Vangelo secondo Luca
Capitolo 17,1-10
1 Disse ancora
ai suoi discepoli: "E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai
a colui per cui avvengono. 2 E' meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. 3 State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. 4 E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai".
|
Ti ritrovi con i discepoli, Signore Gesù. Ad
essi vuoi aprire il cuore, poiché sono quelli che ti faranno conoscere nel
mondo! Hai parlato dei ricchi e del pericolo in cui essi si trovano: possono essere d'inciampo ai deboli con il loro attaccamento al denaro, che "parla" sempre ingannando gli uomini, seducendoli e allontanandoli dal Padre! Ci sono anche altri comportamenti che fanno da ostacolo, che rendono difficile il credere in te. I discepoli stessi possono rendersi colpevoli di tale peccato. Peccato molto grave, al quale tu preferiresti la loro morte! La vigilanza quindi dev'essere costante e molto attenta! Vigilanza alle proprie azioni e alle proprie parole, che non diventino per qualcuno occasione di distrazione o di allontanamento da te! Tu continui, Gesù, a dire ai discepoli ciò che nessuno dice loro. Essi devono amarsi fino a vigilare sul comportamento gli uni degli altri. Il fratello deve aiutare il fratello ad accorgersi dei suoi errori e dei suoi peccati, che non diventino un ostacolo alla fede dei fratelli: deve aiutarlo anche col rimprovero, colmo di quell'amore che sa perdonare. E se la colpa del fratello fosse un torto contro di me, io devo essere disposto a ristabilire la comunione sette volte al giorno! Il peccato è peccato, ma il fratello è fratello, immagine di Dio, tuo discepolo, o Signore! Ti ringrazio, Gesù, per questo tuo insegnamento. Quante volte sono stato io, e ancora lo sarò, il fratello che pecca! Grazie a queste tue parole trovo sempre colui che mi dice: ti perdono! E dentro questo amore del fratello è nascosto il tuo amore, amore efficace e meraviglioso! |
5 Gli apostoli dissero al
Signore: 6 "Aumenta la nostra fede!". Il Signore rispose: "Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe. |
Il compito di perdonare è grande, ed è dono tuo. Se tu non
ce lo concedi, come faremo? È necessaria la fede in te, quella fede che
fa conto sull'azione di quel Dio che ti ha mandato, quella fede che impegna
il Padre stesso a intervenire. Spostare le colpe e i peccati è come spostare il gelso nel mare. Perdonare è opera divina. Tu lo sai, Gesù, ma sai pure che la fede che ci è stata data accogliendo te è completa! Non occorre e non è possibile avere una fede più grande. La fede dei tuoi Apostoli è opera di Dio, è già grande, è meravigliosa. Basta adoperarla davvero! La fede è dono grande, ma non deve essere occasione di orgoglio: tu aiuti gli apostoli a rimanere umili. Benché la loro fede e il loro compito siano importanti e necessari nel Regno, essi dovranno comportarsi come il servo buono e fedele. |
7 Chi di voi,
se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra
dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? 8 Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? 9 Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10 Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare". |
Il servo lavora tutto il giorno, ma non pretende
nulla, non vanta diritti, non si ritiene grande. Egli continua a volere
servire, continua ad amare. Il servo che ubbidisce a te, Gesù, ubbidisce
con amore ed è lieto di continuare ad amare, a ubbidire, ad ascoltarti.
La sua gioia sta nel fare continuamente la tua opera, nel realizzare la
tua Volontà, nel rimanere servo tuo nella tua Chiesa. Egli impara da te,
che continui a fare la volontà di colui che ti ha mandato, e mai pretendi
qualcosa per te stesso dal Padre! Quando hai compiuto tutto, tu hai detto:
"A te consegno il mio spirito!" Tu sei il servo che è sempre servo, Gesù! Voglio imparare da te e dire ogni volta al Padre: ho fatto tutto, eccomi, sono ancora a tuo servizio. Eccomi, se mi vuoi adoperare come uno dei tuoi servi! Non sono importante, sono inutile, ma sono tuo! Vigilanza, perdono, fede, umiltà! Oggi mi hai arricchito di somiglianza a te, Signore Gesù! Ti ringrazio e ti supplico: abbi pietà di me! |