Vangelo secondo Luca

Capitolo 9,46-50

46 Frattanto sorse una discussione tra loro,

chi di essi fosse il più grande.

 

 

Signore Gesù, la tua parola deve occupare la mia mente e il mio cuore, perché così ha detto il Padre. E invece ecco quali argomenti si muovono dentro e portano agitazione nella comunità dei tuoi discepoli: sono le preoccupazioni tipiche del mondo, quelle suggerite dal Maligno, il superbo e orgoglioso che vuole dividere ciò che il Padre unisce. Il pensiero "chi è il più grande" mette il discepolo di fronte all'altro discepolo, invece che lasciarlo di fronte a te. E per di più l'uno si mette a confronto con l'altro non per servire, ma per pretendere il servizio, favorendo lo svilupparsi dello spirito di vanagloria, di superbia, di dominio. Questa è la strada che fa entrare i pensieri di Satana, l'Avversario, e nel cuore del singolo e nella comunità. "Chi fosse il più grande!"
Davvero i discepoli non hanno ancora accolto la parola della croce, del perdere la vita, del rinnegare se stesso. Non hanno ancora preso sul serio la parola con cui hai annunziato il disegno di Dio per cui tu devi essere rifiutato dai grandi! I discepoli vogliono essere tra i grandi che ti rifiutano?
Tu, Gesù, conosci i pensieri del cuore e sai come correggerli. Tu sai da dove vengono e sai quanto sono pericolosi. Con amore paziente mostri la vera grandezza dell'uomo e quali sono gli uomini che vanno serviti con dedizione nel tuo popolo, la Chiesa!
47 Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse:
Alla tua destra tu poni un bambino: nel mondo egli non è considerato. Egli non può ancora osservare la Legge, non è in grado di esprimersi, non gode autonomia né libertà, dipende in tutto, sia economicamente che culturalmente, è tenuto lontano dai grandi del mondo, è visto solo come parassita e quindi viene egregiamente sfruttato.
48 "Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande". Questi è colui che siede accanto a te, questi è degno di onore, questi va servito dai tuoi discepoli. La vera grandezza non consiste nemmeno nell'essere tuoi, ma nell'aver bisogno dell'amore dei tuoi. Chi fa posto a questo fanciullo fa posto a te. Tu sei là dove il bisognoso vien fatto entrare, e, dove sei tu, là c'è pure colui che ti manda nel mondo come Salvatore.
Gesù, Figlio di Dio, Tu e il Padre siete là dove l'amore umile e disinteressato dello Spirito vi fa vivere!
Com'è bella la comunità dove tutti i membri sono grandi, dove tutti sono considerati degni di essere serviti, tutti accolti con umiltà e attenzione!
Com'è bella la comunità dove ognuno vede la grandezza dell'altro e non la propria! Là tu sei vivo, Gesù, e con te il Padre! Là è aperto il cielo, là ci sono solo i ragionamenti dell'amore!
Non sono attenti i tuoi. La tua parola è troppo nuova e diversa. I loro ragionamenti continuano.
49 Giovanni prese la parola dicendo: "Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci". Giovanni ti interrompe e chiede la tua approvazione sul loro agire. Essi hanno impedito a qualcuno di vincere Satana nel tuo nome: "Non segue con noi", non è uno di noi! Essi vogliono avere l'uso esclusivo del tuo Nome. Non ti lasciano libertà di agire senza di loro, vogliono possederti, condizionarti. Vogliono che il tuo Nome li renda grandi di fronte al mondo, di fronte al nemico.
Non hanno compreso o non hanno accettato che tu sia venuto per salvare ogni uomo e non godono con te per ogni salvezza e ogni vittoria sul Nemico!
50 Ma Gesù gli rispose: "Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi".
Tu li correggi ancora, lasci capire che non sei chiuso tra di loro: "Chi non è contro di voi…". Perché non dici "contro di noi"? I discepoli devono comprendere che tu sei libero di agire senza di loro e prima di loro. Tu li precederai sempre nella loro missione. Dove essi andranno, là ti incontreranno, là si stupiranno di vedere già i segni della tua presenza. Chi ama e pronuncia e invoca il tuo Nome, anche se non è "dei nostri" è già dei tuoi!
Grazie, Signore Gesù, Salvatore: salvi gli uomini dal male e dalla menzogna, e salvi anche noi dal maligno che ci vuol rendere superbi e vuole trasformare il nostro essere tuoi in motivo di orgoglio, in senso di superiorità o di differenza dagli altri.
Anche noi siamo stati salvati da te e abbiamo ancora bisogno della tua luce e della tua salvezza!

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