16
Testo del Vangelo (trad. CEI) |
Punti salienti: |
1
2
Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar
del sole. 3 Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il
masso dall'ingresso del sepolcro?». 4
Ma, guardando, videro che il masso era gia stato rotolato via, benché fosse
molto grande. 5
Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una
veste bianca, ed ebbero paura.
6 Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate
Gesù Nazareno, il crocifisso. E' risorto, non è qui. Ecco il luogo dove
l'avevano deposto. 7
Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro
che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto». 8
Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di
spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura. |
1-8
Nessuno era preparato alla novità! Le donne volevano continuare gli onori della
sepoltura e trovano la sorpresa. La presenza dell’angelo le spaventa, benché
egli dica “Non abbiate paura”. Terrore, timore e silenzio sono la
reazione istintiva di questo gruppetto di tre donne, di cui ci viene dato anche
il nome!
La paura non è caratteristica dei discepoli di Gesù, non ha più posto nella loro vita: essi sanno che Egli è con loro, egli che ha ormai vinto la morte, l'unico nemico che fa veramente paura! Gesù li attende in Galilea, il luogo mezzo pagano, irto di difficoltà per chi vive nella fede. E' lì che Gesù sarà presente. E' come dicesse: «Andate, non abbiate paura in nessun luogo della terra, in nessun ambiente, in nessuna situazione. Io sono proprio là dove ci sono le difficoltà. Là dovete darmi testimonianza, là io mi manifesterò a voi!» |
9
Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di
Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. 10
Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. 11
Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. 12
Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino
verso la campagna. 13
Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero
credere. |
9-13 Questa ultima parte del Vangelo sembra non essere stata scritta da Marco, ma da qualche altro discepolo, più tardi, per completare il racconto. Vengono menzionate alcune apparizioni del Signore e la fatica degli undici a credere alla notizia fin troppo bella. |
14
Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la
loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che
lo avevano visto risuscitato. 15 Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e
predicate il vangelo ad ogni creatura. » 16
Chi crederà e sarà
battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17
E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome
scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 18
prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro
danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno». |
14-18 Finalmente l’apparizione agli Undici, mentre stavano a mensa: Gesù ha usufruito spesso del momento di comunione che si stabilisce a tavola. Ci può sembrare strano che egli rimproveri i discepoli, non del loro abbandono al Getsemani, ma della loro incredulità. Egli stesso aveva annunciato ben quattro volte la sua risurrezione, non avrebbero dovuto rifiutare di credere a coloro che affermavano di averlo visto risorto! Un rimprovero che potrebbe toccare la nostra mente…! E infine il mandato ad andare e predicare la “buona notizia”. È importante la loro predicazione, perché dà agli uomini la possibilità di essere salvati. Per questo Dio stesso si incarica di accompagnare i predicatori del vangelo e di accreditarli con segni e prodigi. Qui ne vengono elencati cinque, che ritroviamo realizzati negli Atti degli Apostoli, nelle vite dei santi e, perché no?, nella nostra esperienza! |
19
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla
destra di Dio. 20
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava
insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano. |
19-20
Le ultime righe annunciano l’ascensione al cielo. Gesù seduto alla destra
di Dio è un’espressione che ce lo presenta come giudice del mondo in
tutta la sua autorità: ormai noi ci confrontiamo solo con la sua parola! Gli
apostoli obbediscono, e la Chiesa continua nei secoli ad obbedire: va
dappertutto per portare a tutti la gioia dell’amore di Dio rivelato in Gesù
Cristo! |
Preghiamo:
ti
adoriamo, Signore Gesù, nella tua risurrezione! Godiamo con i tuoi apostoli, ci
rallegriamo con tutti i tuoi discepoli! E con loro anche noi testimoniamo che
sei tu la salvezza degli uomini! Ovunque saremo, vivremo invocando il tuo Nome,
affidandoci alla tua Parola, riposando sul tuo cuore! Tu sei con noi, sei il
vivente, sei la nostra roccia e il nostro pastore!
Gloria a te, Gesù! Alleluia!