24 Partito di là,
andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa,
non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
25 Subito una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro,
appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi.
26 Ora, la donna che lo pregava di scacciare il demonio da sua figlia
era greca, di origine siro-fenicia.
27 Ed egli le disse: "Lascia prima che si sazino i figli, perché
non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini".
28 Ma essa replicò: "Signore, anche i cagnolini sotto la tavola
mangiano le briciole dei figli".
29 Allora le disse: "Per questa tua parola, va': il demonio è
uscito da tua figlia".
30 Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio
se n'era andato.
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Signore Gesù,
hai percepito come pericolo l'avversione dei farisei e degli scribi di
Gerusalemme; essa si aggiunge alla preoccupazione per Erode. È
per questo che ti allontani per inoltrarti nella regione pagana e lontana
di Tiro? Anche Elia, quando s'accorse che il re s'era dato all'idolatria,
ed egli era quindi in pericolo di vita, se ne andò nella regione
di Sidone. Tu vai verso Tiro, la città gaudente arricchitasi grazie
ai trafficanti (Is 23), città dimenticata da Dio. Ma tu sai che
la misericordia divina non si spegne, e dopo settant'anni anche Tiro potrà
godere della visita del Signore (Is 23,17). Tu realizzi anche questa profezia
per i pagani, perché Dio non può dimenticare l'aiuto che
Chiram, re di Tiro (2Cr 2,10), ha offerto a Davide e a Salomone per la
costruzione del Tempio, e nemmeno dimentica la lode sincera al Dio d'Israele
da lui pronunciata.
Ecco, sei arrivato, e qualcuno ti ospita, come è stato ospitato
il grande profeta (1Re 17,9ss). Tu desideri l'anonimato, perché
qui non sei venuto a predicare: sai d'essere stato mandato solo alle pecore
perdute d'Israele (Mt 15,24)! Vuoi stare nascosto, sia per il pericolo,
sia per poterti intrattenere con i discepoli senza disturbo. Ma proprio
tu hai detto che la lampada non può esser messa sotto il moggio
(Lc 4,21), e allora c'è da aspettarsi che qualcuno ti trovi. Del
resto, quando parlavi dalla barca alla grande folla, erano venuti persino
da Tiro ad ascoltarti (3,8)! Anche qui quindi sei conosciuto e, in qualche
modo, atteso. Qui sei tra i pagani, Gesù: quale scandalo per il
tuo popolo! Però almeno i discepoli sanno ormai che nulla è
da considerarsi impuro, tanto più che Dio stesso, quando ha creato
la terra, vide che tutto era bello e buono: egli non ha creato zone immonde.
Immondi sono i pensieri degli uomini e le loro intenzioni malvagie che
li portano a rifiutare te, che sei il Dio con noi. La terra del tuo popolo,
purtroppo, è divenuta immonda da quando i suoi capi hanno cominciato
a giudicarti e condannarti.
La donna che si getta, senza preavviso, ai tuoi piedi, porta con sè
una grande sofferenza. Soprattutto grande però è la sua
speranza, perché ella è certa che tu puoi allontanare il
demonio da sua figlia. È venuta da sola: non poteva trascinare
la figlia, perché il demonio glielo impediva. Sapeva questa donna
che anche Elia aveva esaudito una vedova di questa terra pagana restituendole
vivo il figlio morto (1Re 17,17ss)? No, ma lo sapevi tu. Tuttavia tu sai
pure che questa donna è greca, pagana. Tu non sei inviato per esaudire
la sua richiesta: l'obbedienza al volere del Padre vale più di
tutti i sentimenti di pietà e intenerimenti del cuore.
Ella insiste nella sua richiesta. La sua insistenza non produce altro
effetto se non che tu comunichi anche a lei quali sono i disegni di Dio:
prima devono saziarsi, godere la salvezza, i figli di Dio, sui quali Dio
stesso si china "per dargli da mangiare" (Os 11,4). Prima i
figli devono godere di te, che sei il pane. Non si possono privare i figli
affamati per accontentare i cagnolini! Ti sei infastidito per l'insistenza
della donna? È per questo che hai usato un termine poco delicato
e verso la donna e verso coloro che ti ospitano?
La donna ha capito che se c'è un "prima" ci sarà
anche un dopo: quindi i cagnolini non sono e non saranno del tutto esclusi
dalla salvezza. Ma questa può essere anche anticipata, senza danno
per i figli! Non par vero alla donna poterti rispondere, mantenendo sicura
la sua fiducia e serena la sua umiltà. I cagnolini mangiano sempre
quando mangiano i figli: ne ricevono le briciole!
Da questa parola tu hai compreso, Gesù, che quella donna, pagana,
è più figlia dei figli! Questa parola rivela che ella non
rifiuta la volontà di Dio, anzi la rispetta e la obbedisce, e nell'obbedienza
va oltre, sicura che i tempi di Dio si compiono in te. Il tempo del "prima
i figli" è compiuto in te, che sei il pane anche dei tempi
ultimi, quando tutti possono essere saziati, tutti senza distinzione,
come hanno detto i profeti: "Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto…" (Is 25,6).
Finalmente dalla tua bocca esce la risposta attesa, che dà gioia
alla donna, sollievo ai presenti, speranza a noi: "Per questa tua
parola, va'". Com'è preziosa la parola che manifesta fede
in te e che rivela te come il vero e unico pane per tutti! È forte
questa parola, una parola che fa fuggire il demonio dalla figlia. Tu non
sei uscito dalla casa in cui eri ospite, non ti sei mosso. La donna non
te l'ha nemmeno chiesto. Ella crede alla tua parola, e questa è
udita a distanza dallo spirito impuro. La donna stessa farà quello
che tu hai fatto alla figlia di Giairo: l'alzerà dal letto su cui
ora giace tranquilla!
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