
devo lasciare ogni
altro cibo, svuotare ogni riserva!
Pane gratuito sei,
Gesù!
Non ho alcuna
ricchezza che paghi
il prezzo del tuo
Pane, di te che sei pane.
Il Padre ti dona a
me gratuitamente,
con amore
generoso. Gesù, mio pane, nostro pane!
Mc 14,22
25/
TESORO NASCOSTO
Di chi è il
campo? Lo voglio comprare!
Ma perché compri
quel campo?
Non rende nulla,
non ti dà da vivere,
non ci puoi
costruire nulla!
Lo voglio
comprare,
anzi non voglio
possedere altro:
dammi solo quel
campo, ti do tutto quello che ho.
Per me quel campo
vale la vita,
quel campo è il
sogno di sempre,
anzi, è più
bello dei sogni.
Solo per me ha
valore, solo a me dà gioia,
perciò tutti mi
dicono pazzo.
Sì, per voi sono
impazzito,
ma non arrossisco
e non vi darò delle noie.
Io conosco
ciò che voi non
conoscete:
io conosco il
tesoro nascosto nel campo.
il campo è come tutti gli altri,
ma in questo c'è il tesoro: un tesoro per me che rende
preziosa la mia vita per voi.
il mio tesoro sei
Tu, Gesù.
Mt 13, 44
26/
PERLA PREZIOSA
Molte perle negli
scrigni degli uomini.
Grande valore ogni
perla.
Io ho la mia perla
tu hai la tua perla.
A nessuno manca
una perla
O una collana di
perle.
Nella collana
brillano le perle preziose.
Non tutte le perle
sono uguali.
Ci sono quelle più
belle, quelle più grosse.
Potessi avere
quella più grossa!
Le perle della
vita sono molte,
ogni uomo ne
possiede. Anch'io.
Non mi accontento
di qualche perla,
voglio quella più
grossa, quella che sazia ogni ricerca
e mette fine ad
ogni timore
che la mia perla
perda valore di fronte ad altre.
Voglio trovare
quella più grande!
Ho trovato la
perla preziosa: è nel Tuo cuore, Gesù.
Entro anch'io nel
tuo cuore
e godo della tua
perla,
metto il tuo cuore
nel mio e nulla più manca,
nulla più vince.
Gesù,
sei Tu la perla
preziosa.
Mt 13, 45
- Fil 3,7-8
27/
PIETRA D'ANGOLO
Molte sono le
pietre di un edificio.
Ognuna appoggio
per le altre
e ognuna
appoggiata sulle altre.
Il peso è grande,
enorme,
ed ogni pietra ne
sente un po',
solo un po’ e
non ne viene schiacciata.
Ma una è la
pietra d'angolo, una sola cui fanno riferimento tutte.
È la prima che
viene scelta,
scelta
accuratamente e con cura nascosta sotterra.
Nessuno la toccherà
più, nessuno la vedrà più,
nessuno la
sceglierà più. È là,
nascosta.
Su di essa tutte
le altre s'appoggiano
e vantano stabilità
e bellezza, utilità e forza.
E ognuna può
vantare qualcosa solo
perché c'è
quella nascosta.
E tutto l'edificio
può gloriarsi
solo di quella
pietra che per prima è stata nascosta sotterra.
Gesù,
tu sei la pietra
d'angolo,
dai stabilità a
chi si appoggia su di Te!
Mt 21, 42
28/
RE
Gesù
hanno detto che
sei re.
E anche tu lo hai
proclamato.
Questa parola
mette paura nel cuore dei potenti e dei grandi.
Ma Tu non metti
paura.
Tu sei un re senza
sudditi.
Tutti quelli che
ti vogliono seguire li fai diventare re, li fai regnare sui troni.
Chi comincia solo ad ubbidirti comincia a vivere libertà,
chi si sottomette a Te capisce che prima era schiavo,
credendo d'esser
libero, e solo ora gode finalmente pienezza di vita, di gioia, di libertà!
Tu non ti fai
servire ma servi,
coordinando le
doti degli uni e degli altri
al bene di
ciascuno e di tutti.
Nel tuo Regno c'è
ordine e pace!
Sei re,
vero re, unico re.
Gli altri, quelli che gli uomini chiamano re,
quelli sono servi, schiavi, sottomessi al timore dei loro sudditi,
incapaci di gustare vera libertà.
Gesù,
entro nel tuo
" regno ":
mi lascio guidare,
regnare, indirizzare da Te.
Gv 18,33-37
29/
GLORIA
Gloria d'un uomo
è la sua opera,
che lo rende
grande tra gli uomini,
che fa preziosa la
Sua Parola,
stimata e
desiderata la sua presenza.
Ma soffio è la
gloria dell'uomo, ombra che passa,
nube senz'acqua.
Gloria del popolo
è l'uomo più
grande,
che rende il suo
popolo famoso nel mondo.
Gloria del popolo
tuo
sei Tu, Gesù.
Tutti si vantano
di Te,
tutti prendono il
nome da Te,
tutto il tuo
popolo è orgoglioso
d'avere Te!
Sei la gloria del
tuo popolo:
senza di Te è il
buio,
la tenebra, il
nulla, l'essere senza peso.
Tu dai valore e
peso
al tuo popolo.
Tra le nazioni
solo il popolo
che può vantarsi
di Te
ha garanzia di
sapienza,
e di vita, di
durata e di stabilità,
di maturità e
pienezza.
Tu, Gesù, sei la
gloria
di tutta l'umanità!
Il cuore del Padre
s'intenerisce
davanti ad ogni
uomo,
perché creato
secondo la tua immagine!
Gesù, sei la mia
gloria.
Porto Te nel cuore
e Te come bandiera
perché sei Tu la
gloria vera dell'umanità:
Tu, che sei la
gloria del Dio vivente!
Lc
2, 32
30/
TESTIMONE
Dice tutto quel
che ha visto
e ripete quanto ha
udito
il testimone
fedele alla realtà.
Ma non giova e non
cambia nulla
il testimone di
fatti passati,
ci serve il
testimone del futuro,
colui che vede
oltre il tempo,
egli confronta
l'uomo sull'uomo
colui che ha visto
al dì fuori dello spazio,
colui che conosce
ciò che sta fuori
del cuore
dell'uomo.
Il testimone
vero e fedele
è colui che
scruta il cuore del Padre,
ne vede i segreti,
ne coglie l'amore.
Gesù, sei tu il
testimone:
tu hai visto, tu
sai, tu puoi dire.
Tu stesso dopo
averlo scrutato
ti sei lasciato
plasmare dall'amore
nascosto e
irraggiungibile.
Tu
sei testimonianza.
Non occorrono le
tue parole. Tu puoi tacere,
noi vediamo
ugualmente:
nei tuoi gesti,
nei tuoi occhi,
sul tuo volto, noi
scorgiamo
le insondabili
ricchezze del cuore del Padre.
Tu, formato nel
seno del Dio invisibile,
rivestito di
carne,
rendi concreto ai
nostri occhi
ciò che essi
altrimenti non potrebbero scorgere.
Testimone fedele e
completo, Gesù!
Gv 14,7-11.24
31/
GIUDICE
Egli conosce le
leggi
e ascolta la vita
dell'uomo.
Confronta questa
con quelle
e ne proclama la
conformità
o l'inadeguatezza.
L'uomo giudice
è giudice
inadeguato:
perché la legge
dell'uomo è opera d'uomo:
non ha stabilità
né certezza!
Vero giudice
dell'uomo
è colui che
conosce appieno
la legge di Dio e
la sapienza e la pazienza
di cui la legge è
intrisa,
è colui che,
insieme,
conosce a fondo il
cuore dell'uomo
in ogni
dimensione.
Vero giudice
dell'uomo
sei solo Tu, Gesù.
Tu sei il giudice
vero
cui sta a cuore il
destino dell'uomo.
Tu giudichi per
salvare l'uomo
e condannare
l'accusatore.
Tu giudichi per
liberare l'uomo
dai suoi nemici,
per smascherarli
rendendoli impotenti
sul cuore
dell'uomo stesso
che li ospita.
Tu sei giudice
vero
che sai che la
legge è donata
per la salvezza!
Tu sei il mio
giudice, mia difesa.
Fossero tutti
contro di me
so che tu sei per
me,
Gesù!
Gv 5,27 1 Cor 4, Ps 81,5
32
AMEN
Un punto fermo.
Torre sicura che
non crolla.
Montagna di
roccia.
Tra gli uomini non
trovi alcuno
su cui tu possa
fondare la vita.
L'Amen di Dio è
qui.
Su di lui puoi
poggiare
non solo la tua, ma l'esistenza di tutti gli uomini,
di chi crede e di chi non crede ancora, di
chi vive e di chi ancora non vive.
L'Amen di Dio non
cambia: dura in eterno.
Gesù,
sei l'Amen di Dio.
La Parola che un giorno Egli ha pronunciato per sempre.
Parola uscita dalla Sua bocca.
Parola che ritorna a Lui
dopo aver irrigato e fecondato la terra,
dopo aver prodotto frutto
di vita e di gioia per gli uomini.
Noi abbiamo udito l'Amen di Dio, lo abbiamo visto e contemplato,
lo abbiamo toccato con la nostra vita poggiata su di Lui:
non è venuta meno, anzi, s'è arricchita, rinvigorita,
divenuta luminosa e ricolmata di ciò
che, con sete bruciante, ricercava: amore,
pace, serenità, abbandono.
AMEN.
Apoc 3, 7.14 2 Cor 1, 20 1 Gv 2, 27-29
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