10. B

Vangelo secondo Marco: capitolo 10, 28-52

Testo del Vangelo (trad. CEI)

Punti salienti:

28 Pietro allora gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».

29 Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, »30 che non riceva gia al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna.

31 E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi». 

28-31 Le affermazioni di Gesù sulla povertà risvegliano la memoria dei discepoli che hanno già “lasciato tutto” per stare con lui. Non hanno forse lasciato però del tutto i desideri! Gesù comunque li rassicura. Dio non è avaro con chi lo accoglie come Padre! Essi hanno lasciato la famiglia? La troveranno molto più grande! Dovranno però non solo lasciare tutto, ma anche seguire Gesù: e questo sarà provato con le persecuzioni!

32 Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir loro quello che gli sarebbe accaduto:

33 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, »34 lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà».

32-34 Ecco i discepoli pieni di paura e spaventati nel seguire Gesù! Egli cammina deciso verso Gerusalemme, dove sa cosa lo attende. I suoi devono ascoltare per la terza volta quello che non vorrebbero udire mai.

35 E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo».

36 Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero:

37 «Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».

38 Gesù disse loro: «Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo».

39 E Gesù disse: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. »40 Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».

35-40 Che non volessero udire è chiaro adesso: i due fratelli, Giacomo e Giovanni, vogliono quel che vogliono, i primi posti. Essi sono però pronti a bere il calice di Gesù, ad essere perseguitati. Gesù dice che comunque i posti non si scelgono, ma si possono solo ricevere come dono dal Padre! 

 

X Nella mia parrocchia voglio considerazione? Sono scontento se non vengo eletto? Sono pronto a offrire il mio servizio?

41 All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni.

42 Allora Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. »43 Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore,

44 e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti.

45 Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

41-45 Gli altri dieci non sono meglio dei due. Tutti sono preoccupati per l’ordine gerarchico, quasi come noi! Gesù fa notare come dove l’uomo cerca posti di potere, là c’è oppressione che genera sofferenza. La regola della Chiesa è invece diversa: cercare il posto del servo, così diventiamo veri seguaci del Maestro! 

 

X Quanti santi ce ne danno esempio!

46 E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.

47 Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».

48 Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».

49 Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!».

50 Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.

51 Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!».

52 E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.

46-52 Bella la fede del cieco, che grida anche se lo sgridano: egli chiama Gesù per nome e con un titolo regale! È cieco, quindi mendicante, quindi sporco: lo vogliono tener lontano. Ma Gesù lo fa chiamare: egli è venuto proprio per chi ha fede! Riacquistata la vista, il cieco, che sapeva solo stare lungo la strada, si mette a seguire Gesù “per la strada”! È la strada che porta a Gerusalemme. 

 

X Forse ho il coraggio di manifestare la mia fede, come il cieco che grida il nome di Gesù!

 

Preghiamo:

Ti ringraziamo, Signore Gesù, per la tua decisione nel seguire la via che ti porta alla croce. Noi abbiamo paura, siamo tentati dalla gloria del mondo, siamo ancora ciechi, ma ti vogliamo seguire!

Grazie per la luce e la forza che ci doni giorno per giorno, grazie che ci tieni con te!

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