Maggio
Sta davanti a me una delle tante icone di Maria. Ella ha le mani occupate dal bambino, che porta con cura. Il bambino è rivolto al suo volto con grande tenerezza. Pur tutta occupata da lui, ella non si lascia sfuggire l’occasione di rivolgere a me il suo sguardo mite e umile. Sì, mi sta guardando, benché pare non fissi i miei occhi: ella sta osservando il mio cuore. Certamente il suo sguardo di madre vede dov’è rivolto il mio cuore, vede se è in comunione col suo nel fare attenzione a quel Figlio che le occupa le mani!
Queste considerazioni mi accompagnano mentre arriva il mese di maggio. Questo mese è stato dedicato, a “furor di popolo” si può dire, proprio a Maria, forse perché è il mese ricco di fiori, fiori che volentieri offriamo – come segno di stima e riconoscenza – alle persone amate. Vorremmo dare a lei tutti i fiori, a lei, la madre di Gesù, nostro Salvatore! Dato che lo amiamo come fratello, - poiché egli stesso non si vergogna di chiamarci fratelli!, - riconosciamo sua madre come nostra. Lui non è certamente geloso, e a lei non dispiace!
Viviamo questo mese continuando le tradizioni ereditate dalla generazione precedente. Veneriamo Maria, le rivolgiamo attenzione, ci facciamo aiutare da lei a pregare degnamente il Figlio che lei ci indica e ci offre, e il Padre che gliel’ha dato!
Generalmente i cristiani in questo mese si sentono impegnati a recitare il rosario: un modo semplice di contemplazione, una preghiera che piace ai bambini e a coloro che desiderano diventarlo! È una preghiera che dà pace e rende i cuori capaci di comunione, una preghiera che si recita da soli o comunitariamente in chiesa, o ancor meglio e con migliori frutti, in famiglia.
Questa “devozione” del mese di maggio si accompagna, senza sovrapporsi, alla gioia tipica del tempo pasquale, alla celebrazione dell’Ascensione del Signore e all’attesa della Pentecoste. È bello e utile vivere questi misteri in comunione con Maria. Ella ha goduto più di tutti per la Risurrezione del Figlio ed è stata maestra e sostegno alla preghiera degli Apostoli prima della Pentecoste. Con lei dunque anche noi stiamo rivolti a Gesù: lo Spirito Santo si riverserà silenziosamente nei nostri cuori e diverremo gioiosi, sereni e forti, capaci di discernere ed evitare i pericoli della fede e della vita, capaci i manifestare il nostro amore a Dio Padre, pronti a servire quei fratelli che hanno bisogno di attenzioni e di aiuto!
I fiori, che porgeremo a Maria e che orneranno i capitelli eretti a suo ricordo e onore, parleranno di più e grideranno la gioia che condividiamo con lei:
Rallegrati, Maria, scelta da Dio!
Rallegrati, Maria, prediletta di Dio!
Rallegrati, Maria, serva di Dio!
Rallegrati, Maria, lode di Dio!
Rallegrati, Maria, proprietà di Dio!
Rallegrati, Maria, specchio di Dio!
Rallegrati, Maria, ornamento di Dio!
Rallegrati, Maria, Madre di Dio!
Rallegrati, Maria, tu che porti Gesù sulle tue braccia!
Rallegrati, Maria, che hai servito e seguito Gesù con decisione!
Rallegrati, Maria, che hai ascoltato Gesù e sofferto con lui!
Rallegrati, Maria, che hai chiamato: “Gesù”!
Noi figli godiamo della tua gioia di Madre: perseverando con te in preghiera riceveremo lo stesso Spirito che hai ricevuto tu e continueremo a dirti: (*)
Rallegrati, Maria, salvezza del nostro padre Adamo!
Rallegrati, Maria, gioia di Eva!
Rallegrati, Maria, esultanza delle generazioni!
Rallegrati, Maria, figlia del re David!
Rallegrati, Maria, madre del Signore!
Rallegrati, Maria, madre del diletto!
Rallegrati, Maria, madre del Figlio di Dio!
(*
da una litania della Chiesa copta d’Egitto)