Riflessioni
Alla tua
luce noi vediamo la luce!
Qualcuno ha
già letto alcune di queste pagine, o su Vita
Trentina o su Voci di Primiero. Rileggerle
fa bene anche a me, che le ho scritte.
Non c'è
nesso tra l'una e l'altra: alcune sono nate per momenti particolari dell'anno
liturgico; ma, come taluno si permette di prolungare il carnevale fino
all'inizio del prossimo, così forse a qualche altro non fa male rivivere un po'
di Quaresima quando essa è ancora lontana! Non mi preoccupa poi nemmeno il
fatto che non ci sia legame logico tra le varie pagine. Chi semina l'orto, può
seminare nello stesso giorno insalata, fagioli e anche qualche bel fiore
variopinto: spunteranno e daranno frutto a tempo opportuno!
don Vigilio Covi
Che cos'è la
verità?
“Il mio Dio
non è solo!”
“Gloria al
Padre e al Figlio e allo Spirito Santo”
“Ricevete
lo Spirito Santo”
Gli “spiriti” e lo “Spirito Santo”
“... Nell'attesa della sua venuta!”
«... Un solo ovile» ... «Un unico corpo»
“Cenere e Vangelo”
“Notte di compromesso”
“Alleluia!”
“È veramente cosa buona e giusta ...”
“Fate
questo in memoria di me” (I)
“Fate questo in
memoria di me” (II)
“Il Corpo di Cristo. Amen”
“La Messa
è finita. Andate in pace”
“Un po'
d'amore ai fratelli per la gloria di Dio!”
“Tu ed io: specchi di Dio”
CHE COS'È LA
VERITÀ?
Non è solo Ponzio Pilato che fa questa domanda. Chissà
quanta gente se l'è chiesto, più o meno seriamente! Ho conosciuto addirittura
un giovane che per cercare la verità è arrivato fino in India!
C'è chi si dà le risposte da sé e c'è chi se le lascia
dare dagli altri. C'è chi pensa che la verità siano alcune idee messe insieme
per benino e che accontentino la ragione e c'è chi sa che la verità sarebbe
troppo poco se fosse fatta di alcune idee e ideologie. C'è addirittura Gesù
che dice: “Io sono la verità”. Io gli credo. Come gli credo tutto il resto,
gli credo anche quest’affermazione. Da quando ho cominciato a credergli non ho
più avuto sete di altre verità: mi sono accorto di aver finalmente trovato!
Che cos'è la verità? La mente dell'uomo sembra dover
chiudere i battenti di fronte a troppe cose: troppe domande restano tenebra
fitta. Il libro delle risposte rimane chiuso, sigillato. Dio sa. Dio conosce. La
verità, come esprime il termine greco da cui deriva questa parola, è ciò che
sta alla luce, ciò che è venuto fuori dalle tenebre. Gesù, che mostra i
misteri di Dio, è la verità. Egli non solo dice la verità, ma è la verità:
Egli infatti ci ama con l'amore di Dio, il suo perdono è quello di Dio... Egli
ci fa vedere Dio: «chi vede Me, vede il Padre”. Per questo capisco che Gesù
è la verità. Se lo guardo vedo ciò che altrimenti mi rimarrebbe nascosto per
sempre: la vita di Dio. Se guardo Lui, capisco le domande più strane degli
uomini e quelle più dolorose: Egli è la risposta di Dio alla sofferenza, al
peccato, alla morte e alla vita di tutti.
E quand'è che io dico la verità? quand'è che io sono
profondamente veritiero? È sufficiente che io non pronunci bugie o racconti le
cose che veramente accadono per essere veritiero? lo dico verità quando la mia
vita - e in essa le parole e le azioni - mette allo scoperto qualcosa di Dio. Se
io perdono, se amo con disinteresse, se prego, se paziento... io mostro nella
mia vita qualcosa di ciò che sa fare il mio Dio. Allora la mia azione o il mio
atteggiamento è verità, metto alla luce ciò che di Dio non si vede guardando
i fiori e le stelle e ancor meno osservando il mondo dominato dal male e
dall'egoismo.
Può succedere peraltro che dalla mia bocca escano parole
vere, descrizioni di fatti veramente accaduti: è la verità? So il mio racconto
non esprime l'amore di Dio, se il mio racconto non è nello spirito del perdono
e di comprensione, allora io, pur dicendo la “verità" sono menzognero,
resto sotto il dominio del padre delle tenebre, non metto in luce nulla di Dio,
non faccio Verità! Anche Satana può far uscire dalla sua bocca stupende verità
e ciononostante rimane menzognero egli non attira a Dio, ma a sé. il Vangelo ne
riporta esempi chiari. E la vita e le opere di tanti che giudicano, denunciano,
accusano, pubblicano i peccati altrui credendo di fare un servizio alla verità,
non fanno un servizio a Gesù Cristo, che è la Verità unica e vera, e non
fanno un servizio agli uomini, che restano scoraggiati, irritati, orientati al
male.
Chi fa conoscere il male del mondo senza portarne la croce
del riscatto non fa che dar gloria a colui che è riuscito a provocare quel
male: dà gloria al diavolo.
Il cristiano che sa dar gloria a Dio con la propria vita
fa vedere le Sue opere e si fa strumento di Dio perché Egli possa essere
presente e agire.
Il cristiano perciò, insieme con Gesù, è Verità!
Pilato non ha ricevuto parole da Gesù in risposta alla
sua domanda, ma la risposta l'ha avuta: non ha saputo capirla perché non era
disposto a viverla.
E nemmeno oggi c'è qualcuno che può capire che cos'è la
Verità se non è disposto a viverla.
“In fondo, a me non ne viene niente, che siano Uno o Tre
o Quattro!”. Così talvolta qualche cristiano poco riflessivo liquida il
mistero della vita Trinitaria del nostro Dio.
Vi è facilitato dal fatto che tutte le ragioni non
cristiane e tutta la filosofia che s'interessa di Dio parlano di un Dio unica
persona. Ciò non fa meraviglia, perché il mistero Trinitario lo conosciamo
solo dalla testimonianza di Gesù! Ma anche qualche setta oggi fiorente, e che
si spaccia per cristiana - nei suoi ragionamenti fa capire che la Trinità, così
come l'adoriamo noi cristiani, è un'assurdità, un qualcosa di impensabile,
addirittura - se usiamo le loro parole - di demoniaco!
Cosa devo pensarne io? Devo fidarmi della mia intelligenza
e limitarmi a credere solo ciò che capisco? posso fidarmi della testimonianza
di Gesù? ... o è anche quella un'invenzione?
Veramente, da qualche tempo, sto cominciando a godere che
il mio Dio sia Trinità: e sono giunto a un punto tale che... guai se il mio Dio
non fosso Trinità, se non fossero Tre le Persone dell'unico Dio! Se fosse una
persona sola... sarebbe mostruosamente egoista: sarebbe stato obbligato a creare
il mondo per poter aver qualcuno da amare! dovrebbe temere l'uomo che lo offende
e lo abbandona, dovrebbe fare il dittatore. Non potrebbe essere per me esempio e
modello di amore, di umiltà, di generosità!
Chi s'immagina infatti che Dio sia un'unica persona,
arriva a criticarlo e a sottometterlo a se stesso giudicandolo cattivo,
despota... ecc. ecc.
Sono felice invece di poter conoscere (pur senza capire
tutto) un pochino la vera vita di Dio Trinità:
il Padre prima ancora che il mondo fosse poteva amare il
Figlio, ed il Figlio poteva amare il Padre e lo Spirito Santo. Non ha avuto
bisogno del mondo il mio Dio per esser se stesso, per essere Amore. Il mondo è
nato da un amore non egoista, ma puro: il Padre vuoi regalare al Figlio dei
fratelli, allo Spirito un campo d'azione nuovo. Il Figlio potrà mostrare
gratitudine al Padre con un amore spinto fino alla morte per fare spazio nei
cuori che diventeranno il tempio dello Spirito Santo! E lo Spirito può condurre
il creato intero alla lode e all'adorazione del Padre e del Figlio.
Il Padre ha una fiducia totale nel Figlio suo: non dice ai
discepoli di Gesù: «venite a me che sono io il Padre”I invece li manda a Gesù:
“AscoltateLo”. Lo stesso avviene per Gesù: Egli vuoi portare tutti al Padre
dopo che sono stati ammaestrati dallo Spirito.
E lo Spirito fa nascere nel cuore dell'uomo libero il
grido: Abbà! Padre! e fa piegare le ginocchia degli uomini davanti a Gesù:
"Signore"!
Il Dio Trinità è un vero Dio, il vero Dio, e non ve n'è
altri. Ed io sono contento che il mio Dio sia così. Egli può essermi modello
di servizio, di amore, di umiltà, di fiducia ... !
Un altro Dio mi sarebbe solo modello di padronanza e
diventerei facilmente... superbo e insofferente come il Dio che mi immaginerei.
Grazie, Padre, Figlio, Spirito Santo, unico Dio: siete la famiglia ideale: posso
guardarvi e imitarvi, posso amare come Voi amate, posso godere della Vostra
amicizia, senza obbligarti a godere della mia!
GLORIA AL PADRE E AL FIGLIO E ALLO SPIRITO SANTO...
... dico volentieri questa preghiera, perché è la più
corta ... Talvolta però mi sembra di dire una bugia. Una bugia di quelle di cui
non ci si confessa nemmeno, tanto... è così grossa!
Dico "Gloria al Padre"... e sono preoccupato di
tutto il mio avvenire, del vestito, del cibo, della casa, delle tasse, della
salute, ecc., come se fossi senza Padre. Le preoccupazioni invadono la mia vita
come maggiolini le foglie di pruno!
Come può ricevere gloria il Padre? Di Lui sappiamo che
conosce le nostre necessità! Gli darei gloria se rimanessi nella pace,
accontentandomi di ciò che ho, fidandomi di Lui, della sua provvidenza che non
mi lascia mancare nulla di ciò che serve alla vita!
Dico "gloria al Figlio". Sì, è degno il Figlio
di ricevere gloria da me, poiché per merito suo non sento più il peso dei miei
peccati. È degno di ricevere gloria da me, ma non solo a parole!
La mia vita potrebbe esser tutta gloria sua se non mi
lasciassi tappare la bocca e paralizzare le gambe spesso da quello sporco
rispetto umano che, sia nell'assemblea, a Messa, sia durante le altre
centosessantasette ore della settimana mi vince ben più che l'amore per il
Figlio!
Eppure non dimentico che Egli ha detto: “Chi mi
riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio».
Dico "gloria allo Spirito Santo". Forse questa è la bugia più
grossa, perché mai mi sono preoccupato di sapere chi sia lo Spirito Santo. So
però che è in me come in un tempio: come posso dargli gloria? Se io sono suo
tempio, penso che Egli voglia cantare e lodare e ringraziare il Padre ed il
Figlio, e forse vuole pregare, e forse vuole amare e parlare: tutto ciò dentro
di me!
Lo fa anche se io non me ne accorgo?
Gli do certamente maggior gloria se gli metto a
disposizione anche la mia intelligenza e la mia coscienza e la mia voce: lo
ascolterò ' seguirò i suoi gemiti, dirò con le mie labbra i suoi
ringraziamenti, gli presterò i miei occhi per vedere se qualcuno ha bisogno di
amore, e le mie mani per realizzare quei gesti d'amore che vedo possibili! Così
do veramente gloria almeno allo Spirito Santo ed Egli mi aiuterà a dar gloria
anche al Padre e al Figlio: proprio come era in principio, quando il Padre
riceveva gloria dal Figlio
ora la può ricevere da me, Suo nuovo figlio, e così sarò
nei secoli dei secoli, quando nessuno più mi distrarrà, perché Lo vedrò a
faccia a faccia! Amen!