Vangelo secondo Luca
Capitolo 6,24-35
24 Quando gli
inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo
a Giovanni: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna
agitata dal vento? 25 E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re.
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Signore Gesù Cristo, ti ringraziamo perché ci
aiuti a guardare con serietà e con purezza nella vita degli uomini. Ora tu parli di Giovanni, che sta soffrendo in prigione a causa della violenza e cattiveria dei potenti. La folla, che era stata attratta dalla figura ascetica del Battista, che per lui aveva affrontato la fatica del deserto, ora deve conoscere quell'uomo, deve sapere chi egli è per Dio, quale la sua importanza e l'unicità della sua missione. Egli non è stato una canna agitata dal vento: chi si sarebbe mosso per un uomo ossequiente ad ogni potente che vuol comandare? Non occorre fare un passo per incontrare gente del genere. Se la folla si è mossa per vederlo è perché ha riconosciuto nella sua fermezza il proprio desiderio, ha riconosciuto verità divina! Nemmeno la bellezza esteriore ha attirato la folla: la bellezza esteriore, che s'accorda col peccato, viene sfoggiata dai potenti e dai ricchi. I poveri non la cercano, non li soddisfa. La bellezza di Giovanni è tutta nascosta agli occhi dell'uomo: solo Dio e i suoi amici la vedono, sta nella sua fede e nella sua fedeltà, nella grandezza del suo amore, nel distacco dalle cose e da se stesso! Gesù continua a interrogare e a rispondere. |
26 Allora, che
cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta.
27 Egli è colui del quale sta scritto: Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, egli preparerà la via davanti a te. 28 Io vi dico, tra i nati di donna non
c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio
è più grande di lui. |
Ormai i discepoli di Giovanni sono partiti: egli
può fare l'elogio del suo precursore! Giovanni non è soltanto un profeta,
uno che annuncia la parola del Dio vivente. Egli è di più, egli ha preparato
il campo alla semina della Parola, ha preparato i cuori all'umiltà per l'accoglienza
di Colui che è, ha indicato presente l'Agnello, ha cominciato a godere per
la presenza dello Sposo! Nessun altro ha espletato questo compito e nessun altro lo imiterà, perché Colui che deve venire è venuto, Colui che salva è già qui, Colui che ama si sta ormai rivelando. Giovanni è tra gli uomini il più grande, colui che raggiunge la maturità umana in pienezza. Non c'è uomo più grande di colui che sa indicare agli uomini il loro Salvatore! Egli è grande, ma la sua grandezza non la si può mettere a confronto con quella dei figli di Dio. Egli è nato di donna; chi è nato dall'Alto è in un'altra dimensione! I figli di Dio hanno accolto il Figlio, sono uno con lui, sono inseriti in colui che Giovanni indica a tutti come il luogo di Dio, come la meta finale, come l'amore stesso di Dio. Il più piccolo nel Regno è già membro del Corpo di Cristo, è pietra viva, è unto di Spirito Santo, è Figlio del Padre. Il più piccolo di coloro che sono rinati dall'Alto vive in una dimensione nuova, superiore a chiunque nato da donna! |
31 A chi dunque paragonerò
gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? 32 Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!33 E' venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. 34 E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. 35 Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli". |
Veniva da Dio la parola di questo profeta e indice di Cristo. Veniva da Dio la sua richiesta di penitenza. I peccatori che lo hanno ascoltato hanno riconosciuto l'amore e la verità del Padre, invece coloro che si ritenevano già a posto hanno dichiarato inutile e superfluo l'intervento di Dio, hanno ritenuto se stessi superiori a lui. Dio non sa più come fare a salvarli. Egli ha provato a richiamare con severità, a offrirsi con dolcezza: ma
essi non ascoltano, non prendono nulla sul serio. I bambini capricciosi
che non stanno mai al gioco sono la loro fotografia: non si può fare altro
che lasciarli a se stessi, non si può che rivolgersi altrove e abbandonarli. |